Calciomercato Napoli: obiettivi e strategie per continuare a vincere

calciomercato
Luca Marchetti

Luca Marchetti

A Napoli è il momento della festa. Mentre la città esalta i protagonisti del terzo scudetto, la società ragiona a come aprire un ciclo vincente. Dal futuro di Spalletti e Giuntoli, a quello di Osimhen, Kvara e Kim. Proviamo a tracciare, in base alle nostre informazioni, gli scenari del mercato che verrà...

LO SPECIALE SCUDETTO NAPOLI

Ora la festa, come è necessario che sia. Poi testa alla programmazione del prossimo anno con la consapevolezza che non sarà possibile fermare tutti. Ma con la convinzione che chiunque può essere sostituito: basti pensare esattamente a 12 mesi fa quando si sapeva che i grandi dello spogliatoio azzurro avrebbero lasciato Napoli e non sapevamo che tipo di salto avrebbe fatto la squadra di Spalletti. Ora lo sappiamo: un grande salto in avanti, impensabile lo scorso anno quando i vari Insigne, Mertens e Koulibaly si apprestavano a lasciare la città.

La tempesta perfetta

Ora non c’è nulla di così definitivo o di così chiaro. Ci sono tante voci ed è anche normale che sia così. Intanto il mercato deve ancora entrare nel vivo, ma i primi giri di orizzonte ce ne sono stati eccome. E poi bisogna capire con certezza cosa succederà anche nelle scrivanie e nella panchina. Non c’è dubbio che il miracolo di questo campionato sia stato reso possibile dall’eccellente lavoro di Spalletti e di quello altrettanto valido di Giuntoli e dei suoi collaboratori. L’allenatore è riuscito a tirare fuori il meglio da un gruppo di calciatori con grandissime qualità ma poco conosciuti. Si è creata la tempesta perfetta. Per farne un’altra altrettanto valida c’è bisogno che queste due aree continuino a lavorare insieme. Giuntoli ha un contratto (ma sono insistenti le voci di una Juve che vorrebbe mettere in mano proprio a lui la rinascita), Spalletti pure: la clausola unilaterale a favore del Napoli è stata esercitata. Ma con entrambi, contratti a parte, sarà necessario mettersi a tavolino (o se preferite davanti a un caffé, visto che stiamo parlando di Napoli) e programmare il futuro. Senza dare nulla per scontato, anzi. Cercando anche di capire quali sono le necessità di ogni area per cercare di migliorarsi ancora. Altrimenti il rischio è quello di avere la pancia piena o di considerare irraggiungibile il risultato appena conseguito. E sarebbe un errore capitale, perché il Napoli può aprire un ciclo. Lo può aprire anche vendendo.

collage_napoli

approfondimento

Come è stato costruito il Napoli "pezzo per pezzo"

Il Napoli venderà

Sì avete letto bene: il Napoli venderà. Su questo non ci sono dubbi. Saranno tantissime le offerte arrivate ai gioiellini azzurri. E non si potrà resistere per tutti. Ci sono dei giocatori per i quali è giusto pensare a una partenza. E quello che sembra essere più pronto di tutti per un ulteriore salto è il capocannoniere: Victor Osimhen. Chi vuole un centravanti oggi non può che pensare a lui. Ha dimostrato di essere pronto per il grande palcoscenico della Champions, ha dimostrato di non aver paura di nulla, ha dimostrato di essere cresciuto anche in continuità. Ci vogliono tantissimi milioni di euro per portarlo via da Napoli, una cifra ben superiore ai 100 milioni. Ma qualcuno interessato a lui c’è eccome. Dal Bayern (che come sappiamo non si è mai svenato sul mercato) allo United, che di un attaccante così ha bisogno. O del Chelsea che vuole collezionare tutte le figurine d’Europa. Vedremo: l’asta è aperta. De Laurentiis ha dimostrato di poter governare il mercato (come piace a lui) e ha imparato che a volte a chiedere troppo poi ci si rimette. Insomma: venditi e pentiti. Soprattutto se hai chi è già pronto a prendere il nuovo Osimhen. Volete sapere chi è? Anche noi! Ma cercheremo di scoprirlo, statene certi. Intanto il Napoli ha giocato d’anticipo già la scorsa stagione con Raspadori e Simeone

osimhen kvara

Il rinnovo di Kvaratskhelia

E il suo gemello Kvara? Arriverà un rinnovo di contratto, più che una cessione, dovessimo gettare in aria una monetina. E’ appena arrivato, ha voglia di dimostrare che è un grande giocatore, ha ancora un debito di riconoscenza per il Napoli e la sua gente che hanno creduto subito in lui e lo hanno immediatamente adottato. Sarà un’altra cessione eccellente (probabilmente) di questo Napoli, ma non questa estate. Almeno secondo le nostre previsioni.

scudetto_kvara_sky

approfondimento

Kvaratskhelia, un po' George Best e un po' CR7

La clausola di Kim

La stessa mano, ferma, sul fuoco non la metteremmo per Kim. Il difensore coreano ha una clausola e di difensori bravi il mondo non è pieno. Paradossalmente sembra più facile trovare un giocatore come Kvara che come Kim. Per questo il Napoli un po’ di timore che arrivi qualcuno e glielo porti via ce l’ha. In questo caso la società non potrebbe far nulla: clausola pagata e sarà poi Kim a decidere se rimanere o meno. Vi ricorda qualcosa, soprattutto ai tifosi del Napoli? Il costo comunque sarebbe importante per chi lo prende e poi Giuntoli avrebbe da far spendere 70 milioni per andarlo a rimpiazzare.

Le altre operazioni

Per il resto grandi movimenti non dovrebbero esserci: magari qualche aggiustamento in generale della rosa. Un vice Lobotka che possa essere più incisivo di Demme, c’è da capire se Meret (ma non vediamo come non possa averlo fatto) ha convinto definitivamente Spalletti. C’è il rinnovo di Zielinski da perfezionare (oppure da vendere, per non rischiare di perderlo a zero). Magari qualche altra operazione di “contorno”, come il rientro da Genova di Zanoli che si sta mettendo in mostra. Ma il Napoli sostanzialmente resterà questo. E allo stesso tempo proverà a cambiare, per mantenere sempre le stesse motivazioni. Migliorare un gruppo campione d’Italia è un’impresa titanica. Pensate al Milan la passata stagione che ha fatto un all-in su De Keteleare e poi non se l’è goduto neanche un po’ perché il ragazzo non è riuscito ad imporsi. Non è (solo) dal mercato che passa la fortuna di una squadra: certo che se poi dal mazzo peschi certi giocatori allora ecco che tutto diventa più semplice. Ma il Napoli ha dimostrato di avere le idee chiare. Sarà stato anche fortunato (per i maligni) ma ha inseguito un progetto ben definito: vincere senza esagerare, tenendo sotto controllo i costi. La politica era quella di mantenere alta la qualità e abbassare il monte ingaggi. Il Napoli lo ha fatto e ha anche vinto. Quindi: lasciateli lavorare...