Mondiali di ciclismo, Tadej Pogacar: "Era l'ultimo grande obiettivo del mio 2024 perfetto"

Ciclismo

Trionfo storico per il fuoriclasse sloveno, che si aggiudica il Mondiale a Zurigo ed eguaglia Merckx e Roche vincendo nello stesso anno Giro, Tour e maglia iridata. "Non so cosa mi sia passato per la testa - ha detto il fuoriclasse sloveno -, ma sapevo che qualcosa dovevo fare (in riferimento all'attacco a 101 km prima dei 51 km in solitaria, ndr). Volevo questo titolo assolutamente. Un grazie alla mia Nazionale: sono orgoglioso di loro"

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Tadej Pogacar sempre più nella storia. Dopo aver trionfato al Giro e al Tour, il fuoriclasse sloveno vince anche ai Mondiali di Zurigo raggiungendo il tris nello stesso anno che era riuscito a Merckx e Roche. Clamoroso il suo attacco a 101 km, seguito da oltre 51 km in solitaria, scelta che Pogacar ha commentato così dopo la vittoria: "La gara stava prendendo una piega che un po' mi preoccupava, non so cosa mi è passato per la testa ma sapevo che qualcosa dovevo fare: per fortuna sono soltanto partito e ho fatto la cosa giusta. Avevamo in mente di tenere la corsa sotto controllo, non era pianificato questo attacco: c'era una fuga pericolosa e la gara si è aperta molto presto. Ma Jan Tratnik ha creduto in me. Una corsa molto dura, ma è stato incredibile. Volevo questo titolo assolutamente".

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"Eravamo venuti qui per vincere"

Pogacar ha proseguito la sua analisi: "Non posso credere a quello che è successo. Dopo una stagione del genere mi ero messo molta pressione addosso, sentivo la pressione del team perché questa era una giornata in cui non potevo sbagliare. Eravamo venuti qui per il successo. Dopo aver combattuto per il Tour de France e tante altre corse, avevo l’opportunità di giocarmi davvero un Mondiale. Questo era l'ultimo grande obiettivo del mio 2024 dopo una stagione perfetta. Un grazie alla mia Nazionale: sono orgoglioso di loro".

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