Il presidente del Milan sul futuro della società: "Non so se arriverà Rangnick, per ora abbiamo fiducia in Pioli e Maldini. Deciderà Gazidis, io neanche so quando parla con altri candidati perché è lui il responsabile. Continueremo nel lavoro di riduzione dei costi, per questo avremo obiettivi a medio-lungo termine. Priorità allo stadio, sarà il più bello del mondo. Europa? Speriamo attraverso la Coppa Italia"
Il coronavirus ha fermato il mondo del calcio, non solo sul campo ma anche sul mercato. Il Milan si stava già muovendo per progettare il futuro, con Ralf Rangnick scelto per ricoprire il ruolo di allenatore-manager. In attesa dell'incontro decisivo, Paolo Scaroni ha parlato così del probabile arrivo del tedesco: "Non so se arriverà, noi abbiamo fiducia in Pioli, che sta facendo bene ed è un professionista serio – le parole del presidente rossonero a Radio Anch’io Sport - Queste scelte di management le fa Gazidis, io non so nemmeno quando parla con altri possibili candidati ma lo lascio lavorare. In questo momento abbiamo fiducia in Pioli e Maldini. Calciomercato? Quest'anno abbiamo fatto un grosso sforzo di riduzione costi, continueremo in questo lavoro che si concentra nell'avere calciatori giovani con degli ingaggi ragionevoli nel rispetto del Fair Play Finanziario, già abbiamo preso una legnata in passato a riguardo. Sono situazioni che ti portano ad avere obiettivi a medio-lungo termine, il Milan ha già attraversato un lungo periodo di crisi e mi sembra utopico sperare in una ripresa immediata".
"Stadio priorità, sarà il più bello del mondo"
L'immediato futuro sarà anche condizionato dal coronavirus: "Spero sia ormai alle spalle, forse il peggio è passato e ora dobbiamo pensare a ripartire. Ma nel calcio non credo ci saranno più i picchi del recente passato, il Fair Play Finanziario impedisce le pazzie e le penalizza. Da lì potrebbe venire un mondo un po' meno folle rispetto a quello degli ultimi anni. Come Milan non vogliamo avere per tanto tempo i bilanci in rosso, quindi da un lato dobbiamo contenere i costi e dall'altro aumentare i ricavi. Prioritario è quindi anche il nuovo stadio, sul quale mi sono battuto molto e a riguardo sono fiducioso dopo le parole del sindaco Sala. Il Meazza non è stato dichiarato monumento storico, conserveremo le vestigia di questo stadio che quindi non sparirà. Ma abbiamo bisogno di una nuova struttura adatta ai tempi e all'epoca che stiamo vivendo e il fatto che ci siano due azionisti stranieri, uno cinese e uno americano, che investono 1 miliardo e 200 milioni, mi sembra un vero miracolo. Questi due imprenditori hanno confermato l'investimento per lo stadio più bello del mondo".
"Obiettivo Europa, speriamo attraverso la Coppa Italia"
Scaroni parla poi della ripartenza della stagione: "Speravo che la Coppa Italia fosse messa alla fine, con un inizio un po' più dolce. Avere due partite ricche di adrenalina dopo tre mesi di sosta può essere rischioso per i calciatori. Però capisco anche la posizione del Ministro che ha voluto far ripartire il calcio con delle gare belle per i tifosi. Abbiamo raggiunto un compromesso, spero che la partita con la Juve venga anticipata al 12 e sono ottimista. In Lega, ogni volta che ci riuniamo, votiamo all'unanimità per la ripartenza poi non decidiamo noi come. Ma siamo compatti nella decisione di giocare, mi sembra una cosa ovvia che tutti condividono. Classifiche con algoritmo come alternativa? Per adesso sono focalizzato sul Piano A e mi auguro non ci sia bisogno né del Piano B e neppure di quello C. Parlare di algoritmo in uno sport come il calcio che vive anche d'imprevedibilità mi sembra davvero improbabile. Questo dibattito a me interessa poco, sono focalizzato sul Piano A. Spero di arrivare in Europa attraverso la Coppa Italia ma, se non dovessimo riuscirci, lotteremo in campionato". Sull'infortunio di Ibra, aggiunge: "Spero proprio che lo rivedremo, le notizie sono incoraggianti".