Calciomercato, le trattative sugli attaccanti delle big di Serie A

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Chi resta, chi parte e chi arriva. Dal futuro di Higuain e Icardi all'obiettivo Verdi, ambito da più di un club: ecco come si muoveranno le principali sei società del campionato italiano nel reparto offensivo

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Archiviata la stagione 2017-18, è ormai tempo di pensare al calciomercato estivo che andrà ad aggiornare e completare le rose in vista del prossimo campionato. In Serie A è consuetidine che sia la miglior difesa il fattore scatenante per la vittoria dello scudetto, ma i colpi che fanno sognare i tifosi sono quelli degli attaccanti, in grado di segnare i gol decisivi nell'arco della stagione. In Italia tutte le big six sono destinate a rivoluzionare il proprio reparto offensivo, chi effettuando piccoli ritocchi e chi adoperando grandi investimenti in seguito soprattutto a prestazioni deludenti consumatesi nel campionato appena concluso. Si parte dalla squadra campione in carica, la Juventus, le cui operazioni in attacco dipenderanno quasi esclusivamente dalle possibili cessioni. Sul piede di partenza potrebbe esserci infatti Mario Mandzukic, quest'anno diventato meno "indispensabile" per Allegri e che a 32 anni potrebbe anche decidere di andare in un altro campionato, come potrebbe essere la Premier League con il Manchester United che parrebbe interessato agli sviluppi legati al croato. Pavel Nedved ha rimandato ogni questione a dopo il Mondiale, mentre per quanto riguarda Higuain si è soffermato a dire: "Ha un contratto". Non una chiusura totale a una sua eventuale cessione che dipenderà anche dal possibile approdo di Sarri sulla panchina del Chelsea. L'allenatore è infatti un estimatore del Pipita e sarebbe disposto a "riprenderselo" tra i Blues. La Juventus, nel caso, non accetterà meno di 60-65 milioni, ma nell'affare potrebbe rientrare anche Alvaro Morata che sarebbe felice di far ritorno a Torino. Nessun dubbio invece sulla permanenza dei tre giocatori con più qualità nella trequarti: Dybala, Douglas Costa e Bernardeschi.

Inter: già preso Martinez, Icardi rinnova?

L'Inter a sua volta cerca dei grandi colpi per battezzare il suo ritorno in Champions League dopo sei anni di assenza. I nerazzurri in realtà si sono già rinforzati con l'arrivo di Lautaro Martinez, considerato un predestinato in Argentina dove ha già fatto grandi cose con la maglia del Racing. A far tremare i tifosi è però il futuro del capitano Mauro Icardi. Il centravanti ha in programma un incontro con la società per discutere il rinnovo contrattuale, ma al momento nessun colloquio è stato fissato. Questo stallo potrebbe ingolosire alcuni club fuori dai confini italiani, pronti a pagare i 110 milioni di clausola rescissoria valida per l'estero. Sistemata la questione Icardi, la dirigenza potrà concentrarsi per regalare a Spalletti un vice Perisic. Il nome caldo in questo momento è quello di Simone Verdi, su cui c'è anche il Napoli. Ausilio ha una sorta di accordo di massima con l'entourage del calciatore, ma non può tentare l'affondo con il Bologna perché entro giugno dovrà prima effettuare qualche plusvalenza per rientrare nei paletti imposti dal Fair Play Finanziario. Sulla corsia destra invece saranno confermati sia Candreva che Karamoh, quest'ultimo destinato ad avere più minutaggio nel prossimo campionato.

Napoli, Verdi resta la pista calda

In casa Napoli l'attacco non è invece una priorità. Il nuovo allenatore, Carlo Ancelotti, vuole concentrarsi sugli altri reparti tentando di tenere tutti gli elementi del pacchetto offensivo. Pochi giorni fa infatti l'ex mister di Milan e Real Madrid ha avuto una conversazione telefonica con Dries Mertens per convincerlo a restare ancora a Napoli, nonostante una clausola rescissoria di 28 milioni, che potrebbe far gola a numerosi club europei. Il belga, innamorato della città, dovrebbe quindi restare, così come non si muoveranno né Insigne né Milik. Qualche dubbio in più invece per quanto riguarda José Callejon, in Italia dal 2013 e anche lui legato a una clausola piuttosto bassa. A 31 anni l'esterno spagnolo potrebbe decidere di cambiare aria, con gli azzurri disposti a rinuciarvi per cambiare, dopo 5 stagioni, l'interprete sulla corsia offensiva destra. Qualche operazione in attacco De Laurentiis comunque la farà e la trattativa principale rimane sempre quella di Verdi. A un passo dal Napoli già a gennaio, l'attaccante del Bologna continua a piacere e tanto alla dirigenza azzurra. L'accordo con gli emiliani c'è già, sulla base di 23 milioni più bonus, mentre manca ancora il sì dell'esterno. L'alternativa rimane sempre Politano del Sassuolo, anche lui vecchio pallino di Giuntoli.

