Milan, Pioli più lontano: Rangnick, Marcelino ed Emery i tre nomi per la panchina. Le news

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Con Pioli sempre più lontano, il Milan valuta tre nomi per la panchina. La priorità è Rangnick, con cui sono ripresi i contatti dopo i recenti rallentamenti. Le alternative sono Marcelino, già contattato dopo l'esonero di Giampaolo, ed Emery

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Il presente vede il mondo del calcio fermo a causa dell'emergenza coronavirus, ma la dirigenza del Milan guarda già al futuro. In attesa di riprendere, la società rossonera studia il piano per la prossima stagione. Una nuova rivoluzione sembra essere già iniziata con l'addio di Boban e l'arrivo di due nuovi dirigenti come il tedesco Hendrik Almstadt e il francese Geoffrey Moncada. Da vedere cosa ne sarà di Paolo Maldini e Frederic Massara, che però vogliono incidere al 100% sulle scelte societarie per restare: in quest'aria di cambiamento, probabile che anche loro lascino. Non solo la dirigenza, la rivoluzione riguarderà anche la panchina. Ci sono poche possibilità che Stefano Pioli resti, al momento sono tre le piste valutate dalla società.

Priorità Rangnick

Ormai da mesi il Milan sta inseguendo Ralf Rangnick, ex allenatore del Lipsia. Con il tedesco c'erano già stati dei contatti, con tanto di accordi e di penali bilaterali nel caso in cui, una delle due due parti, volesse tirarsi indietro. Tutto bloccato, però, dal coronavirus che, in una situazione di grande incertezza, aveva spinto i diretti interessati a rallentare la trattativa. I contatti però sono ripresi, il Milan dialoga in conference call con Rangnick per ricominciare il discorso interrotto nelle ultime settimane in attesa di un appuntamento per provare a trovare un'intesa definitiva. Le condizioni, però, sono cambiate rispetto a qualche mese fa, soprattutto a livello economico. I problemi non riguardano l'ingaggio, bensì la cifra messa a disposizione del tedesco per il mercato: Rangnick non si limita solo al campo, vuole un budget da gestire ricoprendo un ruolo a metà tra allenatore e direttore sportivo. Una sorta di manager all'inglese, insomma.

Le alternative: Marcelino e Emery

Non c'è solo Rangnick sulla lista del Milan, la dirigenza rossonera valuta anche altri nomi stranieri. La seconda pista porta a Marcelino, ex allenatore del Valencia. Lo spagnolo ha fatto benissimo in patria negli ultimi anni, riportando il Villarreal in Liga e poi in Europa e, successivamente, il Valencia alla conquista della Coppa di Spagna e al ritorno in Champions League. A settembre la dolorosa separazione, che portò il Milan a contattarlo per la sostituzione di Giampaolo. Marcelino era una delle prime scelte insieme a Spalletti, ma rifiutò per una questione emotiva: il distacco improvviso dal club spagnolo fu doloroso perché dovuto a contrasti con la proprietà, ma l'allenatore si disse disponibile a riprendere il discorso a stagione finita e la trattativa fu messa in stand-by.

 

La terza alternativa, invece, è Unai Emery. Un nome caldeggiato da Gordon Singer (figlio di Paul, capo di Elliott), da sempre legatissimo all'Arsenal. Lo spagnolo ha guidato i Gunners nella scorsa stagione arrivando in finale di Europa League, prima dell'esonero dopo il deludente avvio di questo campionato. Sullo sfondo resta Stefano Pioli, che va considerato nonostante le percentuali di una sua permanenza sulla panchina rossonera siano sempre più basse.