Prima vittoria per Pogacar agli Europei
Un'altra casella del palmares dello sloveno è stata spuntata
Già conquistato il mondo, Pogacar si prende anche l'Europa. Lo sloveno vince per la prima volta la prova in linea degli Europei, scattando in faccia a Evenepoel a 75 km dal traguardo sulla Saint-Romain-de-Lerps. Dopo quella di Kigali, un'altra cavalcata solitaria. Il belga si accontenta di nuovo dell'argento, beffa invece per l'Italia: quarto posto con Scaroni, staccato nel finale dal 19enne francese Seixas. Delude Vingegaard, tra i primi ritirati
A 75 km dal traguardo, rimasti soli, Evenepoel non è più riuscito a tenere il passo di Pogacar sulla terza ascesa di giornata vero la Saint-Romain-de Lerps. Da qui la fuga dello sloveno verso la vittoria degli Europei

1) Tadej Pogacar (Slovenia) in 4h59'29''
2) Remco Evenepoel (Belgio) +31''
3) Paul Seixas (Francia) +3'41''
4) Chistian Scaroni (Italia) +4'04''
5) Tom Skuijns (Lettonia) +4'16''
6) Juan Ayuso (Spagna) +4'21''
7) Mattias Skjelmose (Danimarca) +5'01''
8) Pavel Sivakov (Francia) +5'55''
9) Gianmarco Garofoli (Italia) +5'59''
10) Romain Gregoire (Francia) +6'52''
La squadra emiratina si coccola il suo pupillo
Frigo invece chiude 11°, alle spalle del francese Gregoire
Gli azzurri sono stati protagonisti per tutta la corsa e hanno sfiorato il podio
Il 19enne francese dà una bella gioia al pubblico di casa e chiama l'ovazione sul rettilineo finale
Seixas sembra avere un vantaggio sufficiente su Scaroni per il terzo posto
Vittoria della cronometro e secondo posto nella prova in linea, il belga agli Europei replica gli ottimi risultati del Mondiale
Un'altra casella del palmares dello sloveno è stata spuntata
Un'altra perla nella carriera e nella stagione del fenomeno sloveno
Siamo entrati nell'ultimo km
A Pogacar mancano solo 2mila metri prima di alzare le braccia al traguardo
Il francese ha messo un po' di metri tra sè e l'azzurro, che prova di Seixas a soli 19 anni
Seixas lo voleva seminare, l'azzurro invece non ha mai mollato
Seixas davvero pericoloso, Scaroni con le unghie e con i denti si difende poco prima dello scollinamento
Seixas prova ancora a martellare, Scaroni non perde il contatto dalla sua ruota
Scaroni e Seixas, sono rimasti loro due a giocarsi la terza posizione
Seixas prova ad allungare, Scaroni risponde. Lo spagnolo invece non tiene il passo
Pogacar scollina, alle sue spalle Evenepoel a 1 minuto. Con loro i protagonisti sono anche i tifosi sulla Cote du Val d'Enfer, hanno tutti dato vita a un grande spettacolo
Pogacar inizia per la sesta e ultima volta la Cote du Val d'Enfer
Il trio in lotta per il podio è a 2'20'' da Evenepoel. Incredibile quanto il belga abbia guadagnato su di loro in poco tempo
Scaroni e l'Italia ancora aggrappati al sogno podio, il corridore dell'Astana pedala sempre con lo spagnolo Ayuso e il francese Seixas
Un'altra corsa condotta in solitaria per molti km, circondato dall'entusiasmo dei tifosi. In Ruanda come in Francia non cambia il risultato, dopo il mondo Pogacar va a prendersi anche l'Europa

A 17 km dal traguardo sono ormai cristallizzate la prima e la seconda posizione, rispettivamente di Tadej Pogacar e Remco Evenepoel
Al termine del quinto scollinamento dopo la Val d'Enfer, Pogacar ha 1'08'' su Evenepoel e 2'34'' su Seixas, Ayuso e Scaroni, ancora compatti nella lotta per la medaglia di bronzo
Bellissimo il corteo di persone sulla Cote du Val d'Enfer, che sta accompagnando i corridori al quinto passaggio su sei lungo l'altura
Pogacar saldamente in testa con 1'02'' su Evenepoel
Evenepoel non riesce ad accorciare su Pogacar, distacco dallo sloveno a 1'05'', Scaroni, Seixas e Ayuso a 1'50''. Mancano 27 km al traguardo
Lo spagnolo Ayuso, l'italiano Scaroni e il padrone di casa, il francese Seixas, dovranno duellare per la terza piazza. Qualcuno avrà ancora le gambe per distanziare gli altri o si arriverà in volata?
