LE PAGELLE. Dieci e lode per il colombiano, neo-maglia rosa dopo una prestazione super in una tappa tutt'altro che semplice. Ma quant'è bravo l'italiano della Lampre, mai così forte a crono! Bene anche Pozzovivo, Aru e Majka. Male Cadel, Basso sfortunato

Non ci fosse stato un Uran in giornata superlativa, sarebbe stata la terza vittoria in 12 tappe. L'italiano della Lampre vola anche a cronometro, come non aveva mai fatto. Rientra in classifica dopo le botte dell'11esima e scopre una nuova dimensione -
LO SPECIALE GIRO D'ITALIA 2014
Ma è chiaro che l'uomo copertina della Barbaresco-Barolo non può che essere lui, il colombiano che non solo ha limitato i danni in una cronometro insidiosa, ma ha dato distacchi pesanti a tutti. Prendendosi meritatamente la rosa (Watson) -
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In sé e per sé non è stata una prestazione negativa quella dell'australiano, che però era atteso a una prova ben diversa. Tutti pensavano che avrebbe scavato altri distacchi, invece si è trovato spodestato (Watson) -
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A stupire in positivo - ma l'aveva già fatto qualche mese fa, alla Vuelta - è stato invece lo scalatore lucano. Uno che a cronometro è migliorato tantissimo e ora, superata la tappa per lui peggiore, è 4° nella generale -
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Un discorso analogo si può fare per il sardo, che in meno - rispetto a Pozzovivo - ha l'esperienza. Il ragazzo dell'Astana non si fa spaventare e limita benissimo i danni, facendo meglio di Basso, Hesjedal e Rolland -
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Purtroppo gli anni passano e anche a cronometro finiscono per essere dolori: 4' persi da Uran per il varesino. Che ha però l'attenuante della sfortuna: ai 12 km viene fermato da una foratura e ai -4 scivola a terra in salita. Brutta giornata -
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Chi non ha problemi di vecchiaia è il 24enne polacco, saldamente in testa alla classifica dei giovani. Un corridore solido e completo, che anche a cronometro si è fatto valere. Per lui un eccellente 4° posto di giornata che vale il podio virtuale -
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Merita una citazione anche il 5° della classifica di tappa, un altro italiano e anche lui sorprendente. Sarà ottimo gregario di Uran, così come De Gendt e Poels: l'impressione è che il colombiano abbia la squadra migliore -
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