
Calciomercato Juve, migliori acquisti degli ultimi 9 anni: da Cristiano Ronaldo ad Arthur
Scudetto consecutivo numero 9 per la Juventus. Una serie vincente costruita attraverso le operazioni di mercato stagione per stagione: dall'estate 2011 si sono succeduti a Torino tanti campioni, che hanno alimentato un ciclo irrepetibile in Italia. Gli arrivi di Kulusevski e Arthur sono solo gli ultimi nella lista degli acquisti bianconeri

Nove anni fa il primo acquisto dell’era vincente della Juve fu Andrea Pirlo, tassello sul mercato che inaugurava il dominio bianconero in Serie A. Eccezion fatta per i fedelissimi rimasti in rosa, sono oltre 30 i campioni transitati o rimasti in gruppo agli ordini di Conte, Allegri e Sarri. Strategie esaltanti quelle degli invincibili d’Italia che, colpo su colpo, hanno rinforzato la squadra a partire dall’estate 2011
Calciomercato Juve, le possibili mosse future secondo Di Marzio
ANDREA PIRLO. Dobbiamo risalire al 24 maggio 2011 quando, appena archiviato il 7° posto con Delneri, la Juventus ufficializza l’acquisto a parametro zero del regista della Nazionale dopo 9 stagioni al Milan. Una pedina fondamentale nei primi 4 scudetti di fila dei bianconeri: geometrie e calci piazzati per un totale di 164 partite con 19 gol e 38 assist prima di congedarsi a 36 anni. Concluso il biennio a New York, il "Maestro" si è ritirato dal calcio giocato

STEPHAN LICHTSTEINER. Separatosi dalla Juve al termine dello scorso campionato, il terzino svizzero è stato una delle pedine chiave nel corso vincente bianconero con 14 titoli complessivi. Classe 1984, acquistato dalla Lazio per 9 milioni di euro nel luglio 2011, "Licht" ha collezionato oltre 250 presenze a Torino entrando nella storia della società. Una parentesi meno estesa per Martin Caceres, protagonista in tre distinte parentesi alla Juventus con oltre 10 trofei in bacheca

ARTURO VIDAL. Il 22 luglio 2011 è la data dell’arrivo del centrocampista cileno, intoccabile per qualità tecniche e atletiche: il suo bilancio in bianconero recita 171 partite con 48 gol segnati, numeri eccezionali dopo l’avventura al Bayer Leverkusen che l’aveva concesso per 12,5 milioni di euro. Una plusvalenza di 28 milioni va a referto quattro anni più tardi con il ritorno in Germania al Bayern Monaco. Non prima di 7 titoli in dote per la Juve

MIRKO VUCINIC. Il nome di Vidal risulta più altisonante della coppia Giaccherini-Padoin prelevata tra agosto 2011 e gennaio 2012, centrocampisti che hanno contribuito al dominio bianconero in Italia. Loro come l’attaccante montenegrino, tre anni di Juventus dopo la parentesi fortunata alla Roma: pagato 15 milioni di euro, Vucinic vince tre scudetti e due Supercoppe registrando 26 gol totali. Archiviato l’esilio dorato negli Emirati Arabi, Mirko si è ritirato nel 2017

SEBASTIAN GIOVINCO. Più esaltante delle meteore estive Lucio e Bendtner, la "Formica Atomica" torna alla base il 21 giugno 2012 dal Parma per 11 milioni di euro rinforzando l’attacco di Conte. In tre anni di Juventus il ragazzo del vivaio festeggia 4 titoli e riserva 16 reti complessive, dati lievitati dall’inverno del 2015 quando è diventato una star a Toronto e successivamente in Arabia Saudita

KWADWO ASAMOAH. In rosa dal 2 luglio 2012 all’estate 2018, svolta nella carriera che lo portò da Udine a Torino per un investimento pari a 18 milioni di euro insieme con il cileno Isla che viceversa resterà solo due stagioni effettive in squadra. Decisamente più longevo anche di Peluso, Asamoah vanta 156 presenze e 13 trofei totali in bianconero nel nome della duttilità tattica prima del trasferimento all’Inter

