Liverani e il retroscena di calciomercato: "Vicino alla Juve da giocatore"

Calciomercato

Oggi allenatore del Lecce, in passato centrocampista dalla grande qualità. Ospite a Calciomercato-L'Originale, Liverani ammette: "Da calciatore fui vicino alla Juve, ma O'Neill non accettò Perugia. Dopo l'addio alla Lazio mi cercò la Roma"

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Un presente da allenatore sulla panchina del Lecce, un passato da giocatore ricco di tante soddisfazioni e un curriculum importante. Perugia, Lazio, Fiorentina, Palermo e anche tre presenze con la Nazionale azzurra: Fabio Liverani, però, fu vicino anche a trasferirsi a Torino, alla Juventus. Un retroscena di mercato svelato proprio da lui stesso a Sky durante la trasmissione Calciomercato-L’Originale: "Ero vicino alla Juventus, ci doveva essere uno scambio con O’Neill che però non accettò di andare a Perugia così mi trasferì alla Lazio. O’Neill che poi a Perugia andò, ma l’anno seguente. Quando andai via a parametro zero dalla Lazio scelsi la Fiorentina, ma la Roma provò a prendermi".

"Rincorsi Lupatelli fino alla spogliatoio dopo una papera"

Altri aneddoti della carriera da calciatore: "Fino al triplice fischio vivo tutto al massimo, fino all’ultimo secondo faccio fatica ad accettare la sconfitta. Una volta persi una partitella perché Lupatelli fece una papera – ricorda Liverani – allora lo rincorsi fino allo spogliatoio dove lo trovai sdraiato per terra, mentre con il gessetto aveva tracciato la sua sagoma col gessetto, come se fosse morto", sorride Liverani ricordando l’episodio.

"Campionato? Fortunatamente si delinea una possibile ripresa"

Pensiero anche sul momento attuale e sulla possibile ripresa del campionato: "Se sto occupando il tempo in quarantena studiando nuove tattiche e nuovi sistemi di gioco? Nel primo periodo avevo tanta positività perciò sì, poi piano piano l’entusiasmo è andato scemando. Questo è il momento un po’ più critico, ma fortunatamente – anche se c’è ancora tanta confusione – si delinea la possibilità di poter ripartire la stagione e allora si pensa a ricominciare: non attivare la mente sul campo per troppo tempo diventerebbe un problema", conclude Fabio Liverani.