Juventus, David si presenta: "Emozionante essere qui, posso segnare ancora 25 gol"
Arrivato a parametro zero in bianconero dopo le stagioni al Lille, l'attaccante canadese si è presentato in conferenza stampa: "Mi trovo in un grande club, posso segnare ancora 25 gol anche se la Serie A è più tattica". Sul numero di maglia: "Ho scelto il 30 perché è il compleanno di mio padre". E ancora: "Sono molto religioso e competitivo, mi chiamano 'Iceman' perché sono freddo e questo mi aiuterà nei momenti di pressione"
David: "Ho scelto la maglia numero 30 per mio padre"
Termina qui la conferenza stampa di presentazione alla Juventus di Jonathan David
Jonathan David viene raggiunto da Damien Comolli, direttore generale della Juventus. Entrambi posano insieme con la nuova maglia numero 30 dell'attaccante
Sei pronto per affrontare questa avventura?
"Certo, sono venuto qui per questo. So quali sono le richieste del club e sono pronto a rispettarle"
Quanto ti può aiutare la Juventus a crescere?
"Non rischierei a parlare di Pallone d'Oro, ma ho scelto questo club perché ha grandi ambizioni come me. Voglio lavorare per la squadra il più possibile e diventare uno dei migliori marcatori al mondo"
Quanta voglia hai di vincere?
"Sono molto competitivo e come tutti i marcatori amo fare gol. Le due cose vanno insieme"
Pensi sarai titolare?
"Non c'è mai la garanzia, bisogna giocare e fare il proprio lavoro. Non mi aspetto di essere sempre titolare, ma farò del mio meglio"
Stai lavorando come partner di Vlahovic o come punta unica?
"Stiamo lavorando nella tattica, sicuramente dipenderà dal mister. Ora lo sto facendo come prima punta"
Quanto ti identifichi nel soprannome 'Iceman'?
"Funziona bene direi, io sono molto freddo e questo mi aiuterà nelle situazioni di pressione"
Ci sono le condizioni per tornare al vertice con la Juventus?
"Ogni stagione può essere quella buona. Il campionato è molto difficile ma serve avere l'ambizione di arrivare fino in fondo"
Il tuo segreto è la cultura del lavoro? E che numero di maglia avrai?
"Tutti avevamo grande ambizione, molti si fermavano a giocare anche dopo l'allenamento. Io sono molto religioso e per diventare professionista ci vuole fede. Il numero che ho scelto è il 30: è importante perché è il compleanno di mio padre, penso sia un bel messaggio da condividere"
Chi era il tuo idolo da bambino? E chi ti piace oggi?
"Avevo parecchi modelli come Drogba oppure Eto'o, diversi tra loro però mi piacevano come stile. E oggi ce ne sono parecchi che mi piacciono"
Perché hai scelto la Serie A? E perché in Canada hai scelto di giocare a calcio da bambino?
"Ho iniziato a giocare a pallone perché mio padre era un calciatore. Ad Haiti tutti giocano a calcio e io ho iniziato così. Serie A? Tutti i campionati hanno le loro sfide, c'era la Juve e quindi ho scelto la Serie A"
Ammiravi qualche giocatore della Juve del passato?
"La Juve ha avuto tantissime leggende come Cristiano Ronaldo, Dybala, Del Piero e Trezeguet. Non riesco a nominarli tutti"
Riuscirai ancora a segnare almeno 25 gol come al Lille?
"Sicuramente ho cercato di dare continuità negli ultimi anni. La Serie A è più tattica e difensiva, ma io vedo possibile questo traguardo. Perché no? Penso di riuscirci"
Che impressioni hai di Tudor? E che consigli ti ha dato?
"La conversazione col mister è stata molto positiva. Sono nuovo, mi ha chiesto quali erano le mie aspettative e quali fossero le sue. Sa che come prima punta prendo iniziative e faccio gol: abbiamo parlato soprattutto di questo"
Perché hai scelto la Juve? E quando l'hai affrontata a novembre era successo qualcosa?
"Abbiamo avuto degli scambi con il management. Per me è stato importante, ho parlato anche coi compagni e c'era un grande interesse da parte mia nel venire qui. Questo è un grande club"
Quali sono state le tue prime emozioni alla Juventus?
"Per me è una grande emozione essere in una squadra come la Juve. La prima settimana è andata bene, i compagni mi stanno aiutando molto"
Tra pochi istanti avrà inizio la conferenza di presentazione di Jonathan David
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