I segreti della F60, la Rossa con l'obbigo di vincere

Formula 1
Tolti i veli alla nuova F60, che nel pomeriggio debutterà in pista al Mugello
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Stefano Domenicali: "Puntare alla vittoria per noi è un obbligo". Il direttore tecnico Aldo Costa: ''Quest'anno ci sono stati tanti cambiamenti, siamo partiti da un foglio bianco''. Alle 17 la F60 in pista. SCOPRI LE NOVITA' SPIEGATE DAI TECNICI FERRARI

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Il debutto sul web della Ferrari F60 ha creato difficoltà alla rete. L'alto numero di tentativi di accesso al sito www.ferrari.com ha infatti creato una sorta di intasamento e problemi di accesso alla cerimonia internautica di presentazione della nuova monoposto di Formula 1.

"La vittoria fa parte di ciò che la Ferrari deve fare. Vogliamo far bene, dimostrare che il gruppo ha lavorato bene. Sappiamo cosa significa una nuova sfida per la Ferrari". Sono queste, intanto, le parole di Stefano Domenicali, responsabile della gestione sportiva della casa di Maranello, nella giornata del battesimo della F60. "Volevamo coniugare i 60 anni della storia della Formula 1 al fatto che la Ferrari è sempre stata presente. Il nome è un riconoscimento alla storia di Formula 1 e Ferrari", dice Domenicali.

Il direttore tecnico Aldo Costa ha spiegato: "Quest'anno ci sono stati tanti cambiamenti. Non si può parlare di una evoluzione, ma di una macchina disegnata a partire da un foglio bianco. E' frutto di tanti cambiamenti regolamentari dovuti all'introduzione di nuove tecnologie come il Kers o dal desiderio della Federazione di migliorare lo spettacolo e favorire i sorpassi. L'aerodinamica quindi è stata completamente rivista, così come le gomme slick, proprio per agevolare i sorpassi. L'aerodinamica della macchina non ha niente a che vedere con l'anno scorso. Abbiamo dovuto sviluppare concetti partendo da molto tempo fa. Abbiamo cominciato il lavoro con largo anticipo rispetto a soliti programmi, per sviluppare progetti con nuove sfide".

"Il cambiamento dei regolamenti è stato importante - ha spiegato Costa- Possiamo girare solo con una macchina e abbiamo solo 5 test a disposizione prima dell'inizio della stagione. Dopo il Mugello andremo a Portimao, poi due test in Bahrein, poi a marzo saremo a Jerez e Barcellona prima della prima gara''.

A capo dei motori c'è il francese Gilles Simon. Il suo gruppo è stato quello che forse ha dovuto affrontare le difficoltà maggiori causa l'introduzione del sistema di recupero dell'energia cinetica (Kers). "Le novità per i motori nel 2009 sono due- ha spiegato Simon- La prima e' la modifica al motore per accettare il Kers, poi la nuova regola che ogni pilota avrà 8 motori per tutta stagione. Questo implicherà una vita del motore quasi raddoppiata, stimata intorno ai 2.500 km con giri ridotti a 18.000 al minuto. Il Kers? E' un sistema elettrico che la Ferrari ha sviluppato con la Magneti Marelli, un progetto che ha coinvolto però tutti i reparti della Gestione Sportiva. Ci sono state difficoltà notevoli su diversi fronti, ma li abbiamo affrontati con uno spirito di squadra forte.".

Per quanto riguarda l'aerodinamica, grosse sfide ha dovuto affronatre anche Nicolas Tombazis, che ha spiegato le caratteristiche della F60: "Siamo stati molto condizionati dai nuovi regolamenti che hanno influito per l'aerodinamica. Forse sono i cambiamenti più grossi che abbiamo mai avuto. Poi c'è l'introduzione del Kers e le gomme slick che sono ritornate. L'aerodinamica con i nuovi regolamenti ha cambiato tutto il flusso d'aria intorno alla macchina. L'ala anteriore è molto più larga, la scia e i vortici dell'ala vanno all'esterno delle ruote. Poi abbiamo la grossa eliminazione di tante appendici, la macchina quindi è più liscia di forma. Abbiamo riottimizzato tutta la carrozzeria intorno a questi regolamenti. L'ala posteriore è piu' stretta, essendo più centrale dall'abitacolo, è stata riprogettata completamente".

Tombazis è il 'papa" di questa F60: "Mi sento in gran parte il papà di questa macchina, ma nella F1 moderna non è un gioco di una persona ma di tante che lavorano su tutti gli aspetti. Persone che hanno lavorato giorno e notte per arrivare in tempo a questa presentazione". Di difficile inserimento è stato il Kers. "E' una novita' in F1, la sua funzionalità è molto complicata da sistemare, da solo ha rappresentato un lavoro molto difficile. Poi essendo un componente ingombrante e pesante, ha stravolto il layout della vettura nella zona dell'abitacolo, abbiamo dovuto cambiare aspetti delle ruote e la distribuzione dei pesi per permettere l'installazione del Kers".

Secondo Tombazis il Kers non sarà fondamentale per i sorpassi: "Questi cambiamenti andranno nella direzione giusta, avranno un effetto positivo per i sorpassi ma non sappiamo fino a che livello. I sorpasso resteranno difficili, non saranno frequenti. Magari se in passato un tentativo forse sarebbe fallito, con questi regolamenti forse sarà piu' facile".

Alle 17, dopo i primi giri in pista in mattinata, il pilota brasiliano Felipe Massa torna in pista al Mugello.