Ma quale mercatino... In Serie A speso il triplo rispetto a un anno fa

il bilancio
Luca Marchetti

Luca Marchetti

In Serie A si è speso tre volte di più rispetto allo scorso inverno: Napoli la più attiva tra le big con quattro operazioni in entrata (più Popovic per il futuro, finito in prestito al Monza) e una in uscita (Elmas). L'Hellas Verona ha invece rivoluzionato la rosa con 14 cessioni. Facciamo il punto sul mercato appena concluso, con uno sguardo anche agli altri top 5 campionati europei

MERCATO: ACQUISTI - COME CAMBIANO LE FORMAZIONI - SVINCOLATI

Quello che si è appena chiuso potrebbe sembrare un mercato meno ricco rispetto a quelli del passato, ma in realtà è solo un’impressione. Sono i milioni di euro spesi (e incassati) a dirlo e naturalmente il numero delle operazioni. Rispetto allo scorso gennaio il passo è stato nettamente più veloce. Sono stati spesi più del triplo dei soldi, quasi tutte le squadre hanno chiuso almeno un’operazione. C’è chi ha agito in emergenza, c’è chi ha continuato a programmare. E naturalmente non sono mancati i tormentoni e i colpi di scena

Protagonista e sorpresa

Il Napoli è stata la grande protagonista di questo mercato: ha venduto (Elmas) e comprato (Ngonge, Traoré, Dendoncker, Mazzocchi più Popovich per giugno). De Laurentiis ha provato a cambiare il volto della squadra, di sicuro ha cambiato molta sostanza, per cercare di far ripartire il gruppo. Ma la società più sorprendente è stata il Verona: ha - per esigenze economiche - rivoluzionato il proprio assetto. Garantendo prima la sopravvivenza economica anche a costo di mettere a rischio la salvezza. Ma era necessario: 14 cessioni per più di 40 milioni di euro incassati. La scommessa è vinta, sul mercato. Ora bisogna vincerla sul campo.

Si sono mosse tutte

Inter e Milan hanno chiuso la loro campagna acquisti all’inizio (sebbene il Milan ci abbia provato fino alla fine). La Juve ha piazzato il colpo nel finale, con il prestito di Alcaraz, così come Fiorentina (Belotti) e Roma (Baldanzi e Angelino). Il Bologna ha anticipato i tempi per la sostituzione, probabile di Zirkzee, andando a prendere Castro: è la seconda spesa più alta in Italia.

La A ha investito quasi come la Premier

E il decreto crescita di cui si è tanto parlato? La sua eliminazione non ha inciso molto. Anzi forse per niente. La maggior parte dei titoli definitivi sono arrivati dall’estero. E se pensate davvero che da noi si sia speso poco, guardate altrove. Solo la Ligue1 ha investito più dell’Italia. In Premier più o meno è andata come da noi, Liga e Bundes poco sotto. Lo scorso anno a gennaio (grazie al Chelsea) in Inghilterra avevano speso 10 volte tanto. E negli altri paesi (Italia compresa) meno della metà. Sono mancati i grandi colpi a livello internazionale, si è privilegiato il bilancio in ordine. Sono mancati gli investimenti arabi e quelli dei grandi spendaccioni europei. Ma magari è venuta qualche idea in più.