PAUL POGBA. Un fuoriclasse assoluto nonché la migliore plusvalenza nella storia della Juventus: acquistato a 19 anni a parametro zero dal Manchester United nell’agosto 2012, il "Polpo" tornerà a Old Trafford quattro anni più tardi con un assegno da 105 milioni di euro, ovvero il 6° trasferimento più costoso di sempre. Di mezzo il francese classe 1993 delizia i bianconeri con 178 gare, 34 gol e 9 titoli per la causa di Conte prima e Allegri poi

FERNANDO LLORENTE. Già ufficializzato a gennaio 2013, affare a zero euro poiché in scadenza con l’Athletic Bilbao, il "Re Leone" saluta San Mamés e si accasa alla Juve irrobustendo l’attacco di Conte. Ottima la prima annata con 18 centri complessivi, numeri in calo nel biennio seguente prima del passaggio al Siviglia. A 35 anni è tornato in Italia in questa stagione con la maglia del Napoli

CARLOS TÉVEZ. Il partner d’attacco di Llorente diventa l’Apache, campione prelevato a fine giugno dal Manchester City per 9 milioni di euro che eredita la maglia numero 10 di Del Piero. Sono 21 i gol segnati nella prima stagione dalla punta argentina, addirittura 29 quelli confezionati nell’annata seguente: quanto basta per arricchire la sua bacheca con 4 trofei italiani. Da allora Carlitos ha salutato l’Europa tornando nel suo Boca con un breve ma ricco intermezzo in Cina

ANGELO OGBONNA. Dall’estate 2015 in forza al West Ham, due anni prima del battesimo inglese il difensore classe 1988 si separò dal Toro ma non dalla città sposando la causa della Juventus (affare da 15 milioni di euro). Una buona alternativa in difesa con 55 presenze totali tra l’ultimo mandato di Conte e il primo di Allegri, giocatore più longevo di Osvaldo dai 4 mesi in bianconero con un gol segnato alla Roma

ÁLVARO MORATA. L’acquisto più oneroso di quell’estate, pagato 20 milioni di euro con diritto di riacquisto da parte del Real Madrid, riguardò l’attaccante 26enne dal biennio alla Juve impreziosito da 27 gol complessivi. Sono 5 i titoli conquistati a Torino da Morata che sostituì Vucinic e Quagliarella in partnership con Coman, talento francese nonché plusvalenza da 28 milioni dopo la cessione al Bayern Monaco. Lo spagnolo farà invece ritorno al Real prima del trasferimento al Chelsea di Conte e poi all’Atletico Madrid

PATRICE EVRA. Francese come Coman ma dal curriculum decisamente più ricco, d’altronde l’esperto terzino si aggrega alla Juve nel luglio 2014 dopo 15 trofei sollevati con il Manchester United. Una bacheca invidiabile grazie ad altri 5 titoli in bianconero, squilli ai quali contribuisce con 82 presenze e 3 reti. Scalzato da Alex Sandro, Evra saluta a gennaio 2017 e dopo due anni si ritira dal calcio giocato

ROBERTO PEREYRA. Un presente in Inghilterra per "El Tucu", centrocampista del Watford con un biennio alla Juventus: prestito e riscatto dall’Udinese a fronte di 16,5 milioni per l’argentino, asso spesso calato da Allegri a gara in corso con buone risposte. Indubbiamente più fortunato di Romulo, Pereyra anticipò gli arrivi invernali di Sturaro (ceduto poi al Genoa) e del ritrovato Matri, positivo in prestito dal Milan

PAULO DYBALA. Da "Picciriddu" a La Joya, 25 anni e un profilo da fuoriclasse per l’argentino prelevato dal Palermo nell’estate 2015: 40 milioni di euro sborsati dalla dirigenza bianconera, cifra ripagata dal talentuoso Dybala, capocannoniere nei 9 scudetti juventini davanti a CR7. Orfano dei partenti Pirlo, Vidal, Tevez e Llorente su tutti, Allegri inaugurò la rivoluzione vincente a partire dal mancino dell’Albiceleste

