Natale e fantacalcio: i peggiori acquisti sono "pacchi di Natale". FOTO
Tempo di bilanci per i fantallenatori in prossimità del giro di boa della stagione: inevitabile valutare i giocatori della propria rosa, investimenti in sede d'asta talvolta deludenti. Ecco quindi che tra malus e voti negativi non mancano i bocciati del campionato: abbiamo selezionato almeno un flop eccellente per ogni squadra, acquisti che hanno tradito le attese dei più ottimisti
Tempo di bilanci per i fantallenatori in prossimità del giro di boa della stagione: inevitabile valutare i giocatori della propria rosa, investimenti in sede d'asta talvolta deludenti. Ecco quindi che tra malus e voti negativi non mancano i bocciati del campionato: abbiamo selezionato almeno un flop eccellente per ogni squadra, acquisti che hanno tradito le attese dei più ottimisti
JAVIER PASTORE (ROMA). Lontani dal podio della Serie A, i giallorossi di Eusebio Di Francesco lamentano la continuità di risultati senza il contributo dei jolly argentini. Sfortunato Perotti sceso in campo solo 125 minuti, rimandato El Flaco prelevato per 25 milioni di euro dal PSG: due gol di tacco contro Atalanta e Frosinone, vero, ma le 4 presenze da titolare (9 complessive) valgono il sorpasso di Lorenzo Pellegrini prima e del baby Zaniolo poi
EDIN DZEKO, PATRIK SCHICK (ROMA). Poche soddisfazioni per Di Francesco anche alla voce centravanti: a segno 24 volte nell’ultima stagione, Dzeko viaggia meglio in Champions (5 gol) piuttosto che in campionato con 2 reti in 13 presenze prima dell’infortunio muscolare. Assenza della quale non ne ha approfittato Schick: solo un guizzo da ex contro la Sampdoria e una media voto insufficiente (5,75)
LUIS ALBERTO (LAZIO). Spostiamoci sull’altra sponda della Capitale con un flop difficilmente pronosticabile: macchina da bonus nell’ultima Serie A con 11 reti e 16 assist, Luis Alberto è tornato sugli standard del biennio precedente. Solo un gol in 12 presenze, bottino insufficiente per uno degli insostituibili di Simone Inzaghi scavalcato da Correa. Irriconoscibile pure Milinkovic-Savic: 5,7 la sua media voto
GIOVANNI SIMEONE (FIORENTINA). El Cholito rimandato con riserva, altro non fosse che a dicembre l’attaccante viola pare essersi risvegliato. Sono 4 i suoi gol in campionato distribuiti ai due estremi del torneo: Chievo e Sampdoria a settembre, Sassuolo ed Empoli a pochi passi dal Natale. Certo è che il record realizzativo dell’ultima stagione (14 reti) è ancora lontano da un bilancio davvero insoddisfacente
SIMONE ZAZA (TORINO). Di attaccante in attaccante non possiamo trascurare il numero 11 granata, tornato in Italia dal Valencia per spalleggiare Belotti. Il conteggio è presto fatto: un assist e un gol da tre punti contro il Chievo in 15 presenze, 6 delle quali da titolare. Più ammonizioni (3) che reti segnate, ecco perché l’impatto di Zaza al Torino è decisamente lontano dalle aspettative dei suoi fantallenatori
MATTIA CALDARA (MILAN). Doverosa premessa nel caso dell’ex Atalanta, 24enne che nel biennio a Bergamo ha fatto della continuità di prestazioni uno dei suoi punti di forza (54 gare totali in A). Ebbene, l’infortunio al tendine d’Achille gli ha concesso solo 90 minuti in Europa League contro il Dudelange. Un desaparecido in campionato come l’ex capitano Montolivo e l’appena ritrovato Conti. Tra i titolari, invece, Calhanoglu non si è ancora sbloccato nel torneo
SIMONE VERDI (NAPOLI). Ad Ancelotti va il merito di attingere dalla rosa valorizzando tutti i suoi giocatori, scelte che hanno premiato fino ad ottobre l’ex Bologna: un gol (al Torino) e un assist (per Milik contro il Parma) nelle sue 5 gare in Serie A, bilancio preceduto dalla sosta ai box per problemi muscolari. Una scelta stuzzicante in sede d’asta, scommessa che poco ha pagato finora a causa della malasorte
DOUGLAS COSTA (JUVENTUS). Difficile indicare una delusione nell’invincibile Juve di Allegri, allenatore che attendeva conferme dal brasiliano riscattato per 40 milioni di euro dal Bayern Monaco. Inevitabilmente pesa lo sputo a Di Francesco, 4 turni di squalifica e un impiego mai strabiliante: 12 presenze senza bonus, media voto insufficiente (5,94) e un contributo lontano dalla freccia che spaccava le partite un anno fa
ANTONIO CANDREVA (INTER). A Spalletti come ad Ancelotti va riconosciuta la gestione pressoché totale dei suoi giocatori, spazio concesso pure all’esterno 31enne vicino all’addio in estate. Rimasto a secco di reti per l’intera stagione 2017/18, Candreva si è sbloccato all’esordio a Bologna suggerendo nuovi scenari nelle scelte dell’allenatore. In realtà non è riuscito a ripetersi collezionando più panchine (10) che presenze (7)
ANTONIN BARAK (UDINESE). Un cambio in panchina (Nicola per Velazquez) e troppe difficoltà per i friulani confinati nelle retrovie del campionato. Chi attendeva i gol della new entry Teodorczyk (8 presenze senza gioie) sarà rimasto deluso, tuttavia mai quanto chi confidava nel 24enne Barak: 7 reti e 4 assist al suo primo impatto italiano, solo 318 minuti e nessun bonus sulla strada delle conferme vanificate in bianconero
