Giro di Lombardia 2024, Pogacar domina davanti a Evenepoel e Ciccone: nessuno come lui

A cura di Alberto Pontara

Nessuno come Tadej Pogacar: lo sloveno vince il suo quarto Giro di Lombardia consecutivo attaccando ai -48,5 km dall'arrivo sulla salita della Colma di Sormano e arriva da solo a Como, con 3'15'' su Evenepoel 2° e 4'31'' su un ottimo Ciccone, 3°. Eguagliato Coppi con 4 successi consecutivi nella "classica delle foglie morte". Ma soprattutto, nessuno nella storia aveva mai vinto Giro, Tour, Mondiale e due classiche Monumento nella stessa stagione

LE PAROLELA STORIA E L'INCREDIBILE CARRIERA DI POGACAR

La nuova unità di misura del ciclismo arriva da un piccolo paesino della Slovenia e si chiama Tadej Pogacar. Il trionfo al Giro di Lombardia, il quarto consecutivo, sigilla il 2024 incredibile del campione sloveno. Un’annata in cui ha riscritto corsa dopo corsa, mese dopo mese, la storia di questo sport. Con l’italia nel suo destino e una bicicletta alzata al cielo. Da Piazza del Campo a Siena, dopo una fuga da oltre 80 km alle strade bianche, all’assolo di Como in maglia iridata. In mezzo altre 23 vittorie. Giro, Tour, Mondiale, Liegi-Bastogne-Liegi, Lombardia e Strade Bianche nello stesso anno non le aveva vinte mai nessuno. Ma Tadej è nato per stupire e vincere. Non gli piacciono i paragoni con un passato ormai lontano, perché lui vuole essere ricordato come Tadej Pogacar. Un corridore sempre all’attacco, amato dalla gente, che gli intona cori lungo le salite e destinato a battere record dopo record. La doppietta Giro-Tour mancava da Pantani 1998. La Tripletta con il mondiale da Roche nel 1987. Il Poker consecutivo al Lombardia dai tempi di Coppi. Ma lui è Tadej Pogacar. Partito sulla Colma di Sormano a 48.5 km dall’arrivo il campione del mondo se n’è andato alla sua maniera. Alla Pogacar, in una lunga cavalcata solitaria, a cui nessuno è riuscito a rispondere. Neppure il doppio campione Olimpico Evenepol, secondo a più di 3 minuti. Tadej voleva vincere anche per due spettatori speciali appostati sulla salita del Ghisallo, i suoi genitori, arrivati dalla Slovenia in camper per assistere al 25esimo successo stagionale del figlio. Ora basta paragoni con il passato e con campioni che hanno scritto la storia di questo sport. La nuova unità di misura del ciclismo si chiama Tadej Pogacar.

Di Luigi Vaccariello

Inizia la discesa

Chiusa la salita di Valpiana, i 21 fuggitivi affrontano ora la discesa con 1'41'' di vantaggio sul gruppo Pogacar. Ora inizia un lungo tratto verso il Ghisallo

150 km all'arrivo

Il vantaggio del gruppo dei fuggitivi è sceso a 1'35'' quando mancano 150 km all'arrivo

Tiberi ripreso dal gruppo

Il corridore della Bahrain è stato ripreso dal gruppo, probabilmente sta pagando il malessere subito nei giorni scorsi. Ci ha provato ma evidentemente le sue condizioni non sono ancora perfette

Restano in 21 in fuga

Con Tiberi che ha perso terreno, restano in 21 in fuga con 1'47'' di vantaggio sul gruppo della maglia iridata Pogacar, quando mancano 3,7 km alla fine della salita di Valpiana

Tiberi si stacca dai fuggitivi

L'uomo di punta della Bahrain si stacca e perde terreno sui fuggitivi

Torna ad aumentare il vantaggio dei fuggitivi

Mentre si sta percorrendo la salita di Valpiana, i 22 fuggitivi tornano a guadagnare e ora hanno 2'16'' sul gruppo

160 km all'arrivo

Sta per iniziare la salita di Valpiana, sempre in 22 al comando in fuga con 1'56'' di vantaggio sul gruppo della maglia iridata Pogacar

Tra poco la salita di Valpiana

Dopo la discesa dal Colle di Berbenno si affronterà un'altra salita, quella di Valpiana, 10,1 km al 6,2% di pendenza media

165 km all'arrivo, 22 in fuga

A 165km dal traguardo sono 22 i corridori in testa, dietro il gruppo recupera secondi e ora il ritardo è di 1'43''

I 22 battistrada:

Harold Martín López (Astana Qazaqstan), Antonio Tiberi, Matej Mohorič e Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Julien Bernard (Lidl-Trek), Einer Rubio (Movistar), Daniel Martínez (Red Bull-Bora-hansgrohe), Martijn Tusveld (dsm-firmenich PostNL), Eddie Dunbar (Jayco AlUla), Matteo Fabbro (Polti-Kometa), Wilco Kelderman e Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike), Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Bastien Tronchon (Decathlon AG2R), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Thymen Arensman, Brandon Rivera (Ineos Grenadiers), Gregor Mühlberger (Movistar), Mauri Vansevenant (Soudal-QuickStep), Kevin Vermaerke (dsm-firmenich PostNL), Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility)

22 corridori ora in testa

Gli inseguitori hanno raggiunto gli 11 in testa, ora un nutrito gruppo di 22 corridori in testa con 2'20'' di vantaggio sul gruppo della maglia iridata Pogacar

Gli inseguitori si avvicinano ai fuggitivi

Gli 11 inseguitori sempre più vicini al gruppetto di testa, potrebbe presto crearsi un gruppo di fuggiviti di 22 corridori

-170 km all'arrivo, la situazione:

  • Gli 11 in fuga: Harold Martín López (Astana Qazaqstan), Antonio Tiberi, Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Julien Bernard (Lidl-Trek), Einer Rubio (Movistar), Daniel Martínez (Red Bull-Bora-hansgrohe), Martijn Tusveld (dsm-firmenich PostNL), Eddie Dunbar (Jayco AlUla), Matteo Fabbro (Polti-Kometa) e Wilco Kelderman (Visma | Lease a Bike). 
  • Gli 11 inseguitori a 35 secondi: Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Bastien Tronchon (Decathlon AG2R), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Thymen Arensman, Brandon Rivera (Ineos Grenadiers), Gregor Mühlberger (Movistar), Mauri Vansevenant (Soudal-QuickStep), Kevin Vermaerke (dsm-firmenich PostNL), Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike), Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility)
  • Il gruppo con la maglia iridata Pogacar a 2'46''

175 km all'arrivo, iniziata la salita del Colle di Berbenno

Gli 11 in fuga hanno 49 secondi sugli 11 inseguitori (al gruppetto che insegue si è aggiunto iesj Benoot (Visma | Lease a Bike) e 2'21'' sul gruppo della maglia iridata Pogacar, mentre si sta affrontando la salita del Colle di Berbenno

La prossima salita il Colle di Berbenno

Tra poco i corridori affronteranno la terza salita di giornata, il Colle di Berbenno

180 km all'arrivo, sempre in 11 in fuga

Media di 44km/h, impressionante se si pensa anche alle due prime salite. Sempre in testa 11 corridori con un vantaggio di 49 secondi sul gruppetto dei 10 inseguitori e 1'13'' sul gruppo

I 10 inseguitori a 48 secondi dai fuggitivi:

Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Gregor Mühlberger (Movistar), Mauri Vansevenant (Soudal-QuickStep), Kevin Vermaerke (dsm-firmenich PostNL), Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike), Bastien Tronchon (Decathlon AG2R) e Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility).

La situazione a -190km dall'arrivo: 11 in fuga

Gli 11 in fuga, quando mancano 190 km all'arrivo, hanno 32 secondi di vantaggio su un gruppetto di inseguitori e 1 minuto sul gruppo

Finita la salita del Selvino, 11 in fuga

Gli undici di testa hanno iniziato la discesa del Selvino con 20 secondi sui primi inseguitori e 37 secondi sul gruppo. Mancano 198 km al traguardo

Gli 11 in fuga:

Antonio Tiberi e Matej Mhoric della Baharain-Victorius, Matteo Fabbro della Polti-Kometa, Harold Martín Lopez della Astana, Rémy Rochas della Groupama, Julien Bernard della Lidl-Trek, Einer Rubio della Movistar, Daniel Martinez della Lidl-Trek, Martijn Tusveld del team DSM, Eddie Dunbar del team Jayco AlUla e Wilco Kelderman della Visma | Lease a Bike