Il dirigente blucerchiato torna a parlare di Quagliarella: "Non penso a un suo futuro lontano da noi. Il rinnovo? Ha un patto col presidente Ferrero". Poi conferma la trattativa per il terzino Sy: "È un giovane, speriamo di chiudere"
Una nuova panchina contro lo Spezia e le lusinghe dal mercato che sicuramente non mancano, Juventus in primis, ma nel futuro di Fabio Quagliarella ci sarà ancora la Sampdoria. O almeno così afferma Carlo Osti, direttore sportivo blucerchiato ai microfoni di Sky Sport: "Per quanto fatto alla Sampdoria è un giocatore per il quale non c’è nemmeno bisogno di parlare, soprattutto negli ultimi anni. Io ho sempre detto che lui illumina la Sampdoria come la Lanterna illumina Genova. Non penso a un futuro di Quagliarella lontano dalla Sampdoria. Rinnovo? Fabio ha un patto con Ferrero".
"Sanasi Sy? Trattiamo, speriamo di chiudere"
Sampdoria che intanto si muove sul reparto offensivo con l’arrivo di Torregrossa: "È un ottimo giocatore, l'avevamo inseguito nella sessione precedente di calciomercato ma non eravamo riusciti ad acquistarlo, mentre ora invece abbiamo colto l’occasione. Ha caratteristiche differenti da Quagliarella, il nostro obiettivo è mettere in difficoltà Ranieri, ogni allenatore vuole sempre avere tanti attaccanti bravi”. Presente e futuro, perché la Samp ha messo gli occhi su Sanasi Sy, terzino sinistro classe 1999 dell’Amiens: "Stiamo facendo una trattativa per questo ragazzo, speriamo vada in porto. Si tratta di un ragazzo giovane, cerchiamo di costruire qualcosa anche a livello di patrimonio. Caratteristiche? Bravo tecnicamente, molto veloce e dinamico, deve lavorare sulla fase difensiva. Ma siamo solo all’inizio di una trattativa", ha confermato Osti.
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"Stupiti dalla rapidità di inserimento di Damsgaard"
Tra i gioiellini arrivati nelle scorse sessioni di mercato alla Samp e che ora stanno brillando c’è Damsgaard: "L'abbiamo preso dal Nordsjealland. Noi eravamo consapevoli della bravura del ragazzo, eravamo certi che potesse far bene. Il suo inserimento è stato molto veloce e quello ci ha stupito, perché pensavamo avesse bisogno di più tempo. Inizialmente giocava come esterno nel 4-4-2, è stato provato anche come trequartista e in questo ruolo riesce ad essere più incisivo", le parole di Osti.