David Neres, chi è il brasiliano obiattivo di calciomercato della Juventus

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Cresciuto nel San Paolo, club di cui è tifosissimo papà Miguel, ha iniziato da mediano e terzino. La chiamata dell'Ajax a 20 anni gli ha cambiato la vita: protagonista nella cavalcata Champions 2018/19, dopo un grave infortunio al ginocchio ha perso spazio in squadra. Dopo il passaggio allo Shakhtar Donetsk nel suo destino potrebbe esserci l'Italia. Occhio però al Benfica

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Di certo, se la Juventus chiamerà, David Neres sarà pronto a rispondere. Non come quella volta che il ct Tite lo aveva cercato al telefono per comunicargli la prima convocazione con la nazionale brasiliana e lui non aveva risposto perché non conosceva il numero. Salvo trovare poi il contatto di Tite tra i suoi contatti su Whatsapp e affrettarsi a richiamarlo. Fotografia del nuovo obiettivo bianconero per l'attacco. Con l'operazione Di Maria che non decolla, infatti, la Juve si sta guardando e tra le idee per assicurare qualità e fantasia all'attacco c'è questo 25enne brasiliano, che a gennaio ha lasciato l'Ajax per trasferirsi allo Shakhtar Donetsk e che è anche nei piani di mercato del Benfica.

Gli inizi con il San Paolo: prima mediano, poi terzino

Esterno alto un metro e 76, calcia con il piede sinistro ma ama partire dalla fascia destra. Nato a San Paolo il 3 marzo 1997, in cinque stagioni in Olanda si è ritagliato un ruolo da assoluto protagonista con 47 reti e 41 assist in 179 partite. I primi calci risalgono ai tempi del San Paolo, squadra di cui è tifosissimo papà Miguel. Che nel 2007, un giorno prima del suo compleanno, scoprì che David era stato ingaggiato nelle giovanili del Tricolor. Eppure agli inizi Neres e la fascia erano distanti. Avvii da mediano: "Per non essere lasciato fuori, dissi che sapevo giocare in quella posizione - sorrideva David in un'intervista di qualche anno fa - però mi sganciavo sempre e segnavo. Un anno eravamo senza difensori e ho fatto il terzino sinistro, ma non avevo alcun senso della posizione: restavo sempre davanti". E a conti fatti, non aveva torto.

La chiamata dell'Ajax

La chiamata dall'Olanda è arrivata dopo appena otto presenze e tre gol con il San Paolo. La prima gioia con il Tricolor resta però indimenticabile: piatto a porta vuota contro il Ponte Preta, il pubblico sugli spalti del Morumbi festeggia, compagni di squadra e raccattapalle lo avvolgono di abbracci. David resta immobile: "Non sapevo come esultare - il suo racconto - mi sentivo tremare dall'emozione".  Con il tempo ci avrebbe fatto l'abitudine. Gennaio 2017: il ds dell'Ajax Marc Overmars investe 12 milioni di euro (saliti poi a 15 grazie ai vari bonus, una cifra che l’Ajax non spendeva da tanto tempo) per portare in Olanda l'esterno brasiliano. Impatto devastante e salto in prima squadra dopo cinque presenze con l'Under 21. Con Peter Bosz inizia a ritagliarsi un ruolo ma è nella stagione 2018/19, con l’arrivo in panchina di Erik ten Hag, che David Neres esplode. Due versioni dello stesso giocatore: come quando al momento dell'arrivo all’Ajax Neres chiese il suo numero preferito, il 7, e lo ottenne perché il vecchio proprietario, El Ghazi, era appena stato ceduto al Lilla. Aveva però già usato quella maglia in Europa League, così Neres giocò con il doppio numero: 7 in Olanda, 77 fuori.

La Champions 2018/19 e il "no" alla Cina

Il momento più alto della carriera di Neres sin qui è la stagione 2018/19. Ten Hag opta per lo spostamento di Tadic al centro dell'attacco dell'Ajax, dando vita a un 4-3-3 senza punti di riferimento che porterà l'Ajax fino alla semifinale di Champions League. Neres e Zyiech lo affiancano, senza dare riferimenti agli avversari e dando vita a un gruppo capace di fare il salto di qualità a livello internazionale. David si impone: non da dribblomane alla Denilson, come era stato descritto al suo arrivo in Olanda, ma incidendo alla Douglas Costa. Scatto meno esplosivo ma grande gestione degli spazi. Dimostrata anche a Madrid, in uno storico 4-1 contro il Real (Neres firmò il momentaneo 2-0 su assist di Tadic), e ad Amsterdam contro la Juventus nei quarti di finale: firma l'1-1 e di fatto avvia il cammino verso la vittoria di Torino e l'approdo in semifinale. Prestazioni e traguardi, con le inevitabili attenzioni del calciomercato sul suo conto: all'inizio della stagione successiva l'Ajax rifiuta un'offerta di 43 milioni di euro arrivata per lui dai cinesi del Guangzhou Evergrande. Altra sliding door del cammino di Neres.

Ginocchio ko, poi l'addio

Novembre 2019. Pochi mesi dopo la maxi-offerta arrivata dalla Cina e rispedita al mittente, David Neres si stava confermando come uno dei riferimenti offensivi dell'Ajax: 6 reti e 4 assist in 12 presenze in campionato. Il ginocchio però fa crack. Quasi 300 giorni fuori dai giochi e ritorno in campo a fine agosto del 2020. Neres trova un altro Ajax: in squadra ci sono il suo erede Antony, altro esterno offensivo di scuola San Paolo pagato 16 milioni di euro che all'esordio va in gol, e nel gennaio successivo l'attacco - che intanto aveva salutato Ziyech, diretto al Chelsea - accoglierà anche Sebastian Haller. Così Neres deve fare i conti con il destino di chi non è più insostituibile: conclude la stagione con 8 reti e 5 assist in 39 partite, 21 da titolare, e con Overmars che non esclude la sua cessione in estate. Maturerà sei mesi dopo, nello scorso gennaio, allo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi. Costo dell'operazione? 12 milioni di euro, che possono diventare 16 in base ai bonus. In Ucraina, complice lo scoppio della guerra, non è mai sceso in campo. E ora il suo destino è diviso tra Italia e Portogallo.

La fiducia di Neres

Intanto Neres attende con pazienza. Si è goduto le vacanze negli States coltivando un'altra grande passione come la Nba e non faremmo fatica a immaginarlo mentre legge notizie sul suo futuro in spiaggia, giocando a carte. Il Trucco, gioco diffusissimo in Sudamerica e in alcuni paesi del nord Italia, è il suo passatempo preferito. Di certo chi lo acquisterà porterà a casa un giocatore al quale non difetta la personalità. Per credere, leggere il racconto raccontato dell'inizio della love story con la modella tedesca Kira Winona, fatto dallo stesso Neres. "Non ho dovuto fare granché per conquistare la mia attuale compagna. L'ho vista su Instagram e le ho mandato un messaggio privato scrivendo: 'Sono David Neres, vieni da me'. È stato abbastanza per rimediare un appuntamento". La giusta dose di fiducia di chi deve guardare in faccia le difese avversarie e sfidarle. La Juventus è avvisata.