Calciomercato, Fifa limita da luglio prestiti internazionali dei giocatori

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Rivoluzione dalla prossima sessione di mercato: come annunciato attraverso il proprio sito, il massimo organo internazionale ha comunicato le limitazioni relative ai prestiti internazionali dei giocatori di età pari o superiore ai 22 anni. Si scenderà da un massimo di 8 calciatori tra entrate e uscite (stagione 2020/21) a 6 entro il 2022/23. Novità anche sui baby calciatori e sulle partite nazionali disputate all'estero

Si limitano i prestiti dei calciatori, si assegneranno premi per la formazione mentre saranno frenate le partite nazionali disputate all'estero. Passi avanti della FIFA sul piano di riforme del calcio, novità approvate dalla Commissione dei Football Stakeholders nella quale si sono riuniti rappresentati di club, leghe, giocatori e Federazioni. Decisioni destinate a cambiare il calciomercato attuale, particolarmente importanti in materia dei prestiti internazionali. Ecco i punti emersi nella riunione a Zurigo.

Limite ai prestiti internazionali

In conformità con i nuovi regolamenti, che saranno sottoposti al Comitato dello status dei giocatori e al Consiglio FIFA per l'approvazione, sono state annunciate nuove norme relative ai prestiti dei giocatori. Dalla prossima sessione di mercato (luglio 2020) saranno limitati ad un massimo di 8 calciatori tra entrate e uscite i prestiti internazionali. Si fa riferimento ai giocatori di età pari o superiore a 22 anni. Successivamente il numero scenderà a 6 entro la stagione 2022/23 con un massimo di tre prestiti in entrata e uscita tra gli stessi club. La FIFA concederà tre anni alle Federazioni per adottare le stesse regole anche nelle competizioni nazionali. Si tratta di nuove norme promosse dal Comitato per garantire uno scopo sportivo utile nella formazione dei giovani. Come detto, il limite non riguarderà invece i giovanissimi Under-22 bensì i giocatori di età uguale (22 anni) o superiore ceduti a titolo temporaneo per alleggerire le rose dei club. La FIFA fa riferimento ai prestiti senza distinguere tra quelli con diritto oppure obbligo di riscatto, ipotesi che spinge quindi a considerarli sullo stesso piano. La nuova disposizione porterà dunque ad un numero maggiore di acquisti e cessioni definitive.

Fondo per l'indennità di formazione

"I prestiti devono avere una valida ragione sportiva per lo sviluppo dei giovani", recita il comunicato della FIFA che proprio in materia dei baby calciatori ha deciso un’ulteriore novità. Istituito un fondo per finanziare l’indennità di formazione con una tassa dell’1% sulle commissioni di trasferimento. L’obiettivo è quello di incoraggiare e ricompensare gli sforzi dei club assicurando che i compensi per la formazione di un giocatore siano effettivamente pagati attraverso la nuova FIFA Clearing House. "Cosa che spesso non è possibile", ha puntualizzato la FIFA nella propria comunicazione. Questa proposta dovrebbe entrare in vigore nel 2022.

Incontri nazionali nel proprio Paese

Un’ulteriore e importante novità, approvata dalla commissione, è aver fatto suo il principio stabilito dal Consiglio della FIFA: si fa riferimento alle partite con richiamo internazionale di un Paese (ad esempio la finale di Supercoppa o Coppa Italia) che dovrebbero svolgersi sempre sul territorio nazionale. Non si tratta ancora di una disposizione ufficiale, tuttavia i regolamenti in materia saranno sottoposti al Consiglio FIFA.