''Hamilton? Io preferisco Massa''. Il video dell'intervista

Formula 1
Luca Cordero di Montezemolo a tutto tondo su Formula 1 e crisi mondiale
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Nell'incontro natalizio con la stampa, Carlo Vanzini di SKY Sport ha intervistato Montezemolo, il presidente della Ferrari, che ha confessato: ''Non cambierei Felipe con nessuno al mondo''. Sulla crisi: ''Nel 2009 non faremo uscire i nuovi modelli Fiat''

"Lewis Hamilton? Intendiamoci, è un grandissimo pilota, capace di sfiorare il mondiale al primo anno di F1 e di vincerlo al secondo. Ma, con tutto il rispetto, non lo cambio con Felipe Massa". Luca di Montezemolo, nell'incontro natalizio con i giornalisti di F1, ha ribadito che la coppia di piloti che ha, Massa-Raikkonen, è la migliore in circolazione e che non ci sono spazi, almeno a breve, per clamorosi arrivi a Maranello, nemmeno quello di Fernando Alonso.

A chi gli ha fatto notare che Hamilton ha detto che lui mai e poi mai sarebbe finito alla Ferrari,  Montezemolo ha risposto: "Di solito è la Ferrari che sceglie. E io sono convinto che sia la Ferrari che rende popolare un pilota". E alla domanda se, appunto, alla Ferrari non servisse un pilota più popolare, ha risposto: "Kimi Raikkonen è venuto in Ferrari e ha vinto il Mondiale. Massa se non lo ha vinto quest'anno è stato per colpa nostra. Sarebbe stato normale che vincesse lui, non gli è riuscito per errori nostri. E poi Felipe è popolarissimo, per l'uomo che è, per il grande pilota che ha dimostrato di essere, per il modo stupendo in cui ha saputo perdere questo Mondiale".

"Era l'occasione per cogliere la palla al balzo e per abbandonare la F1. Se fosse passato il motore unico per tutte le scuderie, almeno quattro, forse cinque case automobilistiche avrebbero abbandonato. E intendo dire quattro o cinque oltre alla Ferrari. Cioé tutte".  Luca di Montezemolo ha anche chiarito quale scenario si sarebbe delineato se la Fia non avesse dato ascolto alla Fota.

Montezemolo ha detto che nel 2008 ('merito anche di Stefano Domenicali') c'è stato un bel clima tra le scuderie, una  ritrovata unità, e che ciò ha consentito di anticipare già al 2009 un forte risparmio dei costi: "Dalla prima riunione di  tutti i team qua a Maranello in luglio, abbiamo fatto grandi  passi: già nel 2009 risparmieremo il 50% sui motori e dal 2012  risparmieremo il 50% sull'intero budget". Alla domanda se i vertici del motorismo, Bernie Ecclestone e Max Mosley, non siano poi la causa del lievitare dei costi, Montezemolo ha risposto: "Il tempo passa e tra qualche anno  anch'io andrò in pensione. La crisi forse accelera un processo di rinnovamento che comunque si doveva affrontare. Conosco Ecclestone dal '73, e penso che abbia fatto un grandissimo lavoro. Poi qualche anno fa litigammo, gli diedi dell'ingordo, per i ricavi divisi al 70% a lui e al 30% per tutti i team. Ora siamo a 50 e 50. Qualcosa dovremo fare ancora. Vediamo. Di certo è finito in F1 lo sport di mettere gli uni contro gli altri per  governare".

La crisi è così forte che "puoi fare l'auto più bella del mondo, ma se non te la  comprano.... Per questo stiamo arrivando a decidere di non fare nel 2009 il lancio di auto nuove che sono già pronte, ma che forse meritano di essere presentate in momenti migliori". Luca di Montezemolo ha parlato anche di Fiat, prefigurando un prossimo anno attendista. "Di certo - ha detto - faremo il lancio della Fiat 500 Cabrio. Per le altre novità, compresa l'Alfa Romeo 149, stiamo pensando di aspettare tempi più propizi". Montezemolo ha ribadito che Fiat è messa meglio degli altri costruttori, e che sarà il gruppo di Torino a decidere con chi fare alleanze ("Possiamo scegliere"), e ha aggiunto che se la crisi sarà breve "potrà essere un bene, un'operazione di pulizia del mercato. In quello dell'auto, ci sono troppi costruttori. Ma se la crisi si facesse lunga, anche oltre il secondo semestre, allora si farebbe dura per tutti".

Il presidente della Ferrari ha anche detto che il 2008 nonostante la crisi già avviata "è stato l'anno migliore di sempre e con la minore incidenza sul bilancio dei costi della F1. Non prevediamo tagli. Al massimo, nello scenario peggiore, si può pensare al blocco del turn-over a fine 2009. Ma come  Enzo Ferrari mi diceva, che, crisi o non crisi, avremmo trovato,  erano gli anni '70, 1.500 pazzi nel mondo che avrebbero comprato una Ferrari, per attualizzare i numeri penso che noi 6.000 pazzi in giro per il mondo che comprano una Ferrari continueremo a trovarli".

E nella giornata di oggi è arrivata anche la notizia del nuovo sponsor Ferrari per il prossimo anno: il costruttore automobilistico indiano Tata, già fornitore del gruppo di Maranello e in strette sinergie con Fiat, farà così per la prima volta apparizione col suo marchio sulle Ferrari di F1. Lo hanno annunciato il presidente di Ferrari, Luca di Montezemolo, e il capo della scuderia, Stefano Domenicali. "Per la prima volta un marchio indiano - ha detto  Montezemolo - comparirà sulla Ferrari. Un fatto storico".