Fiorentina, Badelj presentato a sorpresa: "Voglio riconquistare i tifosi"

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Il centrocampista croato è stato presentato a sorpresa nella conferenza in cui avrebbe dovuto parlare soltanto Pradé: "Voglio riconquistare la fiducia dei tifosi, tornando ai livelli di quando sono andato via. Alla Lazio non mi sono adattato"

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Prende sempre più forma la Fiorentina del futuro, e lo fa anche guardando al passato. Milan Badelj infatti è ufficialmente tornato un calciatore viola, dopo aver giocato a Firenze tra il 2014 e il 2018. Il croato è stato annunciato in un modo particolare: nella conferenza stampa in cui avrebbe dovuto parlare principalmente Daniele Pradé si è presentato anche lui. La conferenza ha subito diversi ritardi, così ha preso subito parola Joe Barone: "Scusate per il ritardo, ma per i grandi giocatori c'è sempre da aspettare. Oggi è giornata importante per la crescita della Fiorentina. Voglio ringraziare Badelj". Quindi a parlare è stato il centrocampista: "Dopo quattro anni ho voluto provare qualcosa di diverso, ma il mio legame con i tifosi non è mai cambiato e ora voglio riconquistare la loro fiducia. Non mi aspetto di riavere la fascia di capitano, in questo momento è portata da un uomo che la merita. Cercherò di tornare ai livelli di quando me ne sono andato e proverò ad aiutare i più giovani. Sono sempre rimasto in contatto con i miei vecchi compagni ma anche con i magazzinieri. Chiesa non l'ho ancora sentito bene per motivi di orari, invece ho parlato con Commisso che mi ha dato il bentornato. Accetterò qualsiasi ruolo mi verrà dato con rispetto ed entusiasmo".

Tra la Lazio e il ricordo di Astori

Nella stagione giocata alla Lazio, anche per i diversi problemi fisici, Milan Badelj non è riuscito a lasciare il segno. "Questa esperienza è stata in chiaroscuro, non mi sono riuscito ad adattare al meglio, purtroppo le mie condizioni non mi hanno permesso di esprimere quello che ho. Ma voglio comunque ringraziarli, è stata più colpa mia che di altri" ha ammesso il croato. Che ha parlato anche di Davide Astori: "È stato uno dei motivi che mi ha spinto a tornare, ma non l'unico. Il suo ricordo ha creato qualcosa in me e in tutti i fiorentini".