Il presidente Agnelli sta già progettando la squadra della prossima stagione. Oltre all'incontro con Allegri, la dirigenza bianconera riflette sui nomi dei giocatori imprescindibili e su quelli "sacrificabili" in caso di offerte all'altezza
Il rientro da Madrid di Agnelli si porta dietro la scia degli attacchi da parte delle Leghe europee al progetto della super Champions, con Cairo in prima fila nel contestare le intenzioni dell'Eca, l'associazione dei club europei di cui Agnelli è presidente. Dopo le turbolenze politiche, ad attenderlo c'è la pioggia di Torino e il lavoro in sede alla Continassa. All'orizzonte l'incontro con Allegri, che a poche centinaia di metri guida l'allenamento dopo i 4 giorni di riposo concessi alla squadra.
A prescindere da ogni considerazione e dal confronto interno alla società, che coinvolge il vice presidente Nedved e il direttore sportivo Paratici, la decisione finale sul futuro di Allegri la prenderà il presidente. Imprescindibili, invece, sembrano essere alcuni punti di ripartenza sul campo, sintetizzati in cinque colonne attorno a cui costruire la squadra del futuro: Szczesny, Bonucci, Chiellini, Matuidi e Cristiano Ronaldo. Dall'altra parte, appaiono sacrificabili, nel caso arrivassero offerte all'altezza, big come Dybala, Pjanic e Mandzukic. In questo caso si intrecciano valutazioni tecniche ed esigenze finanziarie, per un mercato che ha già visto la Juve protagonista con il colpo Ramsey e la mossa Romero dal Genoa.
Chi non indosserà più la maglia bianconera sul campo è Barzagli, a cui Dybala e Cuadrado hanno organizzato una festa in spogliatoio per il compleanno. Sono 38 anni e da quando ne aveva trenta Barzagli ha vinto ogni anno uno scudetto con due finali di Champions League. Che resta l'obiettivo numero 1 anche della Juve che verrà.