JAKUB JANKTO (SAMPDORIA). Altro ceco prelevato proprio dall’Udinese, 15 milioni di euro riservando a Giampaolo un’ottima alternativa a centrocampo. Se a giugno il 22enne Jankto chiudeva l’avventura in Friuli con 4 gol e 6 assist, da agosto la voce bonus recita un laconico '0' in 9 presenze totali (solo due da titolare). Salvate il soldato Jankto: da colpo estivo a controfigura tattica il passo è davvero breve
MUSA BARROW (ATALANTA). Alzi la mano chi ha scommesso sul talento guineano, 3 reti nella coda dell’ultima Serie A e ben 4 gol nei preliminari estivi di Europa League. Ingolositi dai numeri del 20enne nerazzurro, i fantallenatori non hanno raccolto nemmeno un bonus incassando piuttosto una media voto pari a 5,69. Se l’attaccante del momento alla Dea è Zapata, perfino Pasalic ha deluso lasciando il segno in 14 gare solo contro il Frosinone al debutto
GIANLUCA LAPADULA (GENOA). Inamovibile la coppia rossoblù Piatek-Kouamé, attaccanti che ai nastri di partenza della stagione contendevano un posto al collega classe 1990 appena prelevato dal Milan (11 milioni di euro). Un attaccante che sa muoversi in area di rigore, peccato che la sosta forzata ai box gli abbia concesso solo 8 minuti in Serie A. E quando in Coppa ha trovato spazio dall’inizio, Lapadula è stato decisivo suo malgrado
DIEGO FARIAS (CAGLIARI). Fedelissimo in Sardegna dal 2014, atto di fiducia che gli è valso il rinnovo estivo fino al 2021. Ecco perché i fantallenatori (a caccia di una punta per completare il reparto) hanno indugiato sul 28enne brasiliano spesso protagonista a gara in corso. Ebbene, Farias ha visto il campo 12 volte segnando solo al Frosinone, ma non è tutto: Maran ha preferito addirittura avanzare Joao Pedro in coppia con Pavoletti piuttosto che puntare su Diego
JOEL CAMPBELL (FROSINONE). Ciociari dalla massiccia campagna di mercato in estate sulla strada della salvezza, investimenti che tuttavia non esorcizzano il penultimo posto in campionato. A secco come Perica (4,83 la media voto), il 26enne costaricano vanta un curriculum invidiabile tra club europei e due Mondiali all’attivo. Il suo bottino recita 3 assist in 15 presenze, troppo poco per alimentare gli obiettivi del Frosinone
EMANUELE GIACCHERINI (CHIEVO). Stagione in salita per i veneti a partire dalla penalizzazione: tre punti decurtati e altrettanti allenatori in panchina, nessuno dei quali ha trovato conforto nelle qualità di Giak. Una rete, un assist e un clamoroso autogol in 12 partite, bottino davvero magro per l’ex Juventus. Leggermente meglio Birsa (2 centri e altrettanti assist), briciole tuttavia per il leader tecnico del Chievo
JOHAN DJOUROU (SPAL). Se Viviani non ha ancora visto il campo a causa di un infortunio al polpaccio, lui che a suon di punizioni aveva propiziato l’ultima salvezza, chi non ha rincuorato la fiducia dei fantallenatori è l’ex giocatore dell’Arsenal. Solo 5 presenze e una media voto insufficiente (5,67) per Djourou, colui che doveva prendersi la difesa della SPAL: e pensare che i tifosi dei Gunners gli dedicavano cori
MAURICIO LEMOS (SASSUOLO). Prolungato il prestito in Emilia complice la retrocessione del Las Palmas, il difensore uruguayano si è visto scalzare dai debuttanti Marlon e Magnani. Il risultato? Solo 90 minuti disputati contro il Genoa, nulla di paragonabile alle 8 gare con un gol nella seconda metà dell’ultima Serie A. De Zerbi non lo vede ma ritrova Brignola, decisivo con il Torino dopo 30 minuti totali racimolati prima dell’ultimo turno
SALIH UCAN (EMPOLI). Probabilmente anche gli estimatori più accaniti hanno perso le speranze: tornato in Italia dopo le briciole raccolte alla Roma, il 24enne turco stavolta è stato spedito dal Fenerbahce alla Toscana. Tradizionalmente un laboratorio di talenti che, tuttavia, gli ha ritagliato 132 minuti complessivi nonostante la rete del 3-3 a Frosinone. Non è ancora l’ora di Salih Ucan in Serie A
AMATO CICIRETTI (PARMA). Un bilancio non lontano da Ucan quello del jolly classe 1993, 6 presenze e 140 minuti senza bonus in campionato. Vuoi per le noie muscolari e la spietata concorrenza in attacco, Ciciretti non ha ancora fatto breccia nel cuore di D’Aversa. E pensare che poco più di un anno fa terrorizzava l’Allianz Stadium di Torino con la maglia del Benevento: dove è finito lo scatenato Amato?
GODFRED DONSAH (BOLOGNA). A proposito di desaparecidos, Mattia Destro ha accumulato solo 205 minuti vedendosi scavalcare da nuovi acquisti come Santander e Falcinelli oltre ad Orsolini. Un campionato in salita per gli emiliani complice l’assenza infinita del 22enne ghanese, punto fermo nel biennio precedente eppure bloccato dalla frattura del perone. Il nome di Donsah può risultare utile per riempire le caselle a centrocampo dei fantallenatori, ma chi l’ha visto?