Commisso-Montella, 'welcome' da film a New York e show dopo l'annuncio della Fiorentina

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Dopo l'annuncio ufficiale della conferma di Montella sulla panchina della Viola, il benvenuto speciale a New York dal proprietario del club. Poi uno show a Calciomercato L'Originale

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Un ‘welcome’ da film. Un colpo di teatro per sancire la conferma di Vincenzo Montella sulla panchina della Fiorentina, a poche ore dal comunicato arrivato sul sito del club. Rocco Commisso ha accolto con un messaggio direttamente sul famoso Nasdaq Marketsite a Times Squadre il suo mister dopo incontri per capire come sarà la Viola italo-americana.

Montella: "Chiesa? Dipende dalle aspirazioni del ragazzo"

"Ero in Buthan e ho impiegato qualche ora in più per arrivare qui – ha spiegato Montella a Calciomercato l’Originale -. Il presidente è coinvolgente, energico e vulcanico: solo lui poteva tenermi sveglio. E’ una grande sfida, c’è grande entusiasmo da parte mia, c’è un’energia nuova. Chiesa? Non ho parlato né con Federico, né con Enrico. Non credo avrei avuto le competenze fino a poco fa (prima della conferma ufficiale sulla panchina ndr), sarebbe stata una telefonata sprecata. E’ un giocatore fortissimo, che si può e si deve completare ancora, ed è una fortuna per lui e per me che lo alleno. Il futuro dipende dalle aspirazioni del ragazzo, ma per me è confermatissimo".

Commisso: "Dobbiamo sfamare la voglia di vittoria di Firenze"

Parola poi al proprietario della Viola: "La Fiorentina in borsa? Non credo che la Fiorentina abbia bisogno di questo con la mia famiglia e con Mediacom. Con Montella ci siamo baciati e abbracciati. Gli ho detto che dobbiamo sfamare la gente di Firenze, che ha voglia di vincere”. Ma come si fa a vincere? “Le cose si fanno un giorno alla volta, avete visto quanto velocemente abbiamo chiuso con Pradé e Montella. Tra un mese vi darò un'altra risposta, tra un anno un'altra, ma ora lasciatemi lavorare". Sul ruolo di Batistuta in società: "Niente è stato ancora deciso. Quando succederà ve lo dirò".

La sua storia personale

Non manca qualche passaggio sulla sua storia personale: "Ho detto a Montella - ha aggiunto Commisso - che nel 1962 ho lasciato la Calabria, per andare prima a Napoli e poi in America. Ero molto affamato dopo un lungo digiuno e in un ristorante ho mangiato la miglior pasta della mia vita: linguine alle vongole, le più buone della mia vita. Questa è la mia città, a Manhattan sono andato al college alla Columbia, ho lavorato nelle banche e nel Bronx sono cresciuto e andato a scuola. Voglio che la città accolga la Fiorentina e Montella con entusiasmo". E ancora: "Questa è la mia città, a Manhattan sono andato al college alla Columbia, ho lavorato nelle banche e nel Bronx sono cresciuto e andato a scuola. Voglio che la città accolga la Fiorentina e Montella con entusiasmo".