Genoa, Shevchenko a rischio esonero: riflessioni in corso. Le news sulla panchina rossoblù
CalciomercatoDopo la sconfitta interna contro lo Spezia, l'allenatore ucraino è in discussione: la società sta valutando l'ipotesi di un cambio in panchina. In caso di esonero, viva l'opzione Ballardini ma la dirigenza rossoblù valuta anche altri nomi
Andriy Shevchenko non era in panchina a causa del Covid, è stato quindi costretto ad assistere da casa all'ennesima sconfitta del suo Genoa. I rossoblù cadono nuovamente in casa contro lo Spezia, perdendo un fondamentale scontro salvezza. A questo punto la situazione si fa pesante, urge un immediato riscatto per evitare la retrocessione. Il Genoa, al momento, è al penultimo posto in classifica, a -5 dal Venezia quartultimo ma anche con una partita in più rispetto agli arancioneroverdi. E, soprattutto, i rossoblù non vincono dallo scorso 12 settembre e, nell'era Shevchenko, hanno ottenuto appena 3 punti in 9 partite. Numerosi disastrosi, che mettono in discussione la posizione dell'allenatore ucraino. Sono ore di riflessione per la società, che sta prendendo in considerazione l'ipotesi di un'immediata svolta in panchina.
Le varie opzioni per il futuro: ipotesi Ballardini
Shevchenko, quindi, è a rischio esonero, potrebbe chiudere dopo meno di due mesi e dopo appena nove partite la sua prima esperienza da allenatore in Serie A e, più in generale, in un club. Ma, qualora la società dovesse decidere di cambiare, chi sarà il suo successore? Il primo nome, ovviamente, è quello di Davide Ballardini, l'allenatore che ha iniziato questa stagione prima dell'esonero e del successivo arrivo dell'ucraino al suo posto. Per l'ex Lazio e Palermo, sarebbe addirittura la quinta parentesi diversa alla guida del Genoa negli ultimi dieci anni. Ma questa volta, il suo ritorno, non è così scontato. Sotto contratto con il club c'è anche Rolando Maran, che aveva iniziato la stagione 2020/2021. La società rossoblù, però, sta valutando anche altre opzioni, potrebbe quindi esserci un nome a sorpresa per la panchina in caso di esonero di Sheva.