Luis Suarez e il caso passaporto "Ci lavoravo da un anno. Non mi voleva solo la Juve"
A "ONDA CERO"L'uruguaiano ha parlato in una lunga intervista al programma "El Transistor" della radio spagnola "Onda Cero". Dall'addio al Barcellona alla nuova avventura con l'Atletico Madrid. E anche una frase sulla Juventus: "Si è parlato tanto, ma non mi voleva solo lei, c'erano anche altri club interessati. Il passaporto italiano? Ci lavoravo da un anno"
"Non c'era solo la Juventus in estate, ma anche altri club interessati. Il passaporto italiano? Ho continuato a portare avanti il discorso perché ci stavo lavorando da un anno". A dirlo è Luis Suarez, bomber ex del Barcellona e ora nell'Atletico di Simeone, nel programma "El Transistor" della stazione radio spagnola "Onda Cero". Una lunga intervista in cui l'uruguaiano ha parlato della sua nuova avventura, dell'addio al Barcellona e, brevemente, anche della possibilità di andare alla Juventus in estate, prima del caso nato dopo la prova d’idoneità per ottenere la cittadinanza italiana.
L'addio al Barcellona
Dunque tanti altri temi toccati. In primis l'addio ai blaugrana: "Fino a quando non ho lasciato il Barcellona non volevo fare nulla. Koeman mi ha chiamato e mi ha detto che non contava su di me. Ho accettato la decisione ma gli ho detto che avevo un contratto e che sarebbe stata la società a comunicarmelo. Non sono riuscito a parlare con Bartomeu, lo ha fatto il mio avvocato. È stata dura, specie quando ho dovuto dirlo ai miei figli". Chiusa una porta se n'è aperta un'altra. Con l'Atletico Suarez è primo in campionato (+10 su Barça e Real con una partita in meno) e capocannoniere della Liga. "A Madrid ho avuto subito un ottimo feeling. La verità è che qui mi trovo molto bene. Simeone è uno di quegli allenatori che quando si tratta di convincere un giocatore lo fa, grazie alla sua mentalità. Mi ha detto che si fidava delle mie qualità nonostante qualcuno dicesse che non ero più al massimo della carriera". I risultati stanno dando ragione a entrambi.
L'amicizia con Leo Messi
Poi anche l'amicizia con Leo Messi: "Un giorno prendemmo insieme del mate, lì abbiamo iniziato a creare un grande feeling, poi anche con le famiglie. Le nostre mogli hanno anche loro un ottimo rapporto". Mentre sul futuro di Leo - in scadenza a giugno 2021 dopo gli ultimi turbolenti periodi col Barcellona - Suarez non si è sbilanciato. E sul contratto dell'argentino rivelato pochi giorni fa da El Mundo: "Non capisco perché sia stato reso pubblico qualcosa di privato come il contratto di Leo, con tutto ciò che Messi ha dato al Barcellona. Non c'è mai stato un calciatore che ha dato così tanto a un club".