La trattativa tra il Napoli e il centrocampista 28enne del Lipsia è ormai in chiusura. Padre calabrese, si chiama Diego in onore di Maradona. Non ha mai nascosto la sua stima per Gattuso e qualche mese fa rivelò: "Mi piacerebbe giocare in Spagna e in Italia". Fuori dal campo adora i cani ed è una star di Fifa 20: fa parte della "formazione" del Lipsia nella e-Bundesliga.
Ha giocato sempre e solo in Germania, ma nel suo cuore c'è la Calabria, terra dove è nato suo padre. Fotografia di Diego Demme, centrocampista del Lipsia. La trattativa tra lui e il Napoli è ormai in chiusura, il giocatore è atteso in Italia per completare il trasferimento. Il cartellino del tedesco, 28 anni compiuti lo scorso novembre, è valutato dal club che guida la Bundesliga circa 20 milioni di euro.
Diego come Maradona: la dedica di papà Enzo
Al Lipsia Demme arrivò a gennaio 2014, quando giocava titolare nel Paderborn diretto verso il salto di categoria in Bundesliga. Diego accettò di scendere in terza divisione. Una scommessa che ha pagato, tanto che oggi Demme ha messo insieme quasi 200 presenze con il club, raggiungendo anche la Nazionale maggiore (una presenza contro San Marino) a giugno 2017 ed è uno degli uomini simbolo della cavalcata del club tedesco dalla terza divisione alla Bundesliga e all’Europa. Centrocampista di grande sostanza, impiegato in passato anche sulle due fasce, affronta ogni gara con corsa, qualità e personalità. Quello di Demme è l'identikit di un autentico lottatore, tanto che il primo gol con il Lipsia, nell'aprile 2017 contro il Friburgo, gli è costato un dente: colpo di testa in mischia con annesso calcione in faccia di un avversario. Palla in rete e incisivo che “salta” nello scontro. Incidente di percorso, ma non sufficiente per intaccare la sua prima volta, tanto che Demme rimase in campo fino alla fine. Nato a Herford, pochi passi da Hannover, Demme mostra sin dal nome il suo legame con l'Italia. E con Napoli. Si chiama Diego proprio in onore di Maradona, con suo papà Enzo che ha voluto onorare così il Pibe de Oro. "L'italiano non lo parlo perfettamente – raccontava il centrocampista - ma vi assicuro che capisco tutto. Merito di mio padre".
Professionista in campo e nei videogiochi
Demme non è però affidabile solo in campo. Professionista, infatti, lo è diventato anche alla console. Merito della sua abilità con Fifa 20, un’istituzione per gli appassionati calcistici. Una passione che il centrocampista non nasconde sui social, dove spesso è immortalato con un joystick tra le mani. A ottobre la società del Lipsia lo ha infatti annunciato tra i componenti della "formazione" che ha rappresentato il club nella e-Bundesliga, torneo virtuale che ha messo a confronto le migliori 11 squadre tedesche e partito a novembre. Con lui anche i pro player Cihan Yasarlar e Alex Czaplok e un tifoso (Alexander Breuer) che ha vinto un contest. Abile da calciatore pro, altrettanto bravo a Fifa 20. Una qualità, quella di Demme, confermata da Yasarlar, tre volte campione tedesco di Fifa: "Spesso i giocatori della squadra reale ci sfidano per verificare quanto sono bravi. Le partite contro Diego sono sempre molto tirate, è bravo sul campo ma anche con il joypad. Se siamo insieme al centro sportivo, cerchiamo sempre di sfidarci". Guida in campo, leader nel gioco virtuale. Demme è pronto per telecomandare il Napoli.
Quel feeling a distanza con Gattuso e il sogno Italia
L'Italia, allora, scorre nel sangue di Demme. La trattativa con il Napoli è in chiusura, Diego avrebbe così la possibilità di essere allenato da uno dei suoi idoli: Rino Gattuso. Diego è un grande fan dell'ex centrocampista del Milan, per sua stessa ammissione: "Mi piacevano il suo gioco aggressivo e la sua grinta, la sua voglia di dare sempre tutto per la squadra per trascinarla, mi sento molto simile a lui nel mio stile: metto tutto me stesso in campo". Stesso compito che potrebbe essergli richiesto al Napoli. Stesso ruolo che ha ritrovato quest'anno nel Lipsia dopo un'estate tormentata, durante la quale Demme era stato anche sul piede di partenza. È stata una chiacchierata con l'allenatore Julian Nagelsmann a cambiare le sue convinzioni: "Mi ha convinto a restare – spiegava in estate a Kicker – ma nel futuro vorrei giocare altrove: Italia e Spagna sono i due campionati che mi piacciono". Fedeltà per la maglia, la stessa che lega Demme al suo cane, presente praticamente nella metà delle foto che compaiono sul suo profilo Instagram. Ma adesso il suo desiderio potrebbe diventare realtà, proprio nella squadra tanto cara al padre: il Napoli.