LA FOTOGALLERY. Il siciliano arriva al secondo giorno di riposo da padrone della Grande Boucle, dopo aver incantato tutti con tre vittorie e attacchi a ripetizione: in salita, in pianura, persino sul pavé. Ecco i suoi capolavori nelle foto più belle
Guarda lontano Nibali, a una terza settimana che gli presenterà davanti ancora tante insidie, ma che affronterà forte di una leadership molto ampia e di una grande dimostrazione di forza. La corsa più importante al mondo può essere sua -
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Il primo capolavoro del messinese, e il segno di una condizione esplosiva, arriva alla seconda tappa, quando il Tour era ancora in terra inglese. Nibali se ne va da “finisseur”, in piano, dopo una tappa faticosa. Lo rivedono solo al traguardo... -
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Oltre al successo di tappa, per Nibali c’è la prima maglia gialla di una carriera che l’ha già visto vincere il Giro d’Italia (nel 2013) e la Vuelta a Espana (nel 2010). Il siciliano ha incentrato tutta la stagione 2014 sull’attacco alla Grande Boucle -
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Il grande favorito della vigilia era in realtà il britannico Chris Froome, del Team Sky, maglia gialla finale lo scorso anno. Sulla carta, Nibali era comunque – insieme a Contador – l’avversario più insidioso sulla strada dell’anglokeniota verso il bis –
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Ma nella quinta tappa, prima che si entri nel pavé e nel vivo della battaglia, Froome cade due volte ed è costretto al ritiro. Invece Nibali vola, oltre le aspettative, si lascia alle spalle Contador e tutti gli altri favoriti e stacca pure Cancellara -
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All’arrivo solo l’olandese Boom riesce a mettere le sue ruote davanti a quelle di un’indemoniata maglia gialla. E Nibali guadagna così – grazie al prezioso supporto dei compagni Westra e Fuglsang – tanti secondi su tutti i rivali –
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Dopo un paio di giorni interlocutori, nell’ottava tappa tornano le salite e si materializza la sfida tra i due favoriti rimasti dopo il ritiro di Froome: Nibali e Contador. Lo spagnolo prova a recuperare il tempo perso sul pavé... –
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... ma Nibali gli resta incollato fino alla fine e cede pochi secondi solo in prossimità dell’arrivo. Colpa di un problema al cambio della sua bici, niente di preoccupante per la maglia gialla –
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Nella nona tappa va la fuga e la maglia gialla finisce al francese Gallopin. Ma nella decima succede di tutto. Contador cade in discesa e si ritira. L’arrivo è in cima alla Planche des Belles Filles ed è il teatro di un altro capolavoro di Nibali –
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Il siciliano arriva con 15” di vantaggio su Pinot, 20 su Alejandro Valverde, 25 su Richie Porte: sono questi tre i suoi grandi avversari ora e Vincenzo dimostra subito di poterli staccare anche su salite molto dure –
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Dopo il riposo è tempo per due giornate di pianura e anche su quel terreno Nibali e la sua Astana sono formidabili, controllano con grande facilità e autorevolezza ogni insidia del percorso e conservano bene la maglia gialla –
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È il preludio alla terza perla del siciliano, che arriva sulle Alpi e nella 13esima frazione. Verso Chamrousse Nibali segue con facilità un primo attacco di Valverde nella salita finale. Poi decide di attaccare in proprio –
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Nibali fa il vuoto sui tornanti della salita conclusiva, mentre dietro è soprattutto Richie Porte – che al mattino era 2° nella generale – a cedere. La determinazione e la pedalata del siciliano sono uno spettacolo nello spettacolo –
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Ed ecco l’arrivo, solitario, a braccia alzate, della maglia gialla, che si lascia Valverde e Pinot a oltre 50” nella classifica di tappa e oltre 3 minuti e mezzo in quella generale. Un vantaggio già rassicurante per il forte corridore italiano -
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Ultima vera fatica della seconda settimana (prima di una tappa domenicale di pianura) è la 14esima frazione con Lautaret e Izoard e arrivo a Risoul, ancora in salita. Nibali lascia andare una fuga con dentro anche “Purito” Rodriguez –
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Poi il siciliano attacca ancora Valverde e gli altri rivali. A vincere la tappa è Majka, scattato qualche chilometro prima di Nibali. Ma la maglia gialla è seconda e guadagna 26” su Pinot e Bardet e un altro minuto su Valverde –
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Dopo la volata che assegna la seconda vittoria a Kristoff, nella 15esima frazione, Nibali gode di 4’37” su Valverde, 4’50” su Bardet, 5’06” su Pinot e 5’49” su Van Garderen. Può guardare insomma con tanta fiducia all’ultima settimana -
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