SAMI KHEDIRA. Stelle in ascesa nonché uomini di garanzia, vedi il centrocampista tedesco arrivato a costo zero dal Real Madrid dove era rimasto svincolato. Già campione del mondo in Brasile e premiato con 7 trofei in Spagna, Khedira diventa imprescindibile nella mediana di Allegri superando impatto e infortuni

MARIO MANDZUKIC. Khedira come "Mister No Good", beniamino dei tifosi per carattere e devozione alla causa. Particolarmente apprezzato in Germania tra le fila di Wolfsburg e Bayern Monaco, Mandzukic non sfonda all’Atletico Madrid ma trova fiducia alla Juve che lo preleva per 21 milioni di euro. Centravanti di ruolo e spesso convertito in esterno da Allegri, il croato convince a ogni uscita e figura tra i protagonisti dei trofei bianconeri fino alla cessione nel gennaio 2020

DANIELE RUGANI. Tradizionalmente la Juventus concede la ribalta ai talenti italiani, giovani come Rugani già acquistato dai bianconeri ma parcheggiato ad Empoli dove sorprende senza ricevere sanzioni disciplinari. Allegri lo riporta alla base e gradualmente gli riserva un minutaggio sempre maggiore, fiducia ripagata da buone risposte anche in proiezione offensiva. Parallelamente i bianconeri prelevano Neto dalla Fiorentina come vice Buffon

SIMONE ZAZA. In chiave italiana trova spazio anche il centravanti lucano, esploso al Sassuolo e tornato alla Juve che godeva del diritto di recompra fissato a 18 milioni di euro. Solo una stagione a Torino per Zaza, 8 reti totali tra le quali spicca il gol all’88’ contro il Napoli che vale lo strappo per lo Scudetto. A fine stagione festeggia 3 titoli, si dividerà tra West Ham e Valencia prima di tornare in Serie A al Torino

ALEX SANDRO. Non finiscono qui le novità nell’estate 2015 in casa bianconera, destinazione ufficiale del laterale brasiliano pagato 26 milioni di euro al Porto. Classe 1991, indubbiamente uno dei migliori esterni difensivi in circolazione, Alex Sandro s’impone subito nello scacchiere di Allegri tanto da tornare nell’orbita della Seleçao

JUAN CUADRADO. L’ultimo colpo estivo va in archivio il 25 agosto 2015 e riporta la freccia colombiana in Italia dopo la magra parentesi al Chelsea agli ordini di Mourinho. Inizialmente in prestito e poi riscattato dai bianconeri per 20 milioni di euro, Cuadrado diventa un fattore sulla fascia riservando gol pesanti nell’avventura a Torino. Meno fortunato di lui Hernanes, arrivato l’ultimo giorno di mercato come Lemina prima del doppio trasferimento all’estero

MIRALEM PJANIC. Archiviato il 5° scudetto consecutivo, la Juventus rinnova il proprio organico con altre pedine eccezionali: il primo della lista a giugno 2016 è il centrocampista bosniaco, erede designato di Pirlo dopo 5 anni alla Roma che lo cede per 32 milioni di euro. Tecnica sopraffina e un destro esaltante da calcio piazzato, Pjanic ha superato le 100 presenze in bianconero. Dall’anno prossimo sarà, però, un nuovo giocatore del Barcellona. Al suo posto arriverà a Torino il brasiliano Arthur

DANI ALVES. Accolto Pjanic a Torino, l’altra new entry è legata al terzino ultra-titolato in carriera: arrivato a parametro zero dal Barcellona, Dani Alves resterà una sola stagione alla Juventus accumulando 33 presenze, 6 gol e 7 assist. Quanto basta per aggiungere uno Scudetto e una Coppa Italia al suo infinito palmarès, tuttavia non mancheranno frecciate all’indirizzo dei bianconeri

MEHDI BENATIA. Ufficializzato pochi giorni prima di Pjaca, sfortunato talento croato prestato allo Schalke e poi alla Fiorentina, il difensore marocchino torna in Italia dopo le esperienze con Roma e Udinese. Inizialmente in prestito e poi riscattato dal Bayern a fronte di un’operazione complessiva da 20 milioni di euro, Benatia scala le gerarchie dopo l’addio di Bonucci e diventa insostituibile realizzando gol pesanti (doppietta nella 4^ Coppa Italia vinta di fila). Ha salutato a gennaio 2019 riparando in Qatar

