Accordo trovato tra le squadre e la Fia: niente motore unico
Formula 1Positivo l'incontro tra i due presidenti, Max Mosley e Luca Cordero di Montezemolo, per decidere sul futuro della F1: "E' stato raggiunto un accordo sulle misure per raggiungere gli obiettivi inizialmente fissati dalla Fia per il 2010"
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SPECIALE MOTOR SHOW
"Il meeting di maggior successo che ogni partecipante possa ricordare": dopo i botta e risposta al veleno dei mesi scorsi, sembra essere sbocciato l'amore tra Fia e Fota sul futuro della Formula 1 e sul modo di renderla più economica sotto il profilo dei costi, ma senza depauperare lo spettacolo. Il tutto probabilmente senza il motore unico. A Montecarlo oggi c'è stato il faccia a faccia decisivo tra il presidente della Federazione internazionale dell'automobile Max Mosley e della Formula One Team Association Luca Cordero di Montezemolo e, alla fine, le parole di elogio si sprecano nel documento congiunto, senza però dire nulla su quanto deciso. I particolari saranno resi noti venerdì al termine del Consiglio mondiale dello sport motoristico. Ora valgono solo le ipotesi.
"E' stato raggiunto un accordo - è precisato nella nota - sulle misure per raggiungere gli obiettivi inizialmente fissati dalla Fia per il 2010 e in relazione ai quali la Fota ha presentato finalizzate ad una significativa riduzione dei costi nel 2009". Il tutto permetterà "di rafforzare l'appeal della Formula 1 mantenendola al vertice degli sport motoristici". "Sono molto soddisfatto per l'esito di questo incontro" ha detto diplomaticamente Max Mosley. "L'unità dei team è stata fondamentale per raggiungere gli obiettivi di una Formula 1 nuova ma con lo stesso Dna, come richiesto dalla Fia", dice in un comunicato congiunto Luca Cordero di Montezemolo.
Al centro dell'incontro c'era il progetto del motore unico dal 2010 promosso dalla Fia su standard Cosworth e sostenuto dai team indipendenti (Red Bull, Toro Rosso, Force India e Williams). Contrari in modo netto i grandi team come Ferrari, McLaren, BMW e Renault. Difficile pensare che alla base dell'intesa ci sia una omologazione sul propulsore unico e quindi tutto lascia pensare che l'abbiano spuntata le scuderie più blasonate. Domani, tra l'altro, scade il termine per chiedere il motore standard con tutte le conseguenze che ne deriverebbero per coloro che non hanno presentato la richiesta.
Ma sul tavolo c'erano anche le proposte della Fota. Nel 2009 motore per 4 gran premi (ora sono due), riduzione dei test a 10 mila km (ora 30 mila), fornitura motori ai team clienti a prezzo ridotto, ulteriori riduzioni dei costi nel 2010 e nel 2011 motore low cost da cinque milioni. Per capire bisogna aspettare venerdì.
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"Il meeting di maggior successo che ogni partecipante possa ricordare": dopo i botta e risposta al veleno dei mesi scorsi, sembra essere sbocciato l'amore tra Fia e Fota sul futuro della Formula 1 e sul modo di renderla più economica sotto il profilo dei costi, ma senza depauperare lo spettacolo. Il tutto probabilmente senza il motore unico. A Montecarlo oggi c'è stato il faccia a faccia decisivo tra il presidente della Federazione internazionale dell'automobile Max Mosley e della Formula One Team Association Luca Cordero di Montezemolo e, alla fine, le parole di elogio si sprecano nel documento congiunto, senza però dire nulla su quanto deciso. I particolari saranno resi noti venerdì al termine del Consiglio mondiale dello sport motoristico. Ora valgono solo le ipotesi.
"E' stato raggiunto un accordo - è precisato nella nota - sulle misure per raggiungere gli obiettivi inizialmente fissati dalla Fia per il 2010 e in relazione ai quali la Fota ha presentato finalizzate ad una significativa riduzione dei costi nel 2009". Il tutto permetterà "di rafforzare l'appeal della Formula 1 mantenendola al vertice degli sport motoristici". "Sono molto soddisfatto per l'esito di questo incontro" ha detto diplomaticamente Max Mosley. "L'unità dei team è stata fondamentale per raggiungere gli obiettivi di una Formula 1 nuova ma con lo stesso Dna, come richiesto dalla Fia", dice in un comunicato congiunto Luca Cordero di Montezemolo.
Al centro dell'incontro c'era il progetto del motore unico dal 2010 promosso dalla Fia su standard Cosworth e sostenuto dai team indipendenti (Red Bull, Toro Rosso, Force India e Williams). Contrari in modo netto i grandi team come Ferrari, McLaren, BMW e Renault. Difficile pensare che alla base dell'intesa ci sia una omologazione sul propulsore unico e quindi tutto lascia pensare che l'abbiano spuntata le scuderie più blasonate. Domani, tra l'altro, scade il termine per chiedere il motore standard con tutte le conseguenze che ne deriverebbero per coloro che non hanno presentato la richiesta.
Ma sul tavolo c'erano anche le proposte della Fota. Nel 2009 motore per 4 gran premi (ora sono due), riduzione dei test a 10 mila km (ora 30 mila), fornitura motori ai team clienti a prezzo ridotto, ulteriori riduzioni dei costi nel 2010 e nel 2011 motore low cost da cinque milioni. Per capire bisogna aspettare venerdì.