Motore unico, la replica della Fia: Ferrari male informata

Formula 1
Motore unico, la Ferrari nel mirino della Fia
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''Sembra che il loro Cda non sia informato correttamente''. Secca risposta della Fia al team di Maranello che aveva prospettato l'ipotesi di abbandonare la F1 nel caso si dovesse arrivare all'utilizzo di un unico propulsore: ''C'è possibilità di scelta''

"Sembra che il Consiglio d'amministrazione della Ferrari non sia stato informato correttamente". La Federazione internazionale dell'automobile (Fia) replica così al comunicato emesso ieri dalla Casa di Maranello. La Ferrari, in sostanza, ha prospettato l'ipotesi di abbandonare la Formula 1 se il circus dovesse adottare il motore unico dal 2010. "La Fia - si legge sul sito della federazione - ha proposto ai team 3 opzioni". Tra queste, "una prevede il cosiddetto motore standard, un'altra prevede che i produttori garantiscano la fornitura di propulsori ai team indipendenti per meno di 5 milioni di euro a stagione".

La Fia, inoltre, "è felice per i successi finanziari della Ferrari e si augura che questi vengano mantenuti in futuro. Tuttavia, un numero rilevante di squadre è in difficoltà davanti a costi che superano abbondantemente le entrante. Questa situazione non è sostenibile. Tocca ai costruttori aderire ad una delle tre proposte della Fia o prospettare soluzioni concrete per ridurre i costi ad un livello sostenibile". Se tutto questo non accadrà, la federazione "adotterà le misure necessarie per garantire un Mondiale  credibile".

Il patron della Brembo, Alberto Bombassei dà ragione a Luca Cordero di Montezemolo che si oppone "nettamente" al motore unico e rivela che " in passato ci avevano provato anche con i freni". "Ha perfettamente ragione il Presidente della Ferrari ad opporsi al  motore unico che rovinerebbe un giochino come la formula 1. In passato - ha rivelato Bombassei - per la verità avevano tentato anche di avere tutti lo stesso freno. Ma noi non ci siamo stati. Sarebbe venuto a mancare l'incentivo a fare sempre meglio. E sui motori - ha sottolineato il Presidente della Brembo, leader mondiale per i freni delle autovetture, credo che sia la stessa cosa."