Ancelotti, accordo raggiunto con l’Everton. Le ultime news dalla Premier League

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Tutto fatto fra l'allenatore e il club inglese per un ritorno immediato in panchina dopo l'esonero con il Napoli. Accordo di 4 anni e mezzo. Ora Ancelotti dovrà parlare con De Laurentiis per liberarsi dal precedente contratto, ma il passaggio dovrebbe risultare una formalità. La prima in Premier sarà il 26 dicembre contro il Burnley

Carlo Ancelotti sarà il nuovo allenatore dell'Everton. Nella notte tra lunedì e martedì l'ex allenatore del Napoli ha trovato l'intesa con il club inglese, oggi sedicesimo in Premier League con 18 punti dopo 17 turni di campionato. Si tratta di un contratto da 4 anni e mezzo. Lo staff sarà lo stesso della sua ultima esperienza in azzurro, con il figlio Davide come vice insieme a Duncan Ferguson, attuale allenatore ad interim. Nella giornata di oggi, o al massimo mercoledì, Ancelotti parlerà con Aurelio De Laurentiis per liberarsi dal contratto con il club azzurro, un passaggio che dovrebbe risultare una formalità, visto che l'accordo tra le parti prevedeva che l'allenatore sarebbe stato pagato dal Napoli fino a che non avesse trovato un nuova destinazione. L'Everton, sabato 21, se la vedrà con l'Arsenal, ma il debutto di Ancelotti avverrà contro il Burnley il 26 dicembre. Il primo gennaio sfiderà il suo amico Guardiola, mentre il 5 il Liverpool.

Otto anni dopo, il ritorno in Premier League

Ancelotti potrebbe così tornare in Premier League a otto anni dall'ultima (e sin qui unica) esperienza con il calcio inglese. Durata due anni e passata per la panchina del Chelsea, sfida accettata nel giugno 2009 dopo otto stagioni alla guida del Milan. Con i Blues di Roman Abramovich l'allenatore di Reggiolo ha vinto Community Shield, Premier League e FA Cup all'esordio, diventando così anche il primo allenatore nella storia del club a conquistare il double Premier League-FA Cup. In Champions League, però, il cammino della squadra si fermò agli ottavi contro l'Inter di Mourinho, che poi avrebbe vinto la competizione. Uno score che Ancelotti e la squadra non replicarono nell'annata successiva, chiusa con 71  punti - che all'epoca diventò il record negativo del club negli anni con il magnate russo alla guida - e senza trofei all'attivo. Un cammino che spinse la dirigenza del Chelsea all'esonero. Dopo la tappa londinese, Ancelotti ha allenato Paris Saint-Germain, Real Madrid, Bayern Monaco e appunto il Napoli. Ora le porte della Premier per lui sono pronte a riaprirsi.

Dal ritiro punitivo all'addio: l'ultimo mese a Napoli

Un'avventura partita nell'estate 2018 con la foto in stile 007 insieme al patron Aurelio De Laurentiis e conclusa dopo una vittoria per 4-0 in Champions League, proprio quella competizione in cui Carlo Ancelotti è ancora l'unico allenatore sin qui in grado di portare almeno una squadra di ognuno dei 5 principali campionati europei agli ottavi di finale. Il cammino di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli si è chiuso il 10 dicembre, ma i primi, concreti scricchiolii nel rapporto tra l'allenatore e il club risalgono al 4 novembre: sconfitta per 2-1 all'Olimpico contro la Roma e ritiro indetto dalla dirigenza in vista della gara di Champions contro il Salisburgo. Ancelotti accetta ma non nasconde il suo disaccordo. Tre giorni dopo la squadra pareggia per 1-1 contro gli austriaci e a fine partita decide di interrompere il ritiro, che invece allenatore e staff proseguono a Castel Volturno. Il resto è storia recente: i confronti tra squadra, staff tecnico e società, le multe recapitate dalla dirigenza ai giocatori, le panchine riservate al capitano Lorenzo Insigne. Sul campo quel Napoli in grado di ottenere 16 punti nelle prime otto giornate di Serie A aveva lasciato il posto alla sua versione spenta e insicura, a secco di vittorie dalla nona alla quindicesima giornata, per un cammino da diciassettesimo posto. L'addio con il Napoli per far posto a Rino Gattuso è stato l'ultimo atto. Ora Ancelotti è pronto a tornare a scrivere la sua storia. Dall'azzurro del Napoli al blu dell'Everton, passando in pochi giorni dalla Serie A alla Premier League.