Tour de France, Bardet vince la prima tappa di Rimini ed è in maglia gialla
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Romain Bardet vince la prima tappa del Tour de France a Rimini. Per il francese, aiutato dallo straordinario compagno di squadra Van de Broek, è la prima maglia gialla della sua carriera a 33 anni. Dopo la spettacolare partenza da Firenze, lunga fuga a 8 via via ridotta sui 7 GPM di giornata. Bardet si unisce nella parte finale e va a trionfare resistendo al rientro del gruppo
Le classifiche del Tour
Non solo Bardet, tutti gli altri leader delle classifiche di specialità
L'arrivo al traguardo
1) ROMAIN BARDET in 5h, 7' 22'
2) Frank Van de Broek - S.T.
3) Wout Van Aert - 5''
4) Tadej Pogacar - S.T.
5) Maxim Van Gils - S.T.
6) Alex Aramburu - S.T.
7) Mads Pedersen - S.T.
8) Remco Evenepoel - S.T.
9) Pello Bilbao - S.T.
10) Alberto Bettiol - S.T.
Bardet ce l'ha fatta!
Il francese vince la tappa a Rimini e ottiene la prima maglia gialla della sua carriera davanti al compagno di squadra Van de Broek, omaggiato dallo stesso Bardet sul traguardo. il gruppo a pochi metri di distanza

1 km al traguardo
Bardet e Van de Broek mantengono il vantaggio!
2 km al traguardo
Ora i secondi sono 12. Il gruppo riprenderà i fuggitivi?
3 km al traguardo
Vantaggio di Bardet e van de Broek ridotto a 15 secondi
5 km al traguardo
Le squadre si mettono a fare ritmo, dal Team Jumbo Visma alla Lidl-Trek per Van Aert e Pedersen: Bardet e Van de Broek però conservano 35 secondi. Arriveranno fino alla fine?
12 km al traguardo
Si procede in pianura verso Rimini e la Riviera romagnola. Bardet e Van de Broek conservano 1 minuto di vantaggio sul gruppo. Ce la faranno a mantenerlo fino al traguardo? Il gruppo Cavendish invece naviga a mezz'ora dai primi
Già si ricorda Pantani
La Cesenatico-Bologna sarà la tappa di domani dedicata alla memoria di Marco Pantani (nato proprio nella località di partenza). I suoi tifosi però ricordano il Pirata sempre e ovunque

Cadono anche i volontari
Caduta in gruppo... ma non di un ciclista! Anche passare le borracce agli atleti può essere un rischio
25 km al traguardo
Scollinato il Monte Titano a San Marino, sono finiti i GPM di giornata. Ora la discesa e un lungo tratto pianeggiante verso Rimini. Bardet e Van de Broek, la coppia del Team DSM-Firmenich PostNL, guida con 1'21'' di vantaggio sul gruppo principale. Non riuscendo a ricongiungersi con loro, Ben Healy è tornato in gruppo per aiutare la sua squadra, la EF Education Easypost
30 km al traguardo
La coppia Bardet-Van de Broek procede a passo spedito verso l'ultimo GPM di giornata, il Monte Titano di San Marino. A 1'11' Healy, che ha ripreso e staccato Madouas, ma non sembra più in grado di avvicinarsi al duo di testa. Gruppo dei big a 2 minuti
39 km al traguardo
Penultimo GPM affrontato sul Montemaggio. La coppia Bardet-Van de Broeck con un eccezionale lavoro di squadra semina anche Madouas. Alle loro spalle però Ben Healy prova un attacco dal gruppo e si piazza a 1 minuto di distacco. Gruppo a 1'44
41 km al traguardo
Abrahamsen, maglia a pois virtuale, si stacca dalla fuga di testa. Rimangono i compagni di squadra Bardet-Van De Broek (Team DSM-Firmenich PostNL) più Madouas
48 km al traguardo