GONZALO HIGUAIN. Il 26 luglio 2016 è il giorno del Pipita in bianconero, trattativa che lo porta dal Napoli alla Juve per 90 milioni di euro: si tratta del 2° trasferimento in entrata più costoso nella storia della Serie A, esborso rincuorato dalla società con la cessione monstre di Pogba. Chiamato a sostituire Zaza e Morata, Higuain si conferma bomber implacabile anche in bianconero: centenario di reti nel campionato italiano, è tornato a Torino dopo l’anno di "esilio" tra Milano e Londra

RODRIGO BENTANCUR. La finestra estiva di mercato del 2017 è preceduta dall’ufficialità ad aprile del talento uruguayano già inserito nella trattativa Tevez-Boca: 10 milioni di euro il prezzo versato agli argentini per Bentancur, centrocampista classe 1997 subito apprezzato da Allegri. Con Sarri Lolo è diventato sempre più importante nel centrocampo juventino

DOUGLAS COSTA. L’1 luglio 2017 è invece la data che porta a Torino un nuovo fuoriclasse a disposizione di Allegri, allenatore che applaude ben 12 assist confezionati dall’ala brasiliana nella sua prima Serie A. Ribattezzato "Flash" per la velocità supersonica, stella al centro di un’operazione pari a 46 milioni di euro complessivi dopo il riscatto, Douglas Costa è stato troppo spesso frenato dagli infortuni, anche nella stagione in corso

WOJCIECH SZCZESNY. Ceduto Neto al Valencia, la scelta per sostituire Buffon ricade sul portiere polacco acquistato dall’Arsenal per 12 milioni di euro. Reduce da un’ottima stagione alla Roma, Szczesny disputa 21 gare in bianconero con 14 clean sheet all’attivo: numeri importanti per il 28enne di Varsavia che, effettivamente, eredita la porta di Gigi garantendo da titolare una sicura affidabilità. E anche quest’anno, con il ritorno di Buffon, ha conservato i gradi di titolare

MATTIA DE SCIGLIO. A provocare polemiche a non finire fu la cessione al Milan di Leonardo Bonucci, uno dei fedelissimi nel corso d’oro della Juventus, percorso inverso che intraprese piuttosto il laterale classe 1992 cresciuto nel vivaio rossonero e già inserito in Nazionale. Affare da 12 milioni di euro

FEDERICO BERNARDESCHI. A fine luglio va in scena invece il matrimonio tra i bianconeri e il talento di Carrara, 24enne emerso nella Fiorentina alla quale farà male da ex. Costo dell’operazione pari a 40 milioni di euro, cifra che assicura ad Allegri uno dei migliori gioielli del calcio italiano. Quest’anno con Sarri ha spesso trovato spazio nel tridente offensivo, pur senza trovare (finora) la via del gol

BLAISE MATUIDI. Prima di Höwedes, già campione del mondo con la Germania sebbene frenato dagli infortuni, l’ultimo colpo dell’estate 2017 risponde all’instancabile mediano classe 1987. Pedina d’esperienza e acume tattico, Matuidi ripaga sul campo i 20 milioni di euro (bonus esclusi) investiti dalla società: non è un caso che abbia festeggiato un Mondiale con la Francia in Russia

MATTIA PERIN. L’8 giugno 2018 il portiere classe 1992 arriva dal Genoa. Operazione da 12 milioni di euro per affiancare a Szczesny un collega di valore, già esordiente in Nazionale e sceso in campo in diverse occasioni in bianconero. Chiuso dal ritorno di Buffon come secondo, l’ex Pescara è ritornato al Genoa a gennaio 2020

EMRE CAN. Nella lista dei colpi a parametro zero c’è anche il 25enne tedesco, centrocampista tuttofare annunciato dalla società il 21 giugno 2019 dopo le ottime stagioni al Liverpool. Oltre 30 presenze e 4 reti per Can, pedina che per duttilità ha rappresentato un’arma in più nell’ultimo scudetto di Allegri. Meno spazio con Sarri. E così il centrocampista è stato ceduto al Borussia Dortmund nello scorso mercato invernale

