Rafaela Pimenta, la 'signora del mercato': l'intervista integrale

ESCLUSIVA

Rafaela Pimenta, la donna più potente del mondo del calcio in questo momento, si racconta a Gianluca Di Marzio ai microfoni di Sky Sport nella prima intervista televisiva della sua vita, della sua carriera

SERIE A, CALENDARIO 11^ GIORNATA

 

Si tratta della prima intervista televisiva della sua vita e la signora del mercato ha deciso di farsi conoscere. La sede del suo ufficio si trova a Montecarlo e da lì gestisce alcuni dei giocatori migliori del mondo. Rafaela Pimenta è l'erede di Mino Raiola, hanno lavorato fianco a fianco per ventidue anni e ne ha poi ereditato l’agenzia.

Mino Raiola e Rafaela Pimenta

L'incontro con Mino Raiola

Rafaela Pimenta ricorda molto bene il suo incontro con Mino Raiola: "Ho conosciuto Mino in Brasile, facevo un lavoro per una società di Rivaldo e César Sampaio. MI occupavo della parte legale. Un bel giorno vado da loro all'ufficio di questa società e c'era uno lì seduto così, che fumava come un matto e faceva mille domande. Voleva conoscere la legge, come era il Paese, tutto. Iniziammo a chiacchierare".

Un incontro che era solo un inizio di qualcosa di molto più grande: "Il secondo giorno si presentò lì con un ragazzo: 'Questo qua è un giocatore di San Paolo e deve andare in Italia. Come devo fare? Trovami una maniera'. Parlava sul serio, perché all'epoca era tutto molto nuovo in Brasile. Da quel momento in poi abbiamo iniziato a lavorare sul serio, a fare cose più strutturate, più organizzate. E, a un certo punto, Mino mi dice: 'Ma allora per fare le cose sul serio perché non vieni in Europa?'. Mi ha trovato un punto di appoggio a Padova. Pensavo di fare un anno tranquillo, lì a imparare. Invece due mesi dopo ero già in giro con Mino dappertutto...".
 

Come carattere si compensavano: "Mino era sempre molto intenso, molto presente e con tante opinioni. Diciamo che era più esplosivo di me. Mino poteva arrabbiarsi trenta volte giorno, io mai. Quindi quando lui era nervoso io ero sempre tranquilla, però io una volta all'anno devo esplodere. No? E quando lo facevo io, lui si calmava... Cambiavano i ruoli! Poi aveva una qualità molto più grande della mia: se si arrabbiava con te oggi, domani non si ricordava più. Io il giorno che mi arrabbio con qualcuno è per sempre. Mino era una persona più tollerante di quello che sono io".

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Una donna al comando

Essere una delle donne più potenti nel mondo del calcio, forse la donna più

potente del mondo del calcio, la entusiasma particolarmente. "La forza del giocatore, il giocatore ti dà la forza. Tu da solo non hai forza come procuratore, è un'illusione. Allora sì, posso avere un po' di riconoscimento del mio ruolo, mi fa piacere, ma per me è soprattutto una responsabilità. Responsabilità verso le altre donne che possono trovare, spero, un'ispirazione. Ma non solo per fare calcio, per fare quello che vogliono. Perché una donna deve fare quello che vuole: non esistono cose da donna o da uomo".
 

Gli inizi come insegnante di legge, con sempre uno sguardo allo sport, al calcio. Il passaggio poi a procuratore è avvenuto con naturalezza:"Penso che il nostro lavoro di procuratore è un lavoro un po' simile a un avvocato. Devi difendere il tuo cliente. Però il procuratore si può permettere cose che un avvocato non lo può fare. Quando la gente dice che il calcio ha bisogno di avvocati, non di agenti, io non sono d'accordo. L'avvocato non può avere un'opinione. L'avvocato ti deve dare tutte le opzioni, ma alla fine decidi tu. Il procuratore per me è un'altra cosa. Il procuratore è quello che si siede con te, va valutare A, B  e C. E con la sua esperienza di dice 'secondo me devi fare così e se non te la senti di prendere la decisione me la prendo io'. Tante volte si può veramente confondere con un rapporto di famiglia, perché è un rapporto molto profondo."
 

Essere una procuratrice donna ha anche dei vantaggi:"Penso che il vantaggio sia che i ragazzi sono molto aperti con me parlano molto liberamente. Ma è un universo molto maschilista. C'è gente che va dai miei giocatori a dire 'come fa, è una una donna che ne capisce di calcio?' e cercano di rubarteli...".

