Giro, Carapaz si gode il trionfo: "Ancora non ci credo". Nibali 2°: "Nessun rimpianto"

Ciclismo

Storico trionfo per Carapaz nella 102^ edizione del Giro d'Italia. Una gioia condivisa con la famiglia e tutti i suoi tifosi ecuadoriani: "Devo questo momento ai miei genitori, non sapevo che sarebbero venuti per festeggiarmi". Secondo posto per lo Squalo, che sale per la sesta volta sul podio della corsa rosa: "Richard ha meritato il successo"

CARAPAZ VINCE IL GIRO D'ITALIA

LE CLASSIFICHE

Le prime parole di un emozionato Richard Carapaz, dopo aver conquistato il 102° Giro d’Italia al termine della cronometro di Verona vinta dallo statunitense Haga: “E' una sensazione unica, ancora non ci credo. E' un sogno, ma anche la ricompensa a tutti i sacrifici ai quali mi sono dovuto sottoporre. Ancora non me ne rendo conto. Devo questo momento ai miei genitori, non sapevo che sarebbero venuti per festeggiarmi: la famiglia è la mia ragione di vita". Vincenzo Nibali ha chiuso al secondo posto il Giro d’Italia, con un ritardo di 1’05” dall’ecuadoriano: "Non ho alcun rimpianto, tutti quanti abbiamo disputato un bel Giro d'Italia, che è stato molto combattuto. Ho avuto dei grandi rivali, Carapaz ha dimostrato di essere forte e di meritare. Tutti i leader ci siamo controllati stretti, marcati, soprattutto nella prima parte del Giro, poi non è stato semplice recuperare. Carapaz non ha rubato nulla, è stato fortissimo”.  Primoz Roglic è riuscito a scalzare dal terzo gradino del podio Mikel Landa per otto secondi: "Sono molto felice e fiero, penso che ognuno volesse vincere ma alla fine è come una vittoria. È stato bello vedere i miei rivali con i bambini, spero di portare anche io il mio sul podio di un Grand Tour". Lo statunitense Chad Haga invece si gode il successo nella cronometro di Verona: "Ho dato tutto, non riesco a credere di avere vinto. Ho passato tanti momenti difficili, ma finalmente ho vinto. E' una giornata speciale, un momento speciale. E' un premio per me e per tutti quelli che hanno creduto nelle mie qualità. Vorrei che mia moglie fosse qui, le ho detto io di non raggiungermi, ma forse è stato un grosso errore".