JOAO CANCELO. Pochi giorni dopo l’arrivo di Emre Can va in archivio quello del terzino portoghese, reduce dalla parentesi con l’Inter e prelevato dal Valencia per 40 milioni di euro. Ottima stagione in bianconero, poi il Manchester City ha bussato alla porta dei bianconeri e il nazionale portoghese ha salutato per sbarcare alla corte di Guardiola

DANILO. Nell’affare Cancelo arriva in bianconero l’ex terzino del Porto. Giocatore duttile, in grado di ricoprire entrambi i ruoli di terzino e di dare fiato ai titolari Alex Sandro e Cuadrado

CRISTIANO RONALDO. Il 10 luglio 2018 l’affare del secolo, trasferimento da 117 milioni di euro, operazione più onerosa di sempre in A. Non potrebbe essere diversamente per l’incredibile CR7. Convinto dagli applausi dello Stadium in Champions, il 34enne di Funchal accetta la destinazione bianconera e riscrive così la sua storia e quella della Juventus, diventando il giocatore a raggiungere le 50 reti in Serie A con il minor numero di partite (61). Glaciale dal dischetto, si è sbloccato pure su punizione contro il Toro: un leader in grado di trascinare i compagni

LEONARDO BONUCCI. Nel 2018 c’è l’esaltante arrivo di un fuoriclasse assoluto come CR7 e pure un grande ritorno: dopo un solo anno al Milan che l’aveva pagato 42 milioni di euro, è proprio il difensore classe 1987 a tornare alla Juve nell’operazione che porta Caldara in rossonero. Ricucito il rapporto con i tifosi bianconeri, lui che a Torino era già stato un cardine della BBC propiziando 12 titoli, Bonucci riprende il suo posto nel cuore della difesa, diventando ancora più determinante in questa stagione dopo il grave infortunio di capitan Chiellini

AARON RAMSEY. Affare a parametro zero dall’Arsenal, già annunciato a febbraio 2019, il centrocampista gallese ha avuto una stagione condizionata da qualche infortunio. Mezz’ala o trequartista, è stata comunque un’arma in più per Maurizio Sarri

ADRIEN RABIOT. Talento francese sbarcato a Torino a luglio 2019 per garantire quantità e qualità al centrocampo bianconero. Colpo a parametro zero con lauto ingaggio, l’ex PSG non ha entusiasmato nella sua prima stagione in Italia. Ma dopo il lockdown si è preso un posto da titolare e i tifosi juventini hanno iniziato a intravedere le sue qualità

MATTHIJS DE LIGT. Un anno fa la Juve portava a casa uno dei maggiori prospetti del calcio europeo, fresco di semifinale di Champions League con l’Ajax e del gol-qualificazione ai quarti proprio ai danni della sua futura squadra. Il centrale olandese classe 1999 è arrivato per 75 milioni di euro: subito titolare per via dell’infortunio di Chiellini, è diventato un pilastro della difesa di Sarri al fianco di Bonucci. Meno fortunato Demiral: arrivato dal Sassuolo, si è infortunato al ginocchio nel match con la Roma dell'Olimpico

DEJAN KULUSEVSKI: nono scudetto consecutivo sì, ma nessuna voglia di fermarsi. Ecco che la dirigenza bianconera ha già piazzato da tempo un colpo per la stagione 2020-2021, annunciando lo scorso gennaio l’ingaggio del talentuoso centrocampista. Di proprietà dell’Atalanta ma esploso in questa stagione a Parma, il classe 2000 è stato prelevato per 35 milioni più bonus. È destinato a prendersi una maglia da titolare nel 4-3-3 di Maurizio Sarri

ARTHUR: come già detto a proposito di Pjanic, la Juve ha annunciato nelle scorse settimane lo scambio con il Barcellona Pjanic-Arthur (più 10 milioni di conguaglio ai blaugrana). Il club bianconero ha deciso di affidare le chiavi del centrocampo del futuro all’ex Gremio