Sul colle San Leo con Madouas a scollinare per primo davanti ad Abrahamsen. Il gruppo ormai è solo a 1'20'', ma nel frattempo altri corridori puntano la testa della corsa. Romain Bardet si ricongiunge con una bella azione solitaria al compagno di squadra Van de Broek e ora mirano a riavvincarsi agli altri due battistrada. Mohoric e Gibbons perdono contatto e stanno per essere riassorbiti dal gruppo
50 km al traguardo
Ora si affronta la salita di San Leo, quinto GPM dei sette totali. Nel gruppo principale si è messo a tirare il Team Visma-Lease a Bike, squadra di Jonas Vingegaard
Anche Richard Carapaz costretto a cambiare la bici per un guasto. L'ecuadoregno, vincitore del Giro d'Italia 2019 e campione olimpico in carica, è ripartito senza problemi
65 km al traguardo
Dopo le fatiche del Barbotto, la fuga davanti ha perso un'unità, lo spagnolo Izaguirre. Sono rimasti in cinque: Mohoric, Van de Broek, Gibbons, Abrahamsen e Madouas, Si è inoltre avvicinato il gruppo principale, attardato di poco più di 2 minuti
70 km al traguardo
I durissimi chilometri della salita del Barbotto hanno creato selezione: davanti il gruppo dei fuggitivi si spezzetta e Abrahamsen si porta a casa cinque preziosi punti per la maglia a pois. Ma anche nel gruppo dei big, tirato dalla UAE Emirates di Pogacar, si staccano in molti
76 km al traguardo
Inizia la salita del Barbotto, 4° GPM di giornata. Quasi 6 km con pendenze medie che sfiorano l'8%
In omaggio al Tour, una ruota colorata di giallo sui bordi delle strade che vedono i corridori impegnati

Un ritiro e una caduta
Abbandona Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan), in crisi dopo aver scortato Cavendish. Era uno degli otto italiani al via della Grande Boucle. La caduta ha invece visto protagonista il tedesco Wilco Keldermann, risalito in bici nonostante alcune ferite alle braccia
L'inconveniente di Vingegaard
L'inizio della frazione è stato caratterizzato dalla necessità di Vingegaard di sostituire la bici per un guasto tecnico. Solo un piccolo contrattempo, con il rientro in gruppo immediato e senza fatica: le salite appenniniche non erano ancora iniziate
100 km al traguardo
Si prosegue verso il Barbotto. Fuggitivi con 3'50'' sul gruppo, Cavendish e altri velocisti addirittura a 13'45'', ma si sapeva che gli Appennini avrebbero assicurato un inizio di corsa molto più impegnativo del solito!
La fatica dei velocisti e il caldo
Le alte temperature stanno mettendo a dura prova i ciclisti, sopratutto quelli meno avvezzi alle salite. Il velocista 39enne Mark Cavendish è a oltre 12 minuti dai battistrada e viene soccorso così dai suoi compagni di squadra
107 km al traguardo
Scollinato anche il Carnaio, mancano "solo" quattro salite prima del traguardo pianeggiante di Rimini. Ancora duello Izaguirre-Abrahamsen, con lo spagnolo primo per un soffio. Davanti sono rimasti in sei: continuano a esserci Mohoric, Gibbons, Van den Broek e Madouas. Ormai lontani Dujardin e Champoussin, il gruppo è a 4'05''
115 km dal traguardo
Iniziata la terza salita verso il Passo del Carnaio, più di 7 km con il 6% medio di pendenze. Cambia qualcosa tra i battistrada: i francesi Champoussin e Dujardin non riescono a tenere l'andatura degli altri sette e si stanno staccando. Distacco del gruppo stabilizzato a 3'45'' circa
125 km dal traguardo
Terminata anche la seconda delle sette salite di giornata sul Passo delle Forche: stavolta Abrahamsen precede Izaguirre nella lotta per i punti per la maglia a pois.