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Rafaela Pimenta

Haaland e il 'nuovo' Haaland

Parlando di mercato non può mancare un riferimanto a Erling Haaland:"Penso che Erling abbia un'arma segreta che è il papà: gli trasmette serenità. Lui è un ragazzo solare. Non è uno che si perde e non penso che si perderà mai. Non ho mai visto un grande giocatore che pensa solo ai soldi. Noi che non siamo giocatori certe volte abbiamo difficoltà a capire come mai vanno così matti per vincere un campionato, per vincere una partita. Se tu pensi solo ai soldi non ti comporti così. Non sono 10 mila o 10 milioni che ti fanno fare certe cose, che ti fanno finire in ospedale. Tu finisci in ospedale per amore. Non può finire in ospedale per soldi..."

 

Giocatori come Erling Haaland vedranno mai il campionato italiano come una possibile meta o prima scelta? "Mi ricordo quando iniziai questo lavoro, parlavo coi giocatori brasiliani: 'Vuoi venire in Europa? Si, dove? Tutti volevano andare in Italia. Perché non possiamo rivoluzionare un'altra volta tutto? Trasformare quello che è già lo sport più amato al mondo in qualcosa di più grande. Se riesci a farlo più grande lo fai anche più ricco. Se lo fai più ricco lo fai anche più interessante e così tornano gli investimenti.

 

Sul ritorno di Pogba alla Juventus: "La Juventus non era venuta a Montecarlo per parlare di Paul , erano venuti per guardare il torneo di tennis. Poi sono passati in ufficio per chiedere come stesse Mino. Ci salutiamo e quando eravamo lì è nata quest'idea di chiamare Paul e parlare un po’ con lui e vedere come vedeva l'idea di tornare alla Juve". 

 

Matthijs de Ligt ha scelto di andar via perché forse si era già reso conto in anticipo che la Juventus non sarebbe stata competitiva? "Non penso, ma diceva 'è il mio momento'. Dall'inizio aveva un progetto in testa e sentiva che era il momento di andare. E' sempre riconoscente. Non sono d'accordo quando dicono che lui ha criticato la Juve, perché non è quello che ha fatto. Lui ha dato il suo parere tecnico riguardo a se stesso e al bilancio della sua esperienza".

 

Guardando al futuro Rafaela Pimenta parla anche del nuovo talento protagonista delle future trattative (e trasmissioni) di calciomercato: "Io seguo un criterio di età. Penso che fra i nostri giovani che devono fare il salto di qualità ci sia Xavi Simons".

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Balotelli e Donnarumma

Su Mario Balotelli, sul fatto che fosse il grande rimpianto di Mino Raiola, risponde in modo semplice e chiaro: "Mario è un ragazzo che fa di testa sua, fa come vuole. È sempre stato così. Chi siamo noi per avere un’idea al posto suo? La nostra ambizione è che sia felice, tranquillo, no?"
 

Un altro giocatore di talento che poi è finito all'estero è Gianluigi Donnarumma. Ha fatto la scelta giusta ad andarsene dal Milan? "Oggi credo che se guardiamo indietro è la scelta giusta. In questo momento devo dire di sì. Lui gioca, sta bene. Poi in futuro non si sa mai".

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Gli agenti e la Fifa

Mino Raiola chiedeva alla Fifa più poteri nei confronti degli agenti, saranno battaglie che continuerà anche Rafaela? "Non penso che Mino avesse iniziato una battaglia contro la Fifa, lui voleva cercare un dialogo. Che cosa possiamo fare insieme in questo universo che è il calcio? L'agente non può stare fuori sistema. Perché quello che viviamo noi è un riflesso di quello che vive il giocatore, è un riflesso di quello che fanno i club. Quello che conta ora è continuare questo tentativo di dialogo.

Gianluca Di Marzio intervista Rafaela Pimenta

Il lascito di Raiola

La vera eredità di Mino Raiola è molto semplice e non è legata al mercato: "L'ultima cosa che mi ha detto è la stessa cosa che mi ha detto sempre. 'Devi essere felice'. Solo questo. Lui diceva 'Fa quello che ti fa felice, non devi fermare la tua vita. Fai quello che ti farà bene. Se vuoi andare in Brasile, se vuoi stare qua. Ma per favore mi devi promettere di essere felice'.

Appuntamento di visione

La programmazione su Sky Sport 24

Venerdì 21 ottobre

  • Ore 15.30 su Sky Sport 24
  • Ore 19.45 su Sky Sport 24

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