Pogacar che attacca e resta solo, Evenepoel che lancia l'inseguimento senza trovare troppo sostegno e poi riesce a distanziare gli altri compagni di fuga. L'Europeo francese sta ricalcando in buona parte quello che è accaduto in Ruanda una settimana fa
Finito il primo giro (su tre) del secondo e finale circuito, Pogacar ha 1'06'' su Evenepoel e 1'34'' sul terzetto Ayuso-Seixas-Ayuso
Il belga, come al Mondiale, si mette in proprio dopo un po' e lascia spazio tra sé e il terzetto Ayuso-Scaroni-Seixas
Evidente la frustrazione di Evenepoel nei confronti dei suoi compagni: si aspetterebbe una mano per riprendere Pogacar, ma nessuno è intenzionato a dargli un cambio
Evenepoel, Ayuso, Seixas, Scaroni: i quattro inseguitori procedono sempre con quest'ordine, soltanto in brevi frangenti lo spagnolo ha dato un cambio al belga
Pogacar continua a spingere, da vedere se ora Evenepoel cercherà di allontanare gli altri inseguitori o se resteranno ancora tutti compatti
Il vantaggio di Pogacar ha scollinato il minuto. Evenepoel, come a Kigali, dovrà lottare per la medaglia d'argento. E l'Italia può ambire al podio con Scaroni
Guadagna anche sui tratti pianeggianti, oltre 50'' sugli inseguitori a 46 km dal traguardo
Alla fine del terzo giro del primo circuito, gli inseguitori sono a oltre 40 secondi
Finito il primo circuito, percorso tre volte, inizia il secondo, anche questo da percorrere tre volte e con la Cote du Val d'Enfer e la Montée de Costebell come principali ostacoli
Pogacar non perde terreno, facilitato anche dal fatto che solo Evenepoel pare intenzionato a raggiungerlo. Il belga si alterna un pochino con Ayuso nel tirare, Scaroni e Seixas non danno cambi
Pogacar con 31'' sui quattro inseguitori e 2'10'' sul resto del gruppo
Pogacar con 30'' su Evenepoel-Seixas-Ayuso-Scaroni dopo la 3^ salita sulla Cote du Val D'Enfer
Bellissimo il colpo d'occhio dei tifosi sulla Val d'Enfer, una fiumana di persone su entrambi i lati della strada spinge la pedalata di Pogacar con tantissimo entusiasmo
Gruppo a 1'48'' da Pogacar, la lotta per le medaglie sembra ora ristretta a questi cinque corridori (Pogacar, Evenepoel, Seixas, Scaroni, Ayuso)
Deve essere percorsa sei volte, Pogacar prova a blindare la sua fuga
Il vantaggio di Pogacar si riduce, 23 secondi prima della terza ascesa alla Côte du Val d’Enfer
Tra gli inseguitori, Evenepoel e Ayuso guidano la rincorsa a Pogacar. Seixas e Scaroni meno interessati a tirare
Da segnalare anche il minuto che separa i quattro inseguitori dal resto del gruppo. La lotta per le medaglie coinvolgerà, oltre a Pogacar, solo Evenepoel, Ayuso, Scaroni e Seixas? Vedremo se altri si inseriranno lungo il secondo e ultimo circuito
Il vantaggio di Pogacar aumenta nonostante il quartetto al suo inseguimento: 36 secondi
Un ottimo Scaroni, con Ayuso, riesce a riprendere Evenepoel e Seixas. Si lanciano verso Pogacar, in testa da solo con 30 secondi di vantaggio
Provano a riportarsi sulla coppia Evenepoel-Seixas
Che gara finora del francese classe 2006. Ha compiuto 19 anni lo scorso 24 settembre e sta pedalando con una maturità impressionante
Incredibile: senza compagni di squadra e dopo aver risposto a ogni mossa di Evenepoel, è riuscito a staccarlo al primo attacco serio
Lo sloveno ha alzato il ritmo, Evenepoel non ce la fa più!
