Roma, confronto Fonseca-Friedkin a Trigoria. Futuro con Sarri, come stanno le cose

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Paolo Assogna

Paolo Assogna

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Dopo la quarta sconfitta nelle ultime 5 partite, la dirigenza giallorossa ha incontrato l'allenatore portoghese a Trigoria nel giorno libero della squadra. Nessun provvedimento e nessuna dimissione da parte di Fonseca. Ma il futuro è segnato e punta sempre di più verso il nome di Sarri: a che punto è la trattativa con l'ex Juve e Napoli

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A Roma sponda giallorossa è stata la settimana del ridimensionamento: 3 sconfitte in 7 giorni, da domenica a domenica, 4 nelle ultime 5 se si vuole allargare il tiro. Anche di questo hanno parlato Fonseca, Tiago Pinto e i Friedkin a Trigoria il giorno dopo la pessima prestazione di Genova. Un confronto al termine del quale nessun proveddimento è stato preso da parte della dirigenza che, però, ha chiesto all'allenatore se avesse pensato a rassegnare le dimissioni. Richiesta di informazioni abbastanza esplicita e anche lecita, ma prontamente respinta da Fonseca, che vuole arrivare in fondo alla stagione. Ora non rimane che aggrapparsi alla minima speranza di una miracolosa qualificazione in Europa League prima di poter dare un giudizio definitivo e dichiarare la stagione, come alla fine sarà, largamente insufficiente. Subito dopo la sconfitta di Genova, Fonseca ha ricordato che la sua squadra era stata pronostica come settima forza del campionato nei giudizi estivi degli esperti. Può essere anche vero, come è certo che va considerato come si arriva in una determinata posizione di classifica. Un conto è arrivare settimi dopo aver combattuto fino alla fine per un posto in Europa, un altro è trovarsi in largo anticipo fuori da tutto, a -9 dal sesto posto e a -14 dal quarto.

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Il futuro si chiama Sarri?

Soprattutto la resa in campionato è l’aspetto che rende maggiormente indifendibile il 2021 della Roma, ma ora la curiosità si sposta tutta sul futuro. I Friedkin vogliono costruire una squadra economicamente sostenibile, vendere prima di acquistare, ma allo stesso tempo servono investimenti ingenti per ritornare a competere per un futuro posto in Champions. E, sempre a proposito di futuro, c’è da capire chi sarà il prossimo allenatore. Sarri è in cima alle preferenze, ma l’ultimo incontro risale a gennaio e una trattativa vera e propria, comprendente strategie, mercato e ingaggio è ancora tutta da costruire.

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