Introduzione
Arriva dal Lille a parametro zero, è l’ultimo colpo della Juventus per il suo attacco: Jonathan David, classe 2000, ha fatto benissimo nelle sue cinque stagioni in Ligue 1 e si appresta a iniziare la sua avventura in Serie A con la maglia bianconera. Attaccante completo, ambidestro, in grado di giocare con la squadra ma bravo anche ad attaccare la profondità. Ma c’è ancora qualcosa che forse non sapete su di lui…
Quello che devi sapere
Sempre in doppia cifra in Francia (e il meglio con Fonseca)
Partiamo snocciolando un po’ di numeri. David, nelle sue 5 stagioni al Lille, ha realizzato in tutto 109 gol in 232 partite tra campionato e coppe (0.47 di media a partita) diventando il secondo miglior marcatore della storia del club. In Ligue 1 ha sempre chiuso i campionati in doppia cifra: 13, 15, 24, 19, 16 gol. Il picco nella stagione 2022-23 (24 gol), bottino quasi ripetuto in quella seguente. Sapete chi era l’allenatore del Lille in quel biennio? Paulo Fonseca. Nel 2022-23, in Francia, c'è anche Igor Tudor, allena il Marsiglia. Contro il Lille di David vince all'andata (2-1) e perde al ritorno (2-1): e David gli fa gol, su rigore. Il titolo di capocannoniere in Francia non è mai arrivato, ma semplicemente perché quelli che ha trascorso lì sono anni dominati dal Psg, che permette a Mbappé di vincere il titolo di miglior marcatore per sei anni di fila, dal 2018 al 2024. Nell’ultima stagione Mbappé non c’era e l’ha vinto… Dembelé, sempre con il Psg. Nonostante ciò, David ha messo in mostra una grande regolarità nel segnare e al Psg ha strappato anche un campionato, nel 2020-21, alla sua stagione d’esordio.
Le due staffette con Osimhen
Un titolo di capocannoniere in carriera David l’ha vinto, in Belgio, con la maglia del Gent: è la stagione 2019-20, la chiude con 18 reti in 27 partite e si guadagna la chiamata del Lille. Il club francese è alla ricerca di un attaccante per sostituire il suo bomber, appena passato al Napoli: quel bomber è Victor Osimhen e, come detto, lo rimpiazzerà portando al Lille il titolo. “Staffetta” al Lille, ma ora i due potrebbero anche ritrovarsi da compagni alla Juventus. In Belgio, invece, sono già stati avversari, ma solo per 2’. Anche Osimhen infatti si è fatto notare nella Pro League belga, giocando nello Charleroi nel 2018-19. In quella stagione la sfida con David salta all’andata (Osimhen titolare e in gol, David in panchina 90’) ed è rapidissima al ritorno: Osimhen è sempre titolare, e segna di nuovo, mentre David subentra solo al minuto 88’. Due minuti dopo Osimhen si infortuna ed esce. Un'altra staffetta, in pratica.
Con Vlahovic è finita 1-1
David - cognome che ai tifosi bianconeri ricorderà un altro loro amatissimo bomber: Trezeguet - ha già incontrato la Juventus, da avversario, nella fase campionato dell’ultima Champions League. È il 5 novembre 2024, alla quarta giornata i bianconeri sono ospiti del Lille, che dopo 28' passa in vantaggio, proprio con David. Azione ribaltata dai francesi, palla profonda per l’attaccante che entra in area e da destra incrocia in diagonale battendo Di Gregorio. La risposta della Juve al 60’, con Vlahovic su rigore. Lille-Juve 1-1, David-Vlahovic anche.
"Iceman" dentro e fuori dal campo
Anche con la maglia (numero 10) del Canada è una sentenza, miglior marcatore nella storia della sua nazionale con 36 gol (in 68 partite): l’ultimo nella partita di Gold Cup 2025 che a fine giugno ha visto l’eliminazione del Canada ai quarti di finale contro il Guatemala (ai rigori). Proprio l’ex Ct del Canada, John Herdman, gli affibbiò il soprannome di “Iceman” per la sua freddezza in area di rigore ma anche per la capacità di non perdere mai il controllo né la testa. Mai espulso in carriera, anche davanti ai microfoni è un tipo che non si scioglie: non regala titoli, tanto meno “scandali”. Dice di sé: “Cosa mi piace fare? Rilassarmi”.
Quarto canadese in Serie A
Classe 2000, nato a New York, negli Stati Uniti, da genitori haitiani, all’età di pochi mesi torna con i genitori nella loro terra d’origine: quando ha 6 anni, poi, la famiglia si trasferisce a Ottawa, in Canada, dove scopre il calcio con Ronaldinho, Eto’o e Henry come idoli. In possesso della cittadinanza canadese e statunitense, non ha dimenticato le sue origini e sostiene un progetto a supporto dei bambini della Cité Soleil, la bidonville più grande di Port-au-Prince. In Serie A sarà il quarto calciatore della storia nato in Canada dopo Valerio Alesi (Ascoli 1984-85, 2 presenze), Andrea Lombardo (Atalanta 2005-06, una presenza), Tajon Buchanan (Inter, da gennaio 20024 a giugno 2025, 16 presenze)
