Zappacosta a Sky: "Futuro? Spero di restare a Roma"

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L'esterno, arrivato in estate in prestito dal Chelsea e con un futuro tutto da scrivere, ha parlato in esclusiva a Sky Sport: "Spero di restare a Roma, perché voglio dimostrare a tutti il giocatore che sono". Poi sulla rottura del crociato rimediata a ottobre: "Mi sento al 90%, lavoro per essere pronto alla ripresa del campionato"

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI

L'ultimo anno di Davide Zappacosta è stato ricco di emozioni contrastanti. Nel maggio 2019 ha vinto l'Europa League con il Chelsea, poi il prestito alla Roma in estate e l'infortunio al crociato che di fatto lo ha costretto a giocare solamente 12' in questa stagione (alla prima giornata di campionato contro il Genoa). Infine l'allarme Coronavirus, che ha fermato il calcio internazionale e non solo. Tuttavia l'esterno classe 1992, il cui cartellino appartiene appunto ancora al Chelsea, potrebbe approfittarne per tornare qualora la Serie A dovesse riprendere. 

 

Cosa ti ha insegnato l'esperienza in Premier?

"L'Inghilterra e il Chelsea mi hanno dato tantissimo. Ho avuto la possibilità di giocare con grandi campioni e di vincere due trofei. La Premier è un campionato dove la gente non molla mai", ha raccontato in esclusiva con Sky Sport.

 

E il tuo futuro dove sarà? 

"A livello personale mi piacerebbe tanto restare a Roma, per diversi motivi. Il principale è che voglio dimostrare alla piazza, ai compagni e alla dirigenza che giocatore sono e che cosa so fare. Ho lavorato tanto in questi mesi, mi sono allenato e ho fatto sacrifici per essere a disposizione alla ripartenza del campionato. Sto facendo alcune sedute dedicate completamete al ginocchio, perché per recuperare al meglio da questo infortunio ci vuole tempo. Ma ora mi sento al 90% della forma".

 

Chi è più forte fra Zaniolo o Hazard?

"Parliamo di due grandissimi campioni. Zaniolo mi ha sorpreso in positivo, ho visto un ragazzo davvero intelligente e con tanta voglia di migliorare, oltre che un calciatore dalle qualità straordinarie. Ha avuto il mio stesso infortunio, quindi l'ho osservato da vicino nel momento di maggiore difficoltà. Non ha mai mollato, tornerà più forte di prima".