Juventus, Rabiot: "Qui sto bene, posso restare. Champions anche col -15? È possibile"

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Il francese a Tuttosport: "C’è la possibilità di andare via ma anche quella di firmare un altro contratto, a Torino mi sento bene. Possiamo qualificarci in Champions anche se dovesse restare la penalizzazione, e vincere Europa League e Coppa Italia". Sulle polemiche post San Siro: "Qui il calcio è vissuto quasi come una religione. L'Inter? L'ho trovata meno forte"

Il futuro, la penalizzazione, le polemiche dopo Inter-Juve, i suoi idoli e il soprannome. Adrien Rabiot ha toccato tantissimi temi nell'intervista a Tuttosport, tra questi soprattutto la scadenza di contratto, al momento fissata a giugno 2023: "Per il momento non ci sono novità - ha detto il francese -, ma sicuramente parleremo presto, tra circa due mesi la stagione sarà finita e proveremo a discutere, sono tranquillo". E ancora: "C’è la possibilità di andare via ma anche la possibilità di firmare un altro contratto con la Juve, a Torino mi sento bene, c'è un buon rapporto con tutti".

Sulla penalizzazione

Dunque il tema rincorsa Champions: "Senza i 15 punti è sicuro che riusciremmo a centrare la qualificazione. Ma, per come stiamo andando e tenendo conto della forza di questo gruppo, io dico che potremmo qualificarci anche se dovesse restare la penalizzazione". Sugli altri obiettivi stagionali: "Stiamo vivendo una stagione complicata per tutte le ragioni note, ma credo che siamo in grado di vincere l’Europa League e anche la Coppa Italia".

Fallo di mano e polemiche

In Coppa Italia la Juve affronterà l'Inter nella doppia sfida di semifinale, dopo il recente 1-0 e le polemiche: "In Francia non si sarebbe alzato questo polverone, ma ho capito che in Italia è sempre così, quando c’è qualcosa che può far discutere, se ne parla tanto e per tanto tempo. Qui il calcio è vissuto quasi come una religione". E sui nerazzurri: "L'impressione che ho ricavato domenica è di una squadra meno forte di quella che abbiamo sfidato all’andata a Torino, e anche dell’anno scorso e di due stagioni fa". Infine tanti altri temi, dai suoi idoli da piccolo ("Gerrard e Zidane") al soprannome Cavallo pazzo ("Mi piace molto, anche se in realtà sono un ragazzo tranquillo e sereno").

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