Nessuno, tranne il belga, ha risposto al fenomeno sloveno
Lo sloveno inizia a forzare
Terza e ultima ascesa della Saint-Romain-de-Lerps, sicuramente si scemerà il gruppo di testa
Ora c'è 1'10'' tra la testa della corsa e gli inseguitori. Tra i primi da segnalare la presenza di Pogacar (Slovenia), Evenepoel (Belgio), Skjelmose (Danimarca), Ayuso (Spagna), Seixas, Sivakov, Gregoire (Francia), Christen (Svizzera), Scaroni, Frigo e Garofoli (Italia). Persi per strada da tempo Joao Almeida e soprattutto Jonas Vingegaard
Ormai in testa ci sono quasi 30 corridori, con una nota particolare: nessuno sloveno oltre Pogacar. Il campione del mondo non avrà aiuti nell'ultimo giro del primo circuito e nel secondo, da percorrere sempre tre volte
Anche Garofoli si riporta davanti con Scaroni e Frigo, ci sono ancora tre azzurri in lotta. Ma ora c'è un gruppo molto più corposo in testa, si rivedono anche lo spagnolo Ayuso e lo svizzero Christen
Perso Vingegaard, la Danimarca lavora per Skjelmose, 4° al Mondiale una settimana fa. Il corridore della Lidl-Trek cerca ora di riportarsi sulla testa della corsa
Altri corridori stanno rientrando sui primi, tra cui l'azzurro Scaroni e il francese Sivakov
Ora in testa una dozzina di corridori. Evenepoel ritrova un compagno di squadra, Vervaeke, in fuga dall'inizio. Potrebbe essere un alleato prezioso
Evenepoel, Pogacar e Seixas riprendono i fuggitivi rimasti in testa, tra cui Marco Frigo
Nel frattempo si è sgranato anche il gruppo dei fuggitivi, ne sono rimasti pochissimi tra cui Marco Frigo
Nel frattempo in gruppo, dopo Vingegaard, si stacca anche Joao Almeida. Portoghese oggi non pervenuto
Garofoli ha mollato, Pogacar ancora sulla ruota del belga. Ottimo il passo del francese Seixas, stavolta Sivakov arranca
Risponde Evenepoel, ora gli azzurri provano a essere protagonisti
Tra poco secondo passaggio sulla Cote du Val d'Enfer, lì dove ci potrebbero essere nuovi scatti
Il gruppo lavora bene e riagguanta i big che erano scattati in avanti
I 13 fuggitivi hanno 1'05'' sul gruppetto Pogacar-Evenepoel e 1'26'' sul resto della comitiva
Mohoric si è riportato sui primi, Pogacar ha di nuovo un gregario con sé
Sembra avere una gran gamba, come una settimana fa a Kigali quando trascinava Healy, Skjelmose, Pidcock e Hindley nel tentativo di riprendere Pogacar. Poi è fuggito da solo e ha conquistato un argento di cui però non è apparso molto soddisfatto
Corsa da protagonista per il Belgio e per Evenepoel, la Francia oltre a Sivakov vuole giocarsela in casa anche con il giovane Seixas, messosi in evidenza pure nel corso del Mondiale
Pogacar, Ayuso e Skjelmose non si lasciano trovare impreparati dall'attacco di Evenepoel e Sivakov
Risposta di Evenepoel, la corsa si infiamma
Impressionante il ritmo imposto dal Belgio, segno che Evenepoel vuole davvero riscattare il secondo posto di una settimana fa al Mondiale
L'attacco del Belgio, che per un attimo si era portato in testa al gruppo, ha causato probabilmente il distacco di Vingegaard. Non è un caso che, finora, la Danimarca si fosse molto nascosta
A 110 km dal traguardo, il primo verdetto dell'Europeo: non sarà vinto da Jonas Vingegaard. Il danese non ha retto il ritmo del gruppo, tirato da Belgio e Slovenia, e si è staccato sul secondo passaggio sulla Saint-Romain-de-Lerps
Mentre Belgio e Slovenia alzano il ritmo, il leader danese si stacca sulla Saint-Romain-de-Lerps. L'inattività post Vuelta si sta facendo sentire
La squadra di Evenepoel prova a giocare d'anticipo, ma la Slovenia non sembra essere rimasta spiazzata
Tratti davvero ripidi nella parte iniziale della Saint-Romain-de-Lerps, fuggitivi ancora sul pezzo e con 2'20'' di vantaggio su un gruppo che perde logicamente qualche pedina
Sia al Mondiale di una settimana fa che in quello dello scorso anno, lo sloveno ha iniziato ad attaccare a circa 100 km dal traguardo. Proverà anche oggi la stessa strategia agli Europei?
