Inter-Lukaku, se si chiude entro il 30 giugno c'è lo sconto col decreto crescita

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Se l'affare dovesse andare in porto entro il 30 giugno, l'Inter potrebbe beneficiare degli sgravi fiscali che le consentirebbero di risparmiare diversi milioni di euro. La palla passa a Lukaku che dovrà parlare con il Chelsea per essere liberato

Lukaku vuole l'Inter, l'Inter sogna il suo ritorno, i tifosi aspettano e sperano: ogni giorno può essere quello buono per provare - lato giocatore - a parlare col Chelsea e cercare di aprire alla possibilità di un prestito (poi si capirà se oneroso o gratuito). Perché questa è l'unica formula possibile per portare Lukaku quest'estate all'Inter. 

E c'è una variabile che entra in gioco e che potrebbe dettare i tempi dell'affare: il decreto crescita. L'Inter potrebbe beneficiare degli sgravi fiscali previsti per i lavoratori stranieri impatriati a patto che l'operazione si concluda entro il 30 giugno. Ad esempio, per offrire uno stipendio attorno ai 9 milioni a Lukaku al club non costerebbe 18 milioni lordi ma una cifra fra i 12 e i 13 milioni, in linea con quanto attualmente paga al lordo per i big della rosa. Ora però la palla è in mano al Chelsea: i blues del nuovo proprietario Todd Boehly sembrano orientati a confermare in panchina Thomas Tuchel, che ha un gioco che non si sposa con le caratteristiche di Lukaku. Cosa fare con Lukaku? Insistere e riprovarci o mollare il colpo e vederlo? A oggi una cessione a titolo definitivo non consentirebbe al club di recuperare la somma investita meno di un anno fa (115 milioni di euro). Ecco dunque la strategia dell'Inter: prenderlo in prestito per permettergli di rivalutarsi e poi poter essere venduto dal Chelsea nel 2023 a una cifra maggiore di oggi (all'Inter stessa o ad altra squadra).

Dybala e Lukaku insieme? Difficile

L'Inter naturalmente non lavora solo su Lukaku. L'interesse dei nerazzurri per Paulo Dybala è noto da tempo, confermato dall'uscita pubblica nei giorni scorsi dell'amministratore delegato Beppe Marotta. Difficile, però, ipotizzare che i nerazzurri acquistino entrambi i giocatori a meno che non ci sia una cessione importante in attacco (Lautaro). In questo senso, Correa verrà riscattato a breve per 31 milioni di euro, mentre Dzeko è difficile da piazzare per età e stipendio. Capitolo a parte, invece, per Sanchez: il cileno guadagna 7 milioni di euro all'anno e l'Inter vorrebbe cederlo, ma bisognerà trovare un accordo visto che il giocatore ha ancora un anno di contratto. 

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Attesa per Mkhitaryan

I nerazzurri, intanto, attendono la decisione di Mkhitaryan. Il club ha l'intesa verbale con il giocatore al quale è stato proposto un contratto biennale. La Roma, nell'incontro svolto martedì con l'armeno e il suo entourage, non ha effettuato alcun rilancio: la proposta è di un anno con opzione per il secondo a 3,5 milioni di euro. La scelta spetta a Mkhitaryan che presto dovrà prendere una decisione.