Calciomercato Milan, Leonardo: "Milinkovic-Savic è un sogno impossibile. Nessun contatto con Rabiot"

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Al fianco di Paolo Maldini nella conferenza stampa di presentazione dell'ex capitano rossonero, Leonardo ha risposto anche ad alcune domande sul calciomercato del Milan. Dal sogno Milinkovic-Savic a Rabiot, fino ad un possibile ritorno di Kaká

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Nel Maldini Day rossonero c'è anche spazio per un po' di calciomercato. Leonardo, che ha accompagnato insieme al presidente Scaroni l'ex capitano rossonero in conferenza stampa, ha infatti risposto ad alcune domande sui prossimi arrivi del Milan, soprattutto per quanto riguarda il centrocampo. A partire da una smentita, secca, sui nomi di Milinkovic-Savic e Rabiot: "Milinkovic è un sogno per tante squadre - ha detto Leonardo - ma non per noi. Non ci è concesso sognare giocatori di questo valore, anche se un anno fa mi è stato chiesto quale giocatore prendere in Serie A e io ho risposto Milinovic. Oggi, però, non è fattibile. Rabiot? Lo seguo da tanto, con me e Ancelotti ha firmato il suo primo contratto al PSG. Ma resta appunto un giocatore del PSG, non c'è alcun intento da parte nostra, né c'è stato un contatto con lui".

L'importanza di Suso, il saluto a Kalinic, la suggestione Kaká

Se non sarà uno di questi due, chi prenderà allora il Milan a centrocampo? Leonardo risponde così sull'eventuale arrivo di un top player: "Compatibilmente col FPP non ci sarà il top, si può inventare un modo, magari facendo un mezzo miracolo, per dare qualcosa in più alla la squadra, ma non è detto che ci riusciremo: dobbiamo spendere quanto incassiamo, perché abbiamo preso un impegno con l'UEFA per rientrare in Europa. quindi dobbiamo rispettarlo". Dai possibili arrivi alle cessioni, presunte o già quasi concluse: "Suso è un giocatore importantissimo per noi, non ci è arrivato niente e tutti i segnali portano alla sua permanenza. Kalinic all'Atletico? Ci siamo quasi, ci abbiamo messo un po' ma può darsi che arriveremo a buon fine". Infine una suggestione, che non riguarda un acquisto in campo, ma un altro ritorno dietro la scrivania: quello di Kaká. "Adoro Kaká, è un mio pupillo e vuole imparare da dirigente. Per questo da settembre sarà a Milano, ma non c'è niente di definito col Milan. Vuole soltanto essere qui, vicino a noi, per capire un po' di cose".