Everton, quella volta che il Real Madrid bussò per Gravesen. Moyes: "Pensavo si fossero confusi con Carsley"

Calciomercato

Curioso aneddoto di mercato dell’ex manager dell’Everton Moyes: nel 2005 il Real chiamò per Gravesen: “Ma tutti pensammo avessero sbagliato giocatore. Credevamo si fossero confusi con Carsley”. Dunque il flop a Madrid e il ritiro, oggi l’orco danese è milionario, vive a Las Vegas e gioca a poker per professione

L’ALTRO EX EVERTON E REAL DRENTHE: “FESTINI E JACUZZI”

“Pronto, qui è il Real Madrid, vogliamo Gravesen”. “Chi, Thomas?” - devono essersi chiesti quelli dell’Everton, David Moyes su tutti, che proprio non riusciva a capacitarsi di un così grande club interessato a un giocatore come l’orco danese. L’ex allenatore di Manchester United e West Ham lo ha rivelato al canale YouTube Open Goal, simpatico aneddoto sui tanti retroscena del mondo del calciomercato: “Inizialmente pensavamo si fossero confusi, tutti quanti credevamo che avessero chiesto il giocatore sbagliato”. L’ipotesi più accreditata dello scozzese, al tempo manager dei toffees, e di tutto il suo staff? Che il vero indiziato fosse Lee Carsley, anche lui centrocampista e anche lui calvo come il danese: “Non fraintendetemi - precisa Moyes - tutti all’Everton amavamo Tom (Gravesen, ndr), ma all’interesse del Real non potevamo davvero crederci!” 

A sinistra Lee Carsley, a destra Tom Gravesen: si somigliano? (foto Getty)

Cazzotti e cinema

La storia poi racconta che il colpo Gravesen si farà per davvero, in quel gennaio del 2005 dove dalle parti di Goodison Park credevano che qualcuno al Real avesse chiamato al massimo per fare uno scherzo. Poco meno di tre e mezzo i milioni versati agli inglesi per il danese, che in Blancos deluderà clamorosamente giocando una stagione e mezzo senza portare a casa nessun trofeo, se non la sua presenza nel film “Goal II - Vivere un sogno”, insieme ai vari Beckham, Ronaldo, Raul, Zidane, Henry e Ronaldinho. In mezzo anche una scazzotatta in allenamento con Robinho, tanti scherzi da mattacchione e un secco “no graziedi Fabio Capello arrivato nel club l’estate successiva. L’orco partirà per Glasgow nel 2006 sponda Celtic, prima di rientrare proprio all’Everton, chiudere la carriera e aprirsi una nuova vita.

Poker e Las Vegas

È vero, ma cosa fa Thomas Gravesen oggi? Il milionario. E il giocatore professionista di poker. Stando a quanto scritto da UOL Esporte qualche mese fa, tramite investimenti mirati nel mercato finanziario e immobiliare, il buon Tom ha alzato di molto l’asticella del proprio patrimonio personale: 100 milioni, molti in fiches nella città del vizio dove vive con la bella moglie Kamilla Persse, modella ceca, e col figlio. Praticamente una vita sda sogno: alla faccia di Moyes che non lo riteneva all’altezza (e aveva ragione!) dei galacticos di Madrid.