Fiorentina, Chiesa: "Ripartiamo, non ho paura. Juve o Inter? Penso solo a migliorare"

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Il calciatore viola al Corriere dello Sport: "Le nuove positività al virus non ci hanno turbati, non dobbiamo avere paura. Voglio tornare presto in campo". Sul futuro: "Se chiamano Inter e Juve? Per ora penso solo a migliorare, devo completarmi"

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Il suo nome è cerchiato in rosso sul taccuino della big italiane (e non solo), ma il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Per Federico Chiesa al momento le priorità sono altre, nonostante Commisso nei giorni scorsi abbia posto le condizioni ("La volontà del ragazzo di andare via e una giusta offerta per la Fiorentina") per un suo eventuale addio. "Con il presidente, con Barone e Pradè nell’ultimo anno abbiamo parlato tantissimo, il presente è l’unico tempo sul quale sono concentrato. Io penso al lavoro di tutti i giorni, agli obiettivi immediati, il principale è la salvezza. Speriamo di tornare tutti a giocare, il resto verrà", le parole rilasciate in esclusiva nell’intervista al Corriere dello Sport dall’esterno offensivo viola.

"Juve o Inter? L'obiettivo è migliorare, devo completarmi"

"Se chiamano Juve o Inter trovano occupato? Il mio obiettivo è il miglioramento generale, non solo quello tecnico, devo completarmi e sono il primo a rendermene conto", ha proseguito Chiesa. "Paulo Sousa, che mi ha lanciato, ma anche Pioli, mi ripetevano spesso che il calcio si gioca prima di tutto con la testa. Io, per indole, sono portato a non amministrare le energie, ho una generosità che tante volte compromette la prestazione, talvolta manco di lucidità sotto porta. Devo migliorare e migliorare e ancora migliorare, trovare con più regolarità il gol, se voglio avvicinare mio padre che in Serie A ne ha segnati 138", ha aggiunto il classe 1997.

"Non dobbiamo avere paura. Ho voglia di tornare a giocare"

Chiesa che non nasconde il suo desiderio di tornare presto in campo: "Il mio è un messaggio di fiducia. Siamo assistiti da medici bravissimi, sono gli eroi del momento, stanno facendo un lavoro straordinario e vorrei davvero ringraziarli. Non dobbiamo avere paura. Io non ne ho, ho soltanto voglia di tornare in fretta al calcio, alle partite, al campionato. Dobbiamo chiudere una stagione, noi in particolare abbiamo il dovere di raggiungere la salvezza". Nessuna paura dunque, nonostante i sei nuovi casi di positività (tre atleti e tre componenti dello staff tecnico-sanitario) al Covid-19 emersi in casa viola: "La squadra è consapevole del momento, ma ha grande fiducia nello staff medico, sa di essere seguita con tutte le attenzioni e vuole riprendere a lavorare. Sento spesso il dottor Pengue, una mente brillantissima. Lui ci rassicura. La notizia delle nuove positività non ci ha turbati". Chiesa che parla poi del suo momento personale: "Non sono mai stato fermo per due mesi e la cosa mi pesa. Anche se ho lavorato parecchio, siamo professionisti. Ci siamo allenati costantemente seguendo il protocollo che trasmetteva ogni giorno Iachini", ha concluso il calciatore della Fiorentina.