Il ritmo del gruppo principale però è salito di giri: la distanza dai fuggitivi si attesta sui 3'20'' di ritardo
130 km al traguardo
Il ritardo del gruppo è tornato sotto la soglia dei quattro minuti. Inizia intanto la salita lungo il Passo delle Forche per gli otto battistrada
145 km al traguardo
Discesa dopo il GPM di Valico dei Tre Faggi. Il gruppo dei big ha ridotto in parte il suo svantaggio, da oltre 6 minuti ai 4'15'' attuali. Vercher, a inizio tappa tra i fuggitivi, sta per essere ripreso da Pogacar, Vingegaard, Roglic e compagnia. In testa sono sempre in otto
La bellezza della partenza da Firenze/2
Un altro scatto della partenza del Tour, con il momento istituzionale a Piazza della Signoria durante la passerella nel centro storico della città

La bellezza della partenza da Firenze/1
I corridori stanno affrontando adesso gli Appennini: solo meno di due ore fa erano circondati dalla bellezza di Firenze, affascinante luogo di partenza dell'edizione 111 del Tour

156 km al traguardo
Izaguirre è il primo a tagliare il traguardo del GPM di Valico dei Tre Faggi. Il vantaggio degli otto in testa si è consolidato ancora, 2'50'' circa su Vercher e 6' sul resto del gruppo, dal quale si è staccato tra gli altri il veterano Mark Cavendish. Non è di certo la tappa ideale quella di oggi per l'infinito re delle volate
160 km al traguardo
Come prevedibile, Abrahamsen e Gibbons hanno raggiunto gli altri sette battistrada, diventati però otto perché Mattéo Vercher non ha tenuto il ritmo in salita ed è ora a 1'19'' dagli ex compagni di fuga. I big più rilassati a 5'25''
165 km al traguardo
Inizia il primo tratto in salita della tappa verso il Valico dei Tre Faggi. Abrahamsen e Gibbons sono a soli 10'' da Mohoric, Madouas, Izaguirre, Champoussin, Van den Broek, Dujardin e Vercher. Il gruppo di testa è così destinato a diventare di nove persone. Il resto della comitiva insegue a 3'30''
Jonas Abrahamsen (UnoXMobility) e Ryan Gibbons (Lidl-Trek) vanno al contrattacco e si lanciano verso la testa della corsa. Il ritardo è ora di circa 40 secondi, il gruppo invece è già molto più distanziato, a quasi 3 minuti
Contrattempo per Vingegaard
Il danese campione in carica si è dovuto fermare per cambiare la bici in seguito a un problema tecnico: si è però subito ricongiunto al gruppo
Primi tentativi di fuga
Sette corridori provano a lasciarsi alle spalle il gruppo: sono Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Ion Izagirre (Cofidis), Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels), Frank Van den Broek (dsm-firmenich PostNL), Sandy Dujardin e Mattéo Vercher (TotalEnergies)
Il tour 111 è iniziato
Arrivato al km 0, il gruppo inizia ufficialmente La Grande Boucle. Vedremo se ci saranno subito delle azioni e degli attacchi interessanti: al km 49 il primo GPM da affrontare al Valico dei Tre Faggi
Dubbi e certezze dei quattro favoriti per la vittoria
Ognuno dei big è stato accompagnato da punti di forza e interrogativi alla vigilia della corsa: Pogacar potrebbe risentire della stanchezza del Giro d'Italia, vinto però in scioltezza e senza dover faticare più del dovuto. Il pensiero della doppietta Giro-Tour, mai più realizzata dopo Pantani nel 1998, è un grande stimolo.
Vingegaard è il bi-campione in carica, la sua costanza in salita è micidiale, ma il recupero dagli infortuni subiti dopo la caduta al Giro dei Paesi Baschi potrebbe aver influenzato il suo stato di forma.
Roglic è in forma, ha vinto il Giro del Delfinato, ma la corsa francese per lui è una maledizione e i quasi 35 anni rischiano di pesare nel confronto con i più giovani avversari.
Evenepoel ha talento, è il migliore a cronometro, ma deve ancora dimostrare costanza nella gestione di una corsa a tappe di tre settimane
Insomma, questo Tour chi lo vince?
Difficile si esca dal gruppo dei quattro favoriti composto da Tadej Pogacar, campione nel 2020 e nel 2021, Jonas Vingegaard, campione in carica nel 2022 e nel 2023, Primoz Roglic, vincitore del Giro 2023 e di tre Vuelta dal 2019 al 2021, e Remco Evenepoel, campione del mondo nel 2022
La presentazione a Palazzo Vecchio
Le straordinarie immagini della presentazione della 111^ edizione della corsa, la prima a partire dall'Italia, a Palazzo Vecchio giovedì 27 giugno
La prima tappa del Tour
Ecco come si svolgerà la frazione odierna, da Firenze a Rimini. Partenza e arrivo in pianura, ma in mezzo ben 7 GPM di 2^ e 3^ categoria che richiedono subito un grosso impegno ai favoriti e a tutti i partecipanti
Si riparte verso il km 0
