Fiorentina, Barone: "No a Milik e Piatek, Prandelli valorizzerà il nostro attacco"

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Il direttore generale viola alla Gazzetta dello Sport: "È stato Prandelli a volere la Fiorentina, le sue idee valorizzeranno i nostri attaccanti, ecco perché dico no a Milik o Piatek. Sarri o Spalletti? C'è solo Cesare. Vogliamo portare la squadra a un livello internazionale"

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Ripartire dal passato per ritornare in alto: è questa la scelta della Fiorentina, che ha deciso di affidare la panchina della squadra a Cesare Prandelli dopo il difficile avvio di stagione con Iachini in panchina. "La verità è che è stato Prandelli a volere la Fiorentina. Nel nostro primo colloquio non ha chiesto tre anni di contratto e non mi ha detto che ci porterà subito in Europa. Abbiamo parlato di calcio, di rapporti, di allegria, di gruppo. Lui crede nella nostra società che premia la meritocrazia e nel valore dell'attuale squadra. Dopo questo confronto insieme a Pradè abbiamo detto ho detto a Rocco che era la persona giusta", racconta in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport Joe Barone, direttore generale della Fiorentina.

"Prandelli valorizzerà i nostri attaccanti"

"Le idee di Prandelli sono convinto che valorizzeranno i nostri tre attaccanti Vlahovic, Kouame e Cutrone. Il calcio di Cesare farà rendere ancora di più Ribery, che a volte brucia energie inutilmente, esalterà il rendimento di un Castrovilli che è partito alla grande e di Amrabat che era e resta un grande acquisto. E anche Callejon farà qualcosa di speciale con lui, così come Martinez Quarta che farà bene. Con Prandelli è vietato parlare di stagione conclusa", ha affermato Barone. Che rivolge una precisa richiesta al popolo viola: "Le voci su Sarri e Spalletti? Non esiste nessun altro tecnico. Chiedo a tutti i tifosi viola di proteggere Prandelli. Di essere al suo fianco. Noi come società siamo con lui al 100%. Con Iachini abbiamo avuto un rapporto onesto e di massimo rispetto, ma nel calcio bisogna guardare i risultati. Dal punto di vista umano ci è dispiaciuto esonerare Beppe, ma non potevamo fare altrimenti. Si tratta di una decisione condivisa da tutti: Commisso, Pradè e me".

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"No a Milik o Piatek, abbiamo già gli attaccanti giusti"

Barone che parla poi di mercato, chiudende le porte all’arrivo di altri attaccanti a gennaio: "Milik o Piatek? Abbiamo gli attaccanti giusti, punto e basta. Non vedo l’ora di vederli lavorare con Cesare, con lui il nostro attacco darà le risposte che aspettiamo. A proposito, dopo aver fatto fare esperienza al giovane tecnico Aquilani con Iachini ora abbiamo portato avanti un altro allenatore del settore giovanile e cioè Donadel". Il dg viola non nasconde le ambizioni del club: "Vogliamo portare la squadra al livello della città, quindi in una dimensione internazionale mondiale. Abbiamo bisogno di un po' di pazienza, ma tutte le componenti del mondo viola spingono in questa direzione. La nascita del centro sportivo è un passo importante, vogliamo che nel gennaio del 2022 i nostri tesserati siano tutti in campo a Bagno a Ripoli. Infine c'è la questione stadio: mi sento ferito profondamente e mi aspettavo qualcosa di più, ma non mi arrendo. Ringrazio Commisso che si sveglia ogni mattina e ci dice: 'Andiamo avanti, andiamo a investire'. Con il Centro Sportivo e le perdite di questi due primi anni, siamo arrivati a oltre 300 milioni, penso sia il più grande investimento nella storia della Fiorentina in così poco tempo", ha concluso Barone.

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