Milan, il valzer delle punte. Pericolo clausola per Suso

I rossoneri saranno quelli che, con ogni probabilità, stravolgeranno più di tutti il proprio reparto offensivo. I colpi della scorsa estate infatti, ovvero Kalinic e André Silva, hanno entrambi deluso e di fronte a un'offerta importante saranno ceduti. Più facile la partenza del croato, pagato 25 milioni, e che potrebbe essere attratto da qualche offerta extracontinentale, la stessa che aveva rifiutato qualche anno quando era ancora un giocatore della Fiorentina. Più complicato invece trovare un club disposto a far recuperare ai rossoneri i 40 milioni sborsati quasi 12 mesi fa per il centravanti portoghese, a segno solo due volte nella sua stagione di debutto in Serie A. L'intento della dirigenza milanista - che dovrà fare i conti con i provvedimenti dell'Uefa - è regalare a Gattuso un grande bomber in grado di garantire almeno 20 gol. Un numero a cui si è soltanto lontanamente avvicinato quest'anno Cutrone, una delle poche certezze in attacco del Milan in vista del prossimo campionato. L'altra è Hakan Calhanoglu, punto fermo da gennaio in poi, quando ha vestito i panni del trascinatore della squadra a suon di gol e assist. Gli stessi che ha garantito nell'ultimo biennio Suso. L'allenatore rossonero non vorrebbe fare a meno di lui, ma sullo spagnolo pende una clausola di circa 40 milioni che potrebbe condurlo al trasferimento in un'altra società, magari sempre in Serie A. Resterà infine Borini, apprezzato da Gattuso per la sua duttilità e giocatore in grado di sacrificarsi come pochi senza grosse pretese per una maglia da titolare.

Roma, si ripete la caccia all'esterno offensivo

La squadra giallorossa è al momento la più attiva sul mercato. Monchi ha già provveduto a puntellare la difesa con l'acquisto di Marcano e il centrocampo con l'arrivo di Ante Moric. Si ripartirà da Dzeko, ma il grande obiettivo è rinforzare ulteriormente il pacchetto avanzato, lacuna principale accusata da Di Francesco in questa stagione, in particolare per i pochi gol che hanno garantito gli esterni offensivi. Già l'anno scorso la mission estiva del ds spagnolo si era focalizzata alla ricerca di un attaccante esterno: si era parlato tanto di Mahrez, ma alla fine era arrivato Schick, calciatore talentuoso ma con caratteristiche più da punta centrale. Ecco perché la dirigenza giallorossa si sta concentrando nuovamente su quel ruolo. Monchi è volato a Montecarlo per tentare l'affondo su Justin Kluivert, figlio d'arte del noto Patrick, in scadenza di contratto nel 2019 con l'Ajax. L'olandese è la pista più calda, ma sullo sfondo rimane anche Domenico Berardi, pupillo dell'allenatore abruzzese, ma che il Sassuolo non sembra disposto a cedere per meno di 30 milioni. Data per scontata la permanenza di Ünder, sul piede di partenza potrebbe esserci Diego Perotti. L'argentino si trova benissimo nella capitale, ma non ha mai nascosto il desiderio di poter chiudere la carriera in patria. La Roma vorrebbe però monetizzare, quindi una sua eventuale cessione in Sudamerica appare al momento improbabile.

Lazio, il mercato lo farà Milinkovic-Savic

La dinamica del calciomercato della Lazio assomiglia molto a quello della Juventus, sebbene con delle basi differenti. I possibili acquisti in attacco dei biancocelesti dipenderanno infatti da chi partirà e da quanto queste cessioni garantiranno in termine economico al club di Lotito. Il nome principale non può che essere quello di Sergej Milinkovic-Savic. Il serbo è il giocatore che ha la più alta percentuale di lasciare Formello in estate, in particolare dopo aver fallito l'accesso alla Champions. Tutto però sarà determinato dall'offerta che riceverà il presidente biancoceleste che ha recentemente dichiarato di aver rifiutato lo scorso 29 agosto una proposta da 110 milioni. Ne serviranno di più quindi, con la variabile Mondiale che potrebbe ulteriormente alzare il prezzo. La cifra richiesta dal patron della Lazio appare comunque fuori dalla portata dei club italiani. Lotito vuole infatti solo cash, il che rende Milinkovic-Savic appetibile solo per le big del calcio mondiale, come Real Madrid e Psg. Diverso invece il discorso per Felipe Anderson. Il contratto del brasiliano, in scadenza nel 2020, pone la società e il giocatore di fronte a un bivio: rinnovare o andare via. I soldi incassati da una o da entrambe le cessioni escluderebbero quindi la partenza di Luis Alberto, anche lui cercato da club importanti. Inzaghi vorrebbe infine un centravanti di riserva per Ciro Immobile visto che Caicedo non ha convinto. L'obiettivo principale è Andrea Petagna, reduce da due ottime stagioni con l'Atalanta.