LE PAGELLE. Lo sloveno della Giant nelle prime tappe faceva da apripista a Kittel: nell'ultima tappa si è tolto al soddisfazione di battere la maglia rossa Bouhanni. Ennesimo secondo posto per Giacomo Nizzolo. LO SPECIALE
Da apripista di Kittel a vincitore nella tappa finale di Trieste: lo sloveno ha avuto il grande merito di resistere fino all'ultimo giorno di questo Giro, trionfando alla grande allo sprint. Bravo! -
Più preoccupato di tenersi la maglia rossa che di vincere la tappa, il francese (3 volte vincitore a questo Giro) ha lasciato tutti con una domanda: se Kittel e compagnia fossero rimasti in gara, quante tappe avrebbe vinto? -
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Quattro secondi posti non possono far felice nessuno. Anche nel giorno in cui Bouhanni è battibile, gli spunta davanti Mezgec. Bravissimo, Nizzolo, ma che peccato -
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Non una sola volata da ricordare. Spesso non è nemmeno riuscito a sprintare: un Giro anonimo -
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È vero, la tappa è una passerella. Ma lui, da campione navigato, mette in riga il gruppo e, nello strappetto finale, quasi allunga nelle prime posizioni. Si rilassa solo ai meno 3 dall'arrivo: missione compiuta -
Giro, Trieste incorona Quintana. Ultima tappa a Mezgec