Dopo il momento istituzionale in Piazza della Signoria, i corridori sono ripartiti, transitano su Ponte Vecchio, altro momento meraviglioso di questa passerella, e si avviano verso il punto di inizio ufficiale della tappa
Si suonano gli inni
Inno francese e Inno italiano nella meravigliosa cornice di Piazza della Signoria. Il numeroso pubblico fa risuonare le note di Mameli tra il Palazzo Vecchio e la Loggia dei Lanzi
Gruppo in Piazza della Signoria
Dopo essere transitato in Piazza del Duomo, il gruppo è arrivato in Piazza della Signoria per un momento istituzionale alla presenza delle autorità cittadine, regionali e non solo. Si segnala anche la presenza del Principe Alberto II di Monaco
Si procede verso il km 0
Il gruppo si è messo in moto lungo una meravigliosa passerella nel centro storico di Firenze per raggiungere la reale partenza
Il percorso del Tour 2024: tutte le tappe
Da Firenze a Nizza, passando per Bologna, Torino, il Galibier, il Massiccio Centrale, i Pirenei, Monte-Carlo e Cime de la Bonnette. È il percorso del Tour de France 2024, giunto alla 111esima edizione, che partirà sabato dall'Italia. Di seguito tutte le tappe e le altimetrie fino alla crono decisiva da Monte-Carlo e Nizza. Il Tour in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 della piattaforma Sky. IL PERCORSO E LE TAPPE DEL TOUR 2024
L'albo d'oro del Tour de France
La Grande Boucle riparte dal secondo Tour consecutivo vinto da Jonas Vingegaard. Sono cinque, invece, i sigilli di Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain, i più vincenti nella storia del Tour. L'Italia è quarta nella classifica delle nazioni con 10 successi, l'ultimo targato Vincenzo Nibali nel 2014. Ecco l'albo d'oro completo dalla prima edizione del 1903. CLICCA QUI PER L'ALBO D'ORO
Domani Cesenatico-Bologna, lunedì Piacenza-Torino
L'Italia sarà protagonista di un Tour che il 21 luglio non arriverà a Parigi come al solito, ma a Nizza, per evitare la concomitanza con i giorni precedenti l'Olimpiade (accensione della fiamma olimpica il 26) per ragioni di ordine pubblico. Domenica sarà la volta della Cesenatico-Bologna con suggestivo traguardo al Santuario di San Luca, mentre lunedì sarà la volta della tranquilla Piacenza-Torino, frazione per velocisti. Il Tour de France sarà in diretta integrale su Eurosport, canale 210 della piattaforma Sky, disponibile anche su Sky Go e in streaming su NOW.
L'altimetria della 1^ tappa

L'omaggio a Gino Bartali
La Grande Boucle transiterà anche per Ponte a Ema per omaggiare Gino Bartali. Il vincitore del Tour nel 1938 e nel 1948 verrà celebrato nel paese di nascita, sede anche del museo a lui dedicato. Bartali resta il corridore ad aver vinto due Tour a maggiore distanza di tempo
1^ tappa, 206 km da Firenze a Rimini
206 chilometri di lunghezza e appena 73 metri di dislivello tra partenza e arrivo. Nel mezzo però un continuo saliscendi con moltissime salite, dalla prima a Col de Valico Tre Faggi al km 12,5 all'ultima a San Marino sul Monte Titano a circa 18 km dal traguardo in pianura sulla Riviera romagnola. Tra le due anche il Colle delle Forche, il Carnaio, il Colle di Barbotto, il Colle di San Leo e il Colle di Montemaggio. Si tratta di sette GPM di seconda e terza categoria, molto impegnativi per essere la partenza di una lunga corsa a tappe e con pendenze massime del 7,7%.
100 anni fa la prima vittoria azzurra con Ottavio Bottecchia
Il Tour 2024 parte dall'Italia a 100 anni dal primo successo italiano alla Grande Boucle. Nel 1924 a trionfare fu Ottavio Bottecchia, che vinse anche l'anno successivo, unico italiano a realizzare una doppietta consecutiva
Lo sforzo di Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte
Con un impressionante sforzo economico, organizzativo e logistico, Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte – in rigoroso ordine di tappe – si sono fatte trine e una, unendo le forze per regalare al Belpaese un momento epocale. L’evento sportivo a cadenza annuale più seguito al mondo, e nel ciclismo – semplicemente – la corsa più importante nel calendario internazionale. Le prime tre tappe interamente in Italia, la quarta con partenza in Italia verso la Francia. TOUR 2024 IN ITALIA: E' GIA' STORIA
Alle 12.00 il via al Tour 2024 da Firenze
La "Grand Départ" del 2024 della Grande Boucle è storica: per la prima volta la partenza della corsa a tappe più importante al mondo sarà in Italia, nella splendida cornice di Firenze. Qui le immagini della presentazione dei team di giovedì sera. Una cornice semplicemente spettacolare