Giro d'Italia, Conti: "Ancora non ci credo". Masnada: "Fuga giusta, me lo sentivo"

Ciclismo

La nuova maglia rosa del Giro d'Italia Valerio Conti entusiasta per il traguardo raggiunto: "Devo ancora realizzare quello che ho fatto, è un'emozione fantastica". Dedica speciale per il vincitore della sesta tappa Fausto Masnada: "La vittoria è per mio zio, scomparso appena prima che partissi per questa corsa"

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Valerio Conti, nuova maglia rosa del Giro d'Italia dopo il secondo posto nella tappa con arrivo a San Giovanni Rotondo, esprime tutta la sua soddisfazione: "Ancora non ci credo. Devo ancora realizzare quello che ho fatto: è un'emozione fantastica. Più passavano i chilometri e più mi rendevo conto che potevo fare l'impresa - ha ammesso -. Si parlava nel mio team della possibilità di conquistare la maglia rosa ma, dal dire al fare, ci passa davvero tanto. Oggi ho cercato con tutte le forze di entrare in fuga, ci ho provato più di una volta e alla fine ho trovato il tentativo giusto". Giornata speciale anche per Fausto Masnada, che si è aggiudicato la sesta frazione del Giro: "Provo tantissima felicità, sono contento di questa vittoria, sapevo di avere una buona condizione ma vincere al Giro è difficile e ce l’ho fatta. La dedica è per mio zio, scomparso appena prima che partissi per questa corsa. Sono riuscito a salutarlo, gli ho promesso che avrei vinto una tappa e ce l’ho fatta. Sapevo che poteva arrivare la fuga perché la tappa era difficile da controllare". Poi una battuta sul futuro, considerando che il ciclista dell'Androni Giocattoli-Sidermec è in scadenza a fine stagione: "Al momento sono in trattativa con due squadre, non posso dire altro". Protagonista della fuga di giornata anche il classe '95 Giovanni Carboni, nuova maglia bianca della corsa: "Era nell’aria che oggi potesse arrivare la fuga. Stamattina volevano attaccare in 150, nella prima mezz’ora non è andata, poi siamo scappati di forza. Ho visto che era il momento buono e sono partito. Essere secondi in classifica è tanta roba, avere la maglia bianca è bellissimo, poi noi siamo la squadra più giovane del Giro. Bruno Reverberi mi ha spronato fin dal primo giorno a tenere duro in classifica, anche in mezzo alle intemperie. Lo devo ringraziare, se ho questa maglia ora è anche grazie a lui".