Il difensore classe 1994, sceso in campo solo due volte con il Milan a causa dei tanti infortuni, torna in nerazzurro. Prestito per 18 mesi con diritto di riscatto. Le prime parole: "Ora che sono andato giù, sta a me tornare più forte di prima"
"Bentornato a casa, Mattia!". Quattro semplici parole, così l'Atalanta ha ufficializzato il ritorno di Caldara. Il difensore classe 1994, cresciuto nelle giovanili nerazzurre, aveva lasciato Bergamo nel 2018 destinazione Juventus. Poi il passaggio immediato al Milan nell'affare che ha riportato a Torino Bonucci e i tanti infortuni che lo hanno costretto a giocare soltanto due volte: "Atalanta B.C. comunica di aver acquisito dal Milan il calciatore Mattia Caldara a titolo temporaneo della durata di 18 mesi con diritto di opzione - si legge nel comunicato ufficiale - per Mattia, bergamasco di Scanzorosciate, si tratta di un ritorno a casa: cresciuto nelle giovanili nerazzurre fino all’approdo in prima squadra, si è consacrato sotto la guida di Gasperini. Dal 2016 al 2018 contribuisce da protagonista al raggiungimento di traguardi importanti come la qualificazione all’UEFA Europa League e lo storico record di punti in Serie A, meritandosi anche la chiamata in Nazionale e distinguendosi per il suo comportamento esemplare, dentro e fuori dal campo. Classe 1994, difensore pulito ed efficace, rappresentante genuino dello spirito bergamasco, Mattia torna a vestire la maglia nerazzurra a distanza di due anni con l’obiettivo di scrivere ancora pagine meravigliose della sua storia atalantina".
Nuova vita
Caldara è pronto a ripartire dunque. Gli ultimi due anni sono stati terribili, soprattutto con il Milan. Prima la lesione parziale al tendine d’Achille, poi la rottura del legamento crociato e altre noie fisiche. Da qui le appena due presenze contro il Dudelange il 20 settembre 2018 in Europa League e con la Lazio in Coppa Italia il 24 aprile 2019. Ora il ritorno all'Atalanta, che lo ha preso in prestito gratuito per 18 mesi con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. Al Milan una percentuale sulla possibile futura rivendita.
"Devo ritrovare la serenità. Darò tutto per questa maglia"
Un ritorno importante per Caldara che, intervistato dalla TV ufficiale del club, non nasconde il proprio stato d'animo: "Forse sono più emozionato oggi rispetto a quando ho detto addio. Fin da stamattina quando sono entrato dai cancelli, è stato bellissimo rivedere persone con cui ho passato tanti anni. Sono felice di essere qui". Un passo importante, quello fatto per rientrare nel centro sportivo di Zingonia: "Ritornare all'Atalanta in questo momento per me è un punto di partenza, è un anno e mezzo che non gioco. So che non è facile guadagnarsi il posto qui, ma sono arrivato con molta umiltà. Conoscendo il metodo del mister, serviranno molti allenamenti per arrivare al livello degli altri. Non vedo l'ora di cominciare, per dare il mio contributo il prima possibile". Un gruppo che il giovane difensore conosce bene: "Ho già incontrato compagni e mister. Prima mi sono allenato in palestra, non è cambiato nulla. So cosa chiede il mister, voglio dare tutto". Ma la domanda che si fanno tutti è: come sta ora, Mattia Caldara? "Bene. Devo ritrovare la serenità di un anno e mezzo fa, quando giocavo con continuità. So che non sarà facile, ho in testa solo di iniziare a giocare e fare bene".
Caldara torna in una squadra cresciuta molto nell'ultimo anno: "Trovo una grandissima Atalanta. Ci sarà la sfida di Champions contro il Valencia, è un traguardo incredibile per la società, era impensabile questa situazione qualche anno fa. Ho la fortuna di poter partecipare, non vedo l'ora che arrivi la partita". Caldara vuole trasmettere una certa maturità raggiunta a livello personale: "A breve diventerò anche papà, sono molto emozionato, l'ho scoperto due mesi fa. Una cosa bellissima, in questo periodo calcisticamente sfortunato. Ma sono cresciuto a livello personale, umano. Alcune volte serve anche quello. Ora che sono per terra, sta a me ritornare su, mostrandomi più forte di prima". Un legame, quello con la città di Bergamo e con la 'Dea', rimasto inalterato: "Sarò sempre debitore con l'Atalanta, ai tifosi, che mi hanno sempre accettato, sempre voluto bene. Io voglio solo ripagare la fiducia che hanno nei miei confronti, perché so che è una scommessa anche da parte loro, perché è un anno e mezzo che non gioco. Vedere questo affetto nei miei confronti mi riempie d'orgoglio, spero di ripagare tutto questo". Molte persone hanno voluto dimostrarsi vicini a Mattia: "Mi hanno scritto in tantissimi, tra cui i miei amici e la mia famiglia, tutti contenti per me". Un messaggio finale per i tifosi atalantini: "Quello che posso promettere è che farò il massimo per questa maglia, che mi sta dando l'occasione per mettermi in mostra. Vogio ripagare la fiducia.