2'20'' il vantaggio dei fuggitivi
Secondo dei tre passaggi previsti: 6,8 km al 7,3% di pendenza media con picchi al 12%
Ecco gli uomini in testa alla corsa a 114 km dalla fine, frutto di due diverse fughe sviluppatesi all'inizio del percorso:
Frigo (Italia), Stajnar (Slovenia), Vervaeke (Belgio), Larsen e Casper Pedersen (Danimarca), Prodhomme (Francia), Hoole e Paasschens (Paesi Bassi), Antunes (Portogallo), Vacek (Rep. Ceca), Wenzel (Lussemburgo), Langellotti (Monaco) e Mifsud (Malta)
In gruppo la Danimarca si piazza alle spalle di Slovenia e Belgio. Da osservare con curiosità il comportamento di Vingegaard, a riposo dalla Vuelta ma soprattutto molto meno abituato di Pogacar ed Evenepoel alle gare di un giorno
Distacco leggermente inferiore ai due minuti tra fuga e gruppo, guidato sempre da Slovenia e Belgio
Molto difficile la discesa dalla Val d'Enfer, ripida e con diverse curve strette. In una di queste finisce a terra il francese Romain Gregoire, che si rimette però in sella e torna a pedalare
Finita la prima scalata alla Cote du Val d'Enfer, d'altronde lunga appena 1600 metri. A 124 km dal traguardo, distacco di 2 minuti tra fuga e gruppo
Inizia a perdersi per strada qualche corridore, soprattutto quelli meno preparati a certe alture
Sempre Slovenia e Belgio a dettare l'andatura in gruppo. Finora si nasconde la Danimarca, che però ha due uomini in fuga: Casper Pedersen e Larsen
2'10'' il distacco tra fuggitivi e gruppo dei big
Primo dei sei passaggi previsti sulla salita protagonista della corsa, lunga 1,7 km, con pendenza media del 9,3% e punte al 14%. Tantissimi tifosi a bordo strada disegnano una cornice stupenda
I battistrada hanno terminato la discesa, tra i 13 corridori rimasti dopo la prima salita a Saint-Romain c'è anche Marco Frigo, apparso davvero con una buona gamba in questi primi km
Tutti i corridori hanno scollinato per la prima volta sulla Saint-Romain de Lerps, il gruppo è a circa 2'20'' dalla testa della corsa
Il gruppo è ovviamente trainato dalla Slovenia di Pogacar, alle sue spalle il Belgio di Evenepoel
Ora in testa alla corsa c'è un nutrito gruppo di corridori
In salita si è un pochino sfaldato il gruppo degli inseguitori, si sono staccati lo svizzero Stockli e il lettone Belohvoscicks
Ora sotto i 20 secondi il divario tra inseguitori e testa della corsa, il gruppo si muove più rilassato e pedala a 1'50'' dai primi
Frigo detta il ritmo in salita tra gli inseguitori, distacco dai primi ancora sui 20 secondi
Frigo (Italia), Stajnar (Slovenia), Vervaeke (Belgio), Larsen e Casper Pedersen (Danimarca), Prodhomme (Francia), Antunes (Portogallo), Stöckli (Svizzera), van der Tuuk (Polonia), Svrcek (Slovacchia), Belohvošciks (Lettonia), Wenzel (Lussemburgo), Vila (Grecia) e anche il duo Langellotti (Monaco)-Mifsud (Malta)
Inseguitori e gruppo iniziano a loro volta la salita, vediamo se emergono già indizi sulle condizioni di favoriti e outsider
Vacek (Repubblica Ceca), Hoole e Paaschens (Olanda) ancora con 25'' sugli inseguitori, pronti a iniziare per la prima volta la complicata ascesa a Saint-Romain-de-Lerps, 6,8 km al 7,3% di pendenza media con punte al 12%
Il trio in testa dall'inizio non molla nonostante sia ora inseguito da 15 corridori a gran ritmo: 26 secondi di vantaggio
I big transitano a 1'15'' dai leader della corsa, segno che hanno deciso di lasciare andare la corposa fuga che si è formata. Anche perché sono rappresentate tutte le nazioni più interessate alla vittoria e al podio
Primo passaggio dei corridori su quello che sarà il traguardo della corsa. Prima i battistrada, ci sono poi i 15 inseguitori a soli 20 secondi di distacco. Sono destinati a riprenderli. Tra gli inseguitori c'è anche l'azzurro Marco Frigo
Una 15ina di corridori si è staccata e sta provando a creare un divario dal gruppo, è arrivata la fuga buona?
