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Chi è Arthur, il nuovo acquisto della Juventus

Calciomercato

Alfredo Corallo

©Getty

In chiusura la trattativa che porterà Pjanic a Barcellona e il centrocampista brasiliano alla Juventus. Classe 1996, cresciuto in campagna e svezzato dal Gremio, con cui ha vinto anche la Libertadores, Arthur è una mezzala "alla Iniesta", il suo idolo fin da bambino (da qui la maglia numero 8). Molto credente e legatissimo alla famiglia, è fidanzato con una modella e ha un cane che è una piccola star sui social

JUVE-ARTHUR, IL BRASILIANO HA DETTO SÌ. PJANIC A BARCELLONA

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"O melhor presente Deus me deu a vida me ensinou a lutar pelo que é meu". Non è la citazione di una parabola del Vangelo, ma dei Charlie Brown Jr, una band molto amata in Brasile. E da Arthur Henrique Ramos de Oliveira Melo, che si identifica totalmente nello spirito della canzone: "La vita, il più bel regalo che Dio mi ha fatto, mi ha insegnato a lottare per ciò che è mio". È un combattente, Arthur. E non poteva essere altrimenti per uno cresciuto nella fattoria di famiglia tra cavalli, vacche e galline, addestrato dal nonno già da bambino al duro lavoro della fazenda. Un perfetto ragazzo di campagna. "Mi piaceva l'idea di fare il contadino, cavalcare i tori, i rodei... ma avevo anche il sogno di diventare un calciatore", ha raccontato a Barça TV. Così, da Goiânia, che alla fine del 1800 era famosa per le miniere d'oro, è andato a cercare fortuna a Porto Alegre, al Grêmio, con cui farà tutta la trafila delle giovanili fino all'esordio in prima squadra nel dicembre del 2016, appena ventenne. Talento cristallino, abilissimo nel palleggio sullo stretto e nel dettare i tempi, per la sua naturale inclinazione a velocizzare l'azione può giocare da mezzala-metronomo di regia ma anche da incursore, nel solco del Maestro Iniesta, il suo idolo. 

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Tra Messi e Iniesta

Non è un caso, dunque, che il Barcellona lo acquisti dal Tricolor (con cui Arthur vince una Coppa Libertadores e un Campionato Gaúcho) nella primavera del 2018, quando Don Andrés annuncia la sua intenzione di lasciare il club catalano. E l'impatto del centrocampista brasiliano - che eredita la pesantissima "8" del fuoriclasse di Fuentealbilla - è subito molto fortunato,  titolare nella finale della Supercoppa di Spagna vinta dai blaugrana contro il Siviglia proprio nel giorno del suo compleanno, il 12 agosto. Al termine della prima stagione colleziona 43 presenze, contribuendo alla vittoria della Liga. E meritandosi un posto al fianco di Casemiro nella mediana della Seleçao di Tite che alza la Copa América il 7 luglio del 2019 a Rio de Janeiro, firmando anche l'assist per il 2-0 di Gabriel Jesus nel 3-1 al Perù; schierato dall'inizio anche in semifinale, al cospetto dell'Argentina di Leo Messi, già compagno di squadra al Barcellona e "il calciatore più forte contro cui abbia mai giocato", per stessa ammissione di Arthur (che non ha mai affrontato Cristiano Ronaldo...). Poi inserito nella Top-11 di quell'edizione della Copa, per la gioia di mamma Lucìa, papà Aìlton e del fratello Paulo, cui è legatissimo. 

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Keila, il cane Tuntz e Counter-Strike

Per la felicità dei familiari ma anche della bellissima fidanzata Keila Garcia e del cane Tuntz, una piccola celebrità sui social. Mai, però, quanto il suo padrone, che ha circa 7 milioni di follower tra Instagram, Facebook e Twitter, e un sito ufficiale curatissimo, sempre aggiornato sulle news che lo riguardano e ricco di particolari sulla sua biografia. È qui che abbiamo scoperto alcune curiosità sul prossimo calciatore bianconero: Iniesta, ma anche Roger Federer tra i suoi modelli di riferimento; va pazzo per la bistecca di filetto e per il colore nero; da buon brasiliano adora stare in spiaggia e la musica che ama ascoltare prima di ogni partita è il Sertanejo, una sorta di country in salsa brasileira. Che gli ha tenuto compagnia anche nei mesi del lockdown, prima di ritornare in campo per la ripresa della Liga, insieme a Counter-Strike, il suo videogames preferito. Ma è intorno alla preghiera, al suo Deus, che ruota la sua forza interiore, incarnata nelle parole che ha scelto per descrivere sé stesso: "Seja forte, tenha fé". Sii forte, abbi fede