Il presidente azzurro è tornato a parlare di mercato nella conferenza di fine ritiro. Al centro di tutto la possibile cessione del senegalese: "Ma come possiamo alimentare una trattativa seria se gli inglesi non vogliono parlare con noi dopo il caso Jorginho?". Poi Giuntoli su Meret: "E' felice con noi"
Fra campo e mercato. Il Napoli si è allenato nelle ultime settimane in Abruzzo, a Castel di Sangro. Il ritiro è finito e a salutarlo è stato anche Aurelio De Laurentiis, che in conferenza stampa è tornato a parlare di trattative. Una su tutte, quella che riguarda Koulibaly. Il centrale senegalese è in uscita. Anzi, per i colpi in entrata molto dipenderà da una sua cessione. Alla finestra c'è il Manchester City, con cui però i rapporti non sono ottimi: "Mezz'ora fa un giornale inglese mi ha chiesto informazioni - ha raccontato il presidente azzurro - ho risposto con un sms, spiegando che il City sostiene di non poter parlare con noi per il problema Jorginho (vicino alla squadra di Guardiola nel 2018, prima di firmare per il Chelsea). In queste condizioni come può alimentarsi una negoziazione seria per un giocatore?". I rapporti fra i due club non sono buoni dunque e questo potrebbe complicare il tutto. Nelle ultime ore lo stesso De Laurentiis ha ribadito come, davanti a super offerte, a differenza di prima potrebbe decidere di cedere anche i pezzi pregiati della squadra. Uno di questi potrebbe essere Fabian Ruiz: "Ma non ho notizie di grandi offerte - ha precisato il presidente - le richieste si fanno con le proposte. Lui è appetito da quando è arrivato, ma dietro i calciatori c'è tutto un contesto comunicativo". Non sarà facile fare mercato anche a causa dei danni economici causati dal coronavirus: "Viaggiamo con una perdita di 150 milioni di euro", ha ammesso De Laurentiis.
Giuntoli: "Meret contento di essere qui"
Accanto a De Laurentiis ecco anche Cristiano Giuntoli, che per prima cosa ha affrontato il tema Meret, sul quale nelle ultime ore è piombata anche l'Atalanta: "Abbiamo incontrato l'agente, con cui abbiamo parlato per un paio di ore. Ha tre anni di contratto, è molto contento di stare qui. Per diventare quel campione che noi tutti pensiamo che sia, deve fare ancora uno step. Può farlo con noi". Il direttore sportivo azzurro predica calma: "Quando un annuncio? Il mercato deve ancora cominciare, fino a quando i giocatori non tornano dalle Nazionali non è possibile neanche parlarci". Chiosa sulle conseguenze del coronavirus, che hanno reso tutto più complicato: "Ma abbiamo una patrimonialità importante di tanti giocatori e quando non ce l'abbiamo il valore resta importante, come quello di Milik, nonostante la scadenza. Non abbiamo preoccupazioni, la rosa è ampia. Siamo sereni".