Vacek, Hoole e Paasschens con appena 23 secondi sul gruppo
Si vedono anche uomini della Danimarca e del Belgio in azione, chiaramente loro hanno tutto l'interesse per creare qualche grattacapo alla Slovenia
Altri scatti, continuando così dovrebbero essere ripresi presto anche i tre corridori in testa
La Slovenia tiene sempre qualche corridore sul pezzo per evitare sorprese che possano complicare i piani di Pogacar, marcatura su chi prova a lanciare una nuova fuga
Oltre a Frigo, l'Italia si fa vedere anche con Alberto Bettiol
Chiaramente i vari scatti nel gruppo contribuiscono alla riduzione dello svantaggio dai primi (Vacek, Hoole, Paasschens), ora attorno ai 30 secondi
Finora fallisce il tentativo di diversi corridori di riportarsi sui battistrada e di creare una frattura col gruppo dei big
I battistrada con 49'' sul gruppo, in cui diversi corridori continuano a battagliare per dare un altro strappo. Ancora Frigo tra i più attivi, gruppetti di corridori si staccano in avanti
Nel gruppo si susseguono scatti e controscatti, ora c'è il polacco van der Tuuk che prova ad allungare
L'azzurro continua a spingere in testa al gruppo, ma la sua azione è complicata dalla presenza di molte motociclette
Un'immagine dallo start della gara, con il campione del mondo Pogacar, il belga Evenepoel e il danese Vingegaard da sinistra a destra
Dopo il Col du Moulin a Vent, il trio Vacek-Hoole-Paasschens ha un vantaggio di quasi 50 secondi sul resto del gruppo
In testa al gruppo, prova a farsi vedere l'azzurro Marco Frigo nella sequenza di scatti che si succedono
In testa il ceco Mathias Vacek e gli olandesi Daan Hoole e Mathijs Paasschens
Vediamo se prenderà consistenza o se verrò riassorbito dal gruppo
Via alla corsa vera e propria dal km 0, si affronta subito il Col du Moulin à Vent, salita di 4 km al 5,1% di pendenza media
Pochi km prima che cominci la corsa vera
I corridori si stanno posizionando
Gli highlights della prova vinta nel 2024 da Merlier a Limburgo, in Belgio
Oltre alla gara principale, l'Italia è prima per numero di medaglie conquistate nella storia degli Europei tra tutte le prove: 128, di cui 47 d'oro (altro primato), 40 d'argento e 41 di bronzo
Gli azzurri dominano il medagliere storico della prova in linea maschile elite con 4 successi, arrivati tutti consecutivamente dal 2018 al 2021 con Trentin, Viviani, Nizzolo e Colbrelli
Si tratta di una competizione giovane, almeno per quanto riguarda i professionisti. La prima edizione si è svolta solo nel 2016, mentre precedentemente c'erano solo le prove Under 23 (dal 1995) e quelle juniores (dal 2005)
Oltre all'argento di Ganna a cronometro, bisogna segnalare anche quello della staffetta mista, di Eleonora Ciabocco nella prova in linea Under 23 femminile, il bronzo di Chantal Pegolo nella prova in linea juniores femminile e l'oro di Federica Venturelli nella crono Under 23 donne
Ganna ha conquistato l'argento, arrivando dietro soltanto allo specialista Evenepoel
Azzurri senza Giulio Ciccone, capitano e sesto al Mondiale, e Giulio Pellizzari, che ha preferito partecipare al Giro dell'Emilia dopo aver saltato la rassegna iridata a causa di un'influenza. Reduci da Kigali, ci saranno Marco Frigo e Gianmarco Garofoli, con loro Alberto Bettiol, Christian Scaroni e Diego Ulissi
Lo scorso anno vinse il belga Tim Merlier in volata. Chiaramente, vista la natura del percorso per scalatori, lo sprinter non è stato convocato dal Belgio

Dopo una prima parte di 47,4 km con il Col du Moulin à Vent (4 chilometri al 5,1%), inizieranno due diversi circuiti: uno di 34,7 km da percorrere 3 volte e uno di 17 km da percorrere altre 3 volte. In entrambi i circuiti è compresa la Côte du Val d’Enfer.Sarà quindi percorsa 6 volte questa salita di 1,7 km, con pendenza media del 9,3% e punte al 14%. Nel primo circuito a mettere alla prova il gruppo ci sarà anche laSaint-Romain-de-Lerps, 6,8 km al 7,3% con punte al 12%. Affascinante invece nell'ultimo circuito la Montée de Costebelle: appena 250 metri, ma con una pendenza del 14%
Si ripropone il duello visto già ai Mondiali in Ruanda tra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel. Il primo si è laureato campione del mondo una settimana fa nella prova in linea a Kigali, il secondo si è "accontentato" dell'argento, ma ha vinto la prova a cronometro sia ai Mondiali che agli Europei quattro giorni fa. A loro si aggiunge Jonas Vingegaard, assente in Africa dopo il trionfo alla Vuelta e più riposato dei suoi avversari

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