F1, piloti compatti con la Fota per un mondiale alternativo

Formula 1
Il presidente della Ferrari Montezemolo durante un incontro della FOTA
Luca di Montezemolo, right, Chairman of Ferrari and FOTA, gestures next to John Howett, left, of Panasonic Toyota Racing team, during a Formula One Teams Association (FOTA) media conference, Thursday, March 5, 2009, in Geneva, Switzerland. Following its formation last September, FOTA created three working groups, whose remit has been to focus on the technical, sporting and commercial aspects of Formula One and recommend developments in each of those areas. (AP Photo/Keystone, Martial Trezzini)

Tutti contro la Fia tranne Williams e Force India: la minaccia è di lasciare la F1 e prendere parte ad un campionato parallelo. Duro Alonso: "Preferisco correre in qualsiasi altra categoria": Trulli: "Così si arriverà a una scissione". GIOCA A FORMULA SKY

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I piloti di Formula 1 sostengono i team nel braccio di ferro regolamentare tra l'associazione delle squadre (Fota) e la Federazione internazionale (Fia). Piloti e scuderie hanno discusso la situazione in un meeting che si è svolto stamattina a Istanbul, dove nel pomeriggio si disputerà il Gp di Turchia. "E' un problema politico, siamo stati chiamati per essere informati. Il regolamento non va, deve essere discusso anche da noi. Pensiamo che le regole non siano all'altezza, condividiamo la posizione della Fota", ha detto Jarno Trulli, pilota della Toyota, ai microfoni di Sky Sport.

Alla riunione hanno partecipato le 8 squadre che hanno presentato un'iscrizione con riserva al Mondiale 2010. I team chiedono che nella prossima stagione venga adottato il regolamento attuale, modificato secondo le proposte della Fota, e vogliono che entro il 12 giugno venga firmato il nuovo Patto della Concordia, il documento che fissa le norme e i parametri commerciali del Mondiale. Solo 2 scuderie, Williams e Force India, si sono iscritte senza porre condizioni. Le 2 squadre non hanno partecipato al meeting odierno, a cui non hanno preso parte nemmeno i loro piloti: Nico Rosberg, Kazuki Nakajima, Giancarlo Fisichella e Adrian Sutil.

Se ci dovesse essere un campionato alternativo i piloti si accoderanno, così come ha affermato lo stesso Fernando Alonso: "Preferisco correre in qualsiasi altra categoria piuttosto che nella nuova Formula 1. Un mondiale molto più vicino alla Gp2 o alla F.3 non è interessante per noi piloti. Sarebbe una categoria senza alcun senso. Se i maggiori fornitori organizzano un campionato parallelo, quello sarebbe certamente il più interessante, con la maggiore tecnologia e le automobili più veloci nel mondo ed è lì che i piloti vogliono correre".

Finora eravamo rimasti fuori dalla politica - ha detto Trulli - ma ora abbiamo chiesto alla Fota di spiegarci la situazione, cosa sta succedendo. Siamo totalmente solidali con la Fota. Se non ci saranno novità la prossima settimana, ma non credo, si arriverà inevitabilmente a una scissione. Noi piloti siamo tutti d'accordo che faremo parte della competizione che i team Fota sceglieranno di disputare nel 2010. Max Mosley (presidente Fia, ndr) deve capire che non si può fare un campionato senza le squadre che contano, che hanno fatto la storia della F1. E che se non darà risposte alle richieste ci sarà inevitabilmente una scissione che nessuno vuole, nè i team nè i piloti". "Come Gpda tra l'altro - ha aggiunto Trulli - riteniamo che le regole di Mosley, il taglio dei budget, il low cost, non tengano conto della sicurezza dei piloti. Siamo tutti d'accordo su questo". In caso di scissione si verrebbe a definire la necessità di organizzare un campionato alternativo.