Giro d'Italia 2025, cartellini gialli Uci per i corridori: come funziona

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In queste prime tappe della 108^ edizione del Giro alcuni corridori hanno ricevuto dei cartellini gialli per comportamenti scorretti. Si tratta di una novità dettata dal nuovo regolamento UCI, entrato in vigore il 1 gennaio 2025. Possono comportare la sospensione dalla corsa e sono cumulativi nel corso della stagione. E attenzione a non confonderli con le semplici ammonizioni

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Il Giro d'Italia sta sperimentando le novità del nuovo regolamento UCI, entrato in vigore nel 2025. La più importante riguarda l'introduzione dei cartellini gialli, da non confondere con le semplici ammonizioni. Queste ultime sono dei semplici richiami verbali, mentre i cartellini possono determinare l'esclusione di un corridore dalla corsa. Con due cartellini gialli si è espulsi dal Giro d'Italia, così come nel calcio. Un rischio che al momento possono correre gli italiani Francesco Busatto e Martin Marcellusi, puniti per sprint irregolare, e il danese Kasper Asgreen a causa del lancio di una borraccia rimasta in carreggiata. Le ammonizioni sono invece degli avvisi a non ripetere più determinanti comportamenti che, in caso di reiterazione, potrebbero essere sanzionati con un più duro cartellino giallo. 

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Le conseguenze di più cartellini in una stagione

Oltre all'esclusione da una corsa per doppio cartellino giallo (da aggiungere 7 giorni di sospensione che scattano immediatamente), ci sono ulteriori scenari da non sottovalutare in caso di più cartellini rimediati nel corso di un'intera stagione ciclistica. I gialli sono cumulativi e riceverne tre in un mese varrebbe una sospensione immediata di 14 giorni. Se invece si viene puniti con sei cartellini gialli in 365 giorni scatta la sospensione per 30 giorni. La sospensione di 14 giorni comporta l'azzeramento del conto dei cartellini. Ciò vuol dire che un corridore che ne ha ricevuti tre in un mese non potrà raggiungerne subito sei. Quest'ultimo invece è un rischio che corrono gli atleti che hanno ricevuto ammonizioni più distribuite nel corso dell'anno e hanno così evitato la prima sospensione. 

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