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Lazio, Lotito: "Il blocco del mercato non è giusto"

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Il presidente della Lazio a 'Il Messaggero' fornisce la sua versione sul blocco del mercato in entrata imposto al club per aver sforato i parametri finanziari imposti dalla Figc: "La norma non rispecchia la situazione del club. Rifiutate tante offerte per i giocatori, non voglio smantellare la squadra"

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La norma così non può andare avanti, non rispecchia la situazione del club in questo momento, perciò non è giusto che venga posto il blocco”. Il presidente della Lazio Claudio Lotito non ci sta e protesta contro lo stop al mercato in entrata fino a gennaio imposto a seguito del mancato rispetto da parte del club degli indicatori di liquidità, indebitamento e costo del lavoro allargato, parametri stabiliti dalla Figc per l'ammissione alle campagne trasferimenti. La Lazio potrebbe tornare a fare mercato questa estate se la prorietà decidesse colmare le cifre mancanti attraverso aumenti di capitale: "Se decido di fare acquisti ricapitalizzo - ha spiegato Lotito -, ma non avrebbe senso perché la Lazio non ha necessità né problemi di giocatori né necessità di nuovi capitali. Al massimo aggiusteremo quacosa a gennaio".

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"Non voglio smantellare la squadra"

"Non abbiamo né necessità di vendere i big e né di acquistare - prosegue Lotito -. Anzi dobbiamo sfoltire la rosa perché abbiamo 30 giocatori per giocare una sola competizione. Per Castellanos mi hanno offerto 40 milioni, idem per Rovella, Gila e Zaccagni. Poi 35 per Tavares, 25 per Isaksen e 15 per Romagnoli. Tchaouna l'ho venduto a 15. Ma non voglio smantellare la squadra. Sarri? E' carico, è una persona per bene e di qualità. Siamo entrambi abituati a onorare gli impegni presi. Tra l’altro, venendo dal mondo bancario, sa che la Lazio è una società sana e solida“.

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