Perisic, l'Inter apre a un ritorno. Anche se resta Conte in panchina

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Il croato (grande protagonista contro il Barcellona) potrebbe rimanere a disposizione dei nerazzurri qualora il Bayern decidesse di non acquistarlo

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L'Inter riapre a Ivan Perisic. Non solo merito di una partita super, con tanto di gol nell'8-2 al Barcellona. Ma soprattutto di una crescita progressiva con la maglia del Bayern Monaco: al termine della stagione, se i tedeschi decideranno di non acquistarlo a titolo definitivo, l'esterno croato potrebbe fare ritorno a Milano per restare. Anche con Antonio Conte in panchina. Lo stesso allenatore dell'Inter, dopo aver dato il via libera alla cessione un anno fa, sarebbe infatti pronto a riconsiderare il ruolo di Perisic all'interno del progetto tecnico nerazzurro.

Come è cambiato il futuro di Perisic

In due mesi è cambiato tutto: i bavaresi avevano lasciato scadere il diritto di riscatto da 20 milioni su Perisic, poi però il croato ha deciso comunque di rimanere fino a fine agosto dimezzandosi anche lo stipendio. Un gesto che a Monaco hanno gradito moltissimo. La ciliegina sulla torta è arrivata venerdì in Champions, con Perisic titolare: un grande attestato di fiducia da parte del Bayern, ripagato sul campo dal giocatore in una partita così importante. Segnali che, a distanza, sono piaciuti molto anche ai nerazzurri. Finite le coppe europee, Bayern e Inter si ritroveranno e ci potranno essere così i presupposti per far sì che Perisic continui a giocare in Baviera. Sulla base di un acquisto a titolo definitivo, a una cifra leggermente più bassa rispetto ai 20 milioni di partenza. Altrimenti il ritorno a Milano è già prenotato.

La stagione di Perisic

Dopo quattro stagioni in nerazzurro, per Ivan è stato un ritorno in Germania da campione: centrato il double campionato più coppa (come nel 2011/12 con la maglia del Borussia Dortmund), il classe '89 ha saputo ritagliarsi uno spazio importante all'interno del 4-2-3-1 di Flick. Ad oggi 33 presenze e 8 gol, di cui tre in Champions. Compreso il sinistro che venerdì sera non ha dato scampo a ter Stegen.

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