Matheus Cunha, chi è il giocatore che piace all'Inter

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L'attuale dirigente del Lipsia lo scoprì in Svizzera quando giocava nel Sion. Poi il gol dell'anno in Bundesliga e i complimenti di Ronaldinho: alla scoperta del giovane attaccante dell'Hertha Berlino che piace ai nerazzurri

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Giovane, imprevedibile, ambizioso: "Ciò che succederà dipenderà da Dio", ama ripetere. Ma molto - o tutto - passerà dal suo piede destro che si muove veloce grazie alla passione per il futsal e alle partite giocate da bambino sulla spiagga di João Pessoa, dove è nato. Matheus Cunha è uno dei volti più belli della nuova Bundesliga. Due gol da quando il suo Hertha Berlino è tornato in campo, quanto basta per riaccendere i radar dell'Inter, puntati ormai da due anni su questo ragazzo brasiliano di appena 21 anni. Ausilio e Marotta hanno ripreso i contatti per capire i margini della trattativa, avendo individuato in lui il profilo interessante per il nuovo attacco di Antonio Conte. Perfetto come seconda punta di un 3-5-2, soprattutto se da spalla di un centravanti fisico come Lukaku. Nei suoi inizi al Coritiba giocava sulla trequarti, prima di diventare gradualmente un esterno d’attacco o persino un nove. Dribbling e giocate lampo sono il suo forte, la genialità un qualcosa che ha dentro. Guardare il gol segnato all'Hoffenheim per credere... 

Il sogno Puskas e i complimenti di Ronaldinho

Un altro, bellissimo, lo ha segnato con il Lipsia al Bayer Leverkusen il 6 aprile del 2019 (clicca qui per guardarlo): ruleta per liberarsi dell'ultimo difensore e scavetto per superare il portiere. Una prodezza che gli vale la candidatura per il Puskas Award, premio che la FIFA assegna alla rete più bella dell'anno. A vincerlo, alla fine, è un certo Daniel Zsori, calciatore rumeno naturalizzato ungherese e attaccante del Fehervar. Cunha termina comunque fra i primi dieci. Non trionfa, ma è come se lo avesse fatto perché riceve i complimenti di Ronaldinho, suo idolo da sempre. L' agente li fa incontrare in un ristorante e l'ex Barcellona si congratula: "Bravo, adesso sei in un grande club", gli dice.

Pupillo di Rangnick

Al Lipsia era arrivato nel giugno del 2018 dopo aver stupito la Svizzera con la maglia del Sion. A portarlo in Germania è stato Ralf Rangnick, un altro che potrebbe avere Milano nel destino. In quel periodo c'è lui in panchina a dargli i primi consigli e le prime possibilità. A fine stagione Cunha metterà insieme 39 partite e nove gol, non male per uno che anni prima guardava in tv altri due brasiliani impegnati in Bundesliga, cioè Diego e Grafite, e che nel 2014 reagì piangendo come un disperato quando il Brasile ne prese 7 dalla Germania di Podolski nel Mondiale giocato in casa. Al Lipsia, inoltre, si fa voler bene da subito. Stringe una forte amicizia con Diego Demme, suo possibile avversario in Serie A, ma poi si trova costretto a cambiare aria per il poco spazio a disposizione. Diventa il quarto brasiliano nella storia dell'Hertha e segna due gol (con un assist) nelle prime due partite con la nuova maglia. Tendenza che non cambierà nemmeno dopo il Coronavirus.

E' già padre. Ma che storia...

Carattere forte, perché gioca lontano da casa fin da quando aveva 14 anni. Del Brasile gli manca il mare, che non troverebbe nemmeno a Milano. Però ha una grande passione per i laghi, dove lui e la compagna Gabriela passano spesso i propri pomeriggi non appena la stagione lo permette. Cunha è diventato anche padre, è successo tutto nel modo più imprevedibile possibile, proprio come è lui. Si trovava in campo nel derby vinto 4-0 contro l'Union Berlino. Segna il terzo gol e poi al 66' viene sostituito, perché la fidanzata sta per partorire. Qualche minuto di attesa frenetica negli spogliatoi, dove è costretto ad aspettare il sorteggio per l'antidoping. Fortunatamente non viene estratto il suo nome, così da poter correre subito al Westend Hospital. Non fa in tempo nemmeno a vedere il quarto gol dei suoi compagni, perché ha già lasciato lo stadio.

"E' cambiato l'allenatore?"

Una vita fatta di sorprese, come quando lo scorso febbraio atterra all'aeroporto di Tegel. L'Hertha Berlino lo ha appena acquistato per 18 milioni dal Lipsia, dove era chiuso da Werner, Poulsen e Schick. Lui arriva dal Brasile, dove aveva giocato con la Seleçao U23 le gare di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo. Al rientro in Germania si aspettava di stringere la mano a Jürgen Klinsmann, che però nel frattempo si era appena dimesso, con l'Hertha che quindi aveva cambiato allenatore sostituendolo ad interim con Alexander Nouri: "Mi ha impressionato già al primo allenamento", le parole di quest'ultimo. Proprio come Marotta e Ausilio, che lo seguiranno con attenzione in quest